Tommaso Fregatti e Matteo Indici per “la Stampa”
DELITTO DI SESTRI GESONITA BARBOSA
La frase pronunciata davanti all' ex marito, poche settimane prima che secondo gli inquirenti lo facesse uccidere, non lasciava spazio a particolari interpretazioni: «Dammi i soldi, altrimenti fai la fine di Bacigalupo, l' ho soffocato...».
Gesonita Barbosa, racconta adesso un supertestimone, l' aveva urlato ad Antonio Olivieri, che a parere della polizia lei e il nuovo compagno Paolo Ginocchio hanno massacrato tre settimane fa a Sestri Levante, per impossessarsi del suo denaro. E però quella confidenza-minaccia Olivieri ebbe il tempo di riferirla a un familiare, che dopo il delitto di Antonio lo ha raccontato alla squadra mobile: «Ci disse che Anita (soprannome della Barbosa, trentacinquenne d' origine brasiliana, ndr) gli rivelò di aver già ammazzato un uomo e fece quel nome, Bacigalupo...».
I riscontri I primi accertamenti hanno offerto riscontri perlomeno inquietanti, perché in effetti il 21 settembre 2016 morì a Sestri Levante l' ottantenne Aldo Bacigalupo. Barbosa gli aveva prestato spesso assistenza, era la sua vicina di casa e c' era stata qualche controversia per motivi economici. Sulle prime quella dell' anziano fu registrata come «morte naturale», poiché lo trovarono a letto privo di vita e l' età avanzata lasciava supporre fosse stato vittima d' un malore.
Ma il sostituto procuratore Piercarlo Di Gennaro, titolare dell' inchiesta sul caso Olivieri, ha incaricato la polizia di far luce pure sul secondo sospetto omicidio, con una serie d' interrogatori. Non solo. Gli accertamenti sulle due vicende incrociano un terzo episodio, che sempre in queste ore gli inquirenti stanno rileggendo sotto una luce differente. Si tratta della morte di Elidon Demaj, artigiano albanese di 39 anni, stroncato l' 8 agosto di quest' anno all' ospedale di Lavagna, dopo un malore legato all' abuso di cocaina.
DELITTO DI SESTRI GESONITA BARBOSA 3
Demaj si era sentito male mentre si trovava ai domiciliari in un appartamento di Sestri Levante, frequentato da Gesonita Barbosa che ne era stata la fidanzata (la relazione con Olivieri era andata in frantumi da tempo): secondo i carabinieri alla vittima fu passata la droga letale mentre si trovava agli arresti, ma non s' è mai capito chi fosse stato lo spacciatore.
Il puzzle Per rimettere insieme i pezzi occorre ripartire dalla mattina di giovedì 23 novembre, quando in uno scantinato di Sestri viene trovato il cadavere dell' imbianchino Antonio Olivieri, 50 anni: lo hanno colpito a martellate e strangolato, dopo averlo attirato in un tranello staccando la luce e obbligandolo a scendere in cantina per riattivare il contatore. Procura e polizia si concentrano subito sulle tensioni che negli ultimi mesi hanno segnato il rapporto tra Anita e Antonio - da cui erano nati due figli che oggi hanno 13 e 5 anni - scoprendo che lei lo ha sovente minacciato e si è persa tra alcol, slot machine e la frequentazione d' un paio di pusher.
Sta insieme a un montatore di mobili, Paolo Ginocchio di 43 anni, e le intercettazioni li inchiodano, tanto che la sera di lunedì 4 dicembre finiscono entrambi in cella: lei accusata d' essere il mandante, lui l' esecutore. Nel frattempo la Mobile raccoglie il resoconto sull' altra - presunta - vittima, quell' uomo di ottant' anni che Anita aveva assistito e con cui pareva entrata un po' in conflitto per questioni di denaro: «L' ho soffocato» s' era lasciata andare con l' ex marito. E qualche indizio da cui ripartire c' è.