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    GASP! ANTONELLO PIROSO IN DIFESA DI GASPERINI, IL QUALE HA SOSTENUTO CHE “ZINGARO” URLATO A VLAHOVIC NON E’ RAZZISMO: “IN PUNTA DI LOGICA, L'ALLENATORE DELL'ATALANTA NON HA TORTO.  IL SUO NON FLUIDISSIMO RAGIONAMENTO RIMANDA A DESMOND MORRIS, CHE DISTINGUEVA TRA RAZZISMO E TRIBALISMO. DOPO DI CHE, IO AD OCCUPARSI DEI TEPPISTI DELLE CURVE MANDEREI LA CELERE” – PS: DOPO LA GRAZIA DEL PRESIDENTE FIGC GRAVINA A LUKAKU, COSA ACCADRA’ CON VLAHOVIC?


     
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    Lettera di Antonello Piroso a Dagospia

     

    Caro Dagospia,

    ANTONELLO PIROSO ANTONELLO PIROSO

    vedo che hanno provocato sconcerto, critiche e ripulsa le frasi di Gasperini -uno che non è esattamente nel Pantheon delle mie simpatie- sul razzismo negli stadi. Con commenti, intinti nello sdegno, delle "firme" degli (ex) grandi giornali.

     

    Ma fattelo dire da chi per la Federcalcio ha ideato e realizzato in passato la campagna "Razzisti, una brutta razza", e che per di più è figlio di un calabrese nato in una città, Como, in cui a cavallo tra la fine degli anni 50 e l'inizio degli anni 60 potevi trovare cartelli in cui si annunciava: "Non si affitta ai terroni" (scritto proprio così, mi raccontava mio padre: non "meridionali", ma "terroni", puoi dunque intendere quale possa essere la mia posizione nei confronti di ogni forma di razzismo e xenofobia; una casa poi alla fine ci fu sì affittata, ma da un...veneto): in punta di logica, l'allenatore dell'Atalanta non ha torto.

     

    Il suo non fluidissimo ragionamento rimanda, senza saperlo -o magari sì, sapendolo; vai a sapere- a Desmond Morris, "La scimmia nuda", do you remember?, del quale mi era sfuggita un'intervista del 2019 che ho recuperato grazie alla ripresa che ne ha fatto proprio Dagospia.

    gasperini gasperini

     

    Intervistato dunque da Marino Niola, non dal primo fesso che scrive sui giornali (antropologo, suggerisco la lettura dei suoi "Miti d'oggi", "Il presente in poche parole" e "Baciarsi"), alla domanda : "Negli stadi italiani imperversano i cori razzisti. C'è anche qui una spiegazione etologica?", Morris così rispondeva, distinguendo tra razzismo e tribalismo, e ovviamente non negando che le offese razziste esistano, eccome: "Più che altro (c'è una spiegazione) sociale. In realtà se a fare goal sono i giocatori di colore della nostra squadra, la tifoseria esulta e li osanna. Mentre insulta quelli delle squadre avversarie. Insomma, il nostro nero è un eroe, il loro è un selvaggio. Ma questo non è razzismo nel senso pieno della parola, è piuttosto un comportamento tribale. Proprio per questo intitolai il mio libro La tribù del calcio. Perché questo sport è l' ultimo rifugio del tribalismo".

    gian piero gasperini 5 gian piero gasperini 5

     

    Dopo di che, io ad occuparsi dei teppisti delle curve manderei la Celere, ma questa è un'opinione da boomer, mi rendo conto.

     

    Ps il "giallo" appioppato a Vlahovic per -almeno così pare (non so ancora nulla del referto arbitrale)- aver esultato reagendo agli insulti pone adesso un problema alla Figc, visto che Lukaku, squalificato dopo un rosso, è stato graziato dal presidente Gravina per aver reagito a "ripetute manifestazioni di odio": il giallo allo juventino rimarrà o no? Quando in tv a Domenica Dribbling ho posto il tema del "precedente", qualche "utonto" dei social mi ha spernacchiato. Ma se gli arbitri devono sanzionare i giocatori che reagiscono agli insulti, quando a replicare non sono solo i neri, ma -per dire- gli "zingari" o i "napoletani", e anche per loro scatta l'ammonizione, potranno tutti contare sul "precedente Lukaku" sì o no? (Per me evidentemente sì, perchè altrimenti saremmo di fronte a un caso di "grazia" discriminatoria...al contrario).

    DUSAN VLAHOVIC DUSAN VLAHOVIC

     

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