AMOS GENISH
DAGOREPORT
"Fai agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te stesso": è questa la versione del detto di Confucio secondo l'amministratore delegato di Tim Amos Genish.
Mentre in Italia il fondo Elliott chiede infatti la testa di sei consiglieri di Tim, in Brasile a parti invertite Genish manda a casa sei membri del cda della controllata carioca, Tim Brasil, preparando il terreno, dicono i soliti beninformati, per una sua personalissima exit strategy qualora la battaglia con Elliott lo vedesse soccombere.
tim brasil
Il capitano dell'artiglieria israeliana ha infatti puntato gli obici, preso la mira e fatto saltare i manager nominati dalla precedente gestione solo lo scorso anno e, per completare l'opera, anche il presidente, con una manovra spregiudicata proprio "à la Elliott". Se consideriamo che l'amministratore di Tim Brasil De Angelis ha già dichiarato che tornerà in Italia a fine mandato a luglio, il quadro è completo.
Genish ha piazzato uomini di sua provata fede come il suo ormai plenipotenziario tricolore Agostino Nuzzolo. Nei corridoi della bella sede di Barra a Rio de Janeiro si dice che, fino a qualche ora prima, lo stesso Genish volesse entrare in cda, salvo poi ritenere che forse avrebbe scoperto le carte troppo presto. Nuovo presidente sarà quella vecchia volpe delle telecomunicazioni brasiliane Joao Cox, vecchio amico di Genish, guarda caso maestro di fusioni e acquisizioni.
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