Estratto dell’articolo di Cesare Bonifazi per “Il Messaggero”
CASA DI RUSLAN DONCA
Uccidono il coinquilino e fanno credere alla polizia che si sia trattato di un suicidio. Questa per ora la ricostruzione della morte di Ruslan Donca, muratore moldavo di 44 anni residente a Viterbo, trovato in fin di vita nel bagno di casa con un coltello piantato nello stomaco e poi deceduto in ospedale.
I sospetti ricadono sui tre connazionali che vivono con lui in un appartamento al secondo piano di via Bussi, un vicolo del centro storico. A rendere ancora più forte la loro versione, quella del suicidio, il fatto che la vittima avesse avuto una forte discussione con il fratello poche ore prima. Un alterco acceso che aveva convinto i passanti a chiamare gli agenti. Tuttavia gli inquirenti sono voluti andare fino in fondo e nella serata di ieri è stato aperto un fascicolo per omicidio volontario.
RUSLAN DONCA
Martedì intorno alle 19 Ruslan, un omone di oltre un metro e 80, e suo fratello sono in piazza Caduti, zona addobbata dai festoni natalizi e piena di giovani intorno alla pista di pattinaggio sul ghiaccio. I due parlano animatamente tra loro. Cominciano a discutere e i toni si fanno sempre più accesi finché le urla non arrivano in Corso Italia, la strada commerciale che attraversa il centro storico. Sono le persone in strada a chiamare il 112. Arriva la Volante. Gli agenti fanno calmare gli animi. Ruslan a quel punto torna a casa scosso, ma il fratello no: rimane fuori ancora un po'.
«Venite subito, il nostro amico è chiuso in bagno e si è ammazzato», qualche ora dopo quella discussione arriva la telefonata al 118. Quando i soccorsi entrano nel bagno dell'appartamento trovano Ruslan riverso a terra quasi dissanguato. Una ferita al collo e un coltello ancora conficcato nello stomaco. La corsa all'ospedale Belcolle per l'operazione di estrazione della lama ma la ferita è troppo profonda e lui ha perso troppo sangue.
CASA DI RUSLAN DONCA
Muore sul lettino. Ma a casa sua arriva anche la squadra Mobile che dà inizio alle indagini.
[…] Ma gli investigatori nutrono dei dubbi: sia per la posizione delle ferite sia perché mancherebbe una ragione forte per togliersi la vita. […] Piano piano i racconti però cominciano a non combaciare più e i sospetti diventano capi d'accusa. Soltanto nella serata di ieri infatti il Pm apre un fascicolo per omicidio volontario. Al momento sembra escluso il fratello della vittima, che è rimasto fuori casa nei momenti in cui si è consumato il presunto delitto. […]