S.B. per Affari&Finanza – la Repubblica
AMOS GENISH
Da luglio ad ora, Amos Genish ha lavorato per ristabilire un clima sereno dentro e fuori Telecom Italia, con le istituzioni italiane, con i sindacati, i manager e con la comunità finanziaria che ha assistito a tre cambi ai vertici in due anni. Da ora in avanti il nuovo amministratore delegato del gruppo si dedicherà al piano industriale 2018-2020 che sarà approvato nelle linee guida martedì 5, e alla nuova squadra di manager di sua fiducia che dovranno portarlo avanti e presentarlo al mercato il 6 marzo 2018.
AMOS GENISH E MOGLIE
Non è un caso, infatti, che la prima linea ad essere stata sostituita è il capo del personale Francesco Micheli - un manager chiamato dal precedente ad Flavio Cattaneo - che in settimana ha rassegnato le proprie dimissioni, delegando ad interim il capo del legale Agostino Nuzzolo. Micheli che in un fase di taglio costi non ha saputo creare un clima sereno in azienda, è stato il primo manager della vecchia guardia che il nuovo corso ha infatti deciso di sostituire.
Anche perché Genish ha già annunciato ai sindacati che la solidarietà durerà solo un altro anno, e poi Telecom Italia tornerà a cercare nuovi talenti, e stima nell' arco del piano 2018-2020 di tornare ad assumere mille nuove persone.
Francesco Micheli
Tra i manager che Genish ha trovato in Telecom, pare invece in ascesa Stefano De Angelis, attuale ad di Tim Brasil, che Genish potrebbe nominare direttore operativo, una sorta di suo numero due per fare da raccordo sia con le prime linee della vecchia squadra, sia con i nuovi innesti che potrebbero arrivare nei prossimi mesi. In proposito Genish avrebbe dato mandato a un cacciatore di teste internazionale come Korn Ferry di stilare una lista di possibili candidati per alcune figure chiave.
Fatta la squadra, c' è da portare avanti un piano che punta a ristrutturare i servizi di Telecom, dai customer care di fisso e mobile - che dovrebbero essere accorpati- al digitale, ai contenuti di Timvision, ma in agenda c' è una revisione di tutti gli asset.
Stefano De Angelis
Su Persidera è stato già avviato un processo di valorizzazione, che si è fermato per esaminare più nel dettaglio la natura delle manifestazioni d' interesse raccolte da Barclay' s e Lazard. Ma un simile processo potrebbe essere avviato anche su Sparkle e Inwit, attività che secondo Genish non sono da ritenersi strategiche.
Tuttavia se sulle torri, probabilmente Telecom aspetterà di capire sia come si risolverà la partita Vivendi- Mediaset (che tra le altre cose controlla il 40% di Ei Towers), su Sparkle sarebbero già iniziati i primi contatti esplorativi con alcuni consulenti e banche d' affari, senza contare che essendo un asset sensibile per la golden power, nessuna decisione sarà presa senza l'avvallo preventivo del governo.
sparkle
Per quanto riguarda la rete, invece, nonostante Genish abbia più volte ribadito che uno scorporo non è all' ordine del giorno, sono in molti a confermare che dentro e fuori da Telecom si è già mobilitato un gruppo di esperti e consulenti per studiare come meglio realizzare l'operazione. In proposito, pare che due banche d' affari, senza aver ancora firmato un incarico formale, abbiano già iniziato a lavorare pancia a terra all' operazione. La scelta di Genish sarebbe ricaduta su un colosso estero come Citigroup, e su Unicredit che è la più grande delle banche italiane ad avere una presenza internazionale.
Ripetitore Tim