amos genish
1. TIM, GENISH SI SCUSA E SALVA LA POLTRONA
Giorgio Meletti per il Fatto Quotidiano
Telecom Italia non delude mai. Se non ci fossero di mezzo il futuro delle telecomunicazioni italiane e decine di migliaia di posti lavoro sarebbe quasi divertente. Dunque accade che Il Fatto dia notizia di ciò che sanno anche i muri, e cioè che nel cda di Tim, eletto il 4 maggio scorso, c' è qualcuno che vuole fare le scarpe all' amministratore delegato Amos Genish.
E che alimenta lo scontento sulle stesse qualità personali del manager israeliano. Il quale "sbrocca", come dicono a Roma in una lingua ancora a lui ignota, e convoca i giornalisti a Milano per sfogarsi contro i "membri del cda sono molto indaffarati a diffondere congetture che minano la capacità di Tim di raggiungere i suoi obiettivi ambiziosi". Fa poi filtrare la notizia che ha già dato una regolata ai disobbedienti (Luigi Gubitosi è il primo della lista) affrontando "col presidente Fulvio Conti i consiglieri che remano contro".
Ieri la resa dei conti. Si riunisce il cda di Tim e Genish, l' uomo che voleva insegnare quali notizie vanno date e quali no, chiede scusa agli inferociti colleghi "per aver fatto delle dichiarazioni non appropriate, che sono state poi amplificate dalla stampa". Ti pareva.
AMOS GENISH2
Chiede ai giornalisti di amplificare i suoi personali rancori, poi li accusa. Toccami Cecco che mamma non vede, l' unica cosa italiana che ha imparato.
2. TIM, GENISH SI SCUSA E IL CDA RINVIA LA RESA DEI CONTI - I CONSIGLIERI TENTATI DALLA SFIDUCIA, MA IL PRESIDENTE MEDIA
Francesco Spini per la Stampa
Da ieri Amos Genish è un' amministratore delegato più debole, sotto stretta osservazione. La resa dei conti, in casa Tim, è per ora rimandata, ma il consiglio di amministrazione è stato durissimo per il manager israeliano, un fuoco di fila di accuse e recriminazioni che - insieme alla presentazione a tutti i consiglieri delle diverse linee di business dell' ex monopolista - hanno trascinato la riunione per più di 7 ore.
Fulvio Conti
Alla fine l' amministratore delegato ha dovuto fare marcia indietro rispetto alle dichiarazioni con cui, settimana scorsa, durante una conferenza stampa aveva pubblicamente accusato alcuni consiglieri di «interferenze con il lavoro del management» anche attraverso la diffusione di «false congetture».
Il consiglio, che sul tema ha a lungo dibattuto, «ha preso atto - si legge nel comunicato stampa - del chiarimento» fornito dall' ad «e del rincrescimento per aver fatto delle dichiarazioni non appropriate , che sono poi state poi amplificate dalla stampa». È, questo, il punto d' approdo di una lunga discussione che per giorni e fino a ieri mattina ha considerato diversi scenari. Più fonti riportano indiscrezioni secondo cui un buon numero di consiglieri di maggioranza fosse pronto perfino a votare la rimozione delle deleghe di Genish.
paul singer
A mediare sarebbe stato il presidente Fulvio Conti, facendo rientrare il proposito e rimandando il redde rationem. L' ufficio stampa smentisce questa ricostruzione, ma è chiaro che tra Genish e il consiglio la frattura appare difficilmente sanabile. E questo nonostante «all' esito del confronto» il consiglio abbia inteso «confermare - si legge sempre nella nota ufficiale - l' unicità di visione e di obiettivi di tutti i suoi membri ed il sostegno al management».
michele valensise
Il problema è capire fino a quanto durerà questo dichiarato supporto. Fonti spiegano che a questo punto il banco di prova per Genish sarà il 24 luglio, quando presenterà i conti dei primi sei mesi, su cui, per usare un eufemismo, non c' è ottimismo.
Ma nel consiglio il dibattito appare sempre più aspro anche su temi ormai dati per acquisiti. Alcuni consiglieri, spiegano fonti, avrebbero chiesto a Genish di spiegare i vantaggi per Tim della separazione della rete, senza restare soddisfatti delle risposte. E dubbi sull' operazione sarebbero giunti anche dall' ex presidente Arnaud de Puyfontaine, che pure aveva promosso la cosa insieme a Genish.
Operazione che, comunque, va avanti. L' agenzia di rating Standard&Poor' s avverte nel frattempo di considerare «rischiosa» una separazione strutturale della rete.
Sembra rinsaldarsi il legame tra Genish e Vivendi. Il gruppo francese che fa capo a Vincent Bolloré attende il momento opportuno (l' assemblea che Tim dovrà convocare per nominare i nuovi revisori o una riunione ad hoc) per ribaltare nuovamente le posizioni di forza in consiglio. Nel mentre il cda ha integrato la composizione dei comitati interni, portandone il numero dei componenti da 4 a 5.
YANNICK E VINCENT BOLLORE
Michele Valensise è così entrato nel comitato per il controllo e i rischi, Marella Moretti in quello dedicato alle parti correlate, Giuseppina Capaldo nel «nomine e remunerazione». È stato poi dato avvio alla revisione dei documenti di governance aziendali con l' adozione di una nuova versione aggiornata della procedura per le operazioni con parti correlate. Il ribaltone del 4 maggio, in cui la lista presentata dal fondo Elliott aveva spodestato i francesi di Vivendi, ha fatto perdere a questi ultimi anche il controllo di fatto di Tim. Alla luce di ciò è stato aggiornato il perimetro delle parti correlate.
bollore de puyfontaine
La nuova procedura, che sarà per forza di cose meno stringente, entrerà in vigore a partire dal secondo semestre. Nel corso del consiglio, inoltre, sarebbe stato un passaggio di tavolo a riguardo dell' asta delle frequenze da 700 megahertz a servizio del 5G prevista per settembre. Qualcosa si va muovendo anche in Brasile. L' agenzia Bloomberg ha segnalato come sul mercato dei blocchi siano passate di mano 3,9 milioni di azioni di Tim Brasil, la controllata carioca di Telecom Italia, un pacchetto pari allo 0,5% del flottante.