giampiero mughini
Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, leggo in continuazione che quanti di noi lavorano a partita Iva, ossia che fanno un lavoro e se quel lavoro è accettato emettono una fattura elettronica con annessa percentuale Iva nella speranza di essere pagati, sono nella gran parte degli evasori fiscali.
Non so come facciano così in tanti a evadere, dato che io o faccio la fattura in tempo oppure non ho alcuna speranza di essere pagato a due tre o anche quattro mesi, con l'eccezione di Dagospia che previa emissione di fattura paga a fine mese.
Ecco perché mi imbestialisco a leggere che le partite Iva in quanto tali non fanno altro che evadere le tasse. Sono difatti uno dei poco più che 400mila italiani che dichiarano un reddito annuo lordo superiore ai 100mila euro, un dato che da solo indica la tragedia fiscale del nostro Paese.
maurizio landini
In questa tua rubrica ho suggerito una volta a Maurizio Landini, il segretario della Cgil che ogni due per tre denuncia che solo i lavoratori dipendenti e i pensionati pagano le tasse, di aprirla anche lui una partita Iva in modo da scansare un bel po' di carico fiscale. Si accorgerebbe di come stanno le cose se uno è una persona per bene. Ebbene per gli adempimenti fiscali relativi al mio essere una partita Iva, io impiego abbondantemente un mese all'anno oltre che pagare il mio bravissimo commercialista.
Un mese all'anno in mezzo alle scartoffie. Esempi. Ti chiama la Rai e ti offre un lavoro che in media viene pagato la metà di dieci anni fa. Per l'occasione, e ogni volta, ti manda un contratto di 30 pagine - sempre lo stesso - in cui ti chiede come ti chiami, se sei uomo o donna, se hai parenti che lavorano in Ra, e altre amenità di questo genere.
partite iva 1
Ogni volta 30 pagine, sempre le stesse, e ogni volta le devi restituire controfirmate. ossia devi scansionare alla copiatrice ciascuna di quelle pagine, controfirmarle e mandarle a una a una, una mezz'ora abbondante di lavoro. Una volta che per scansare questa mezz'ora di dedizione alle scartoffie ho restituito le 30 cartelle per via postale, dal quartiere romano di Monteverde dove le ho imbucate ad arrivare alla Rai di Piazza Mazzini a Roma ci hanno messo tre settimane. Per fortuna le cose vanno un po' meglio con Mediaset, il cui contratto di 3 pagine. 3 pagine contro 30, eppure si tratta dello stesso lavoro. Mah.
GIAMPIERO MUGHINI
A proposito di fatture sto combattendo da poco meno di un mese con l'amministrazione di un quotidiano sul quale ho pubblicato per la prima volta un articolo. Scriverlo mi sarà costato sì e no 20 minuti. Ho già passato abbondantemente una mezz'ora a duellare con l'amministrazione di quel giornale. Scartoffie, altre scartoffie, ma no, non ha rimandato quelle giuste, e il telefono che non funziona, e la signora dell'amministrazione che è in quel momento fuori sede. Landini, Landini, che devo fare?
Beninteso le amministrazioni sono regine nell'arte di tirarla per le lunghe, più lo fanno e più tardi pagano. Fai un lavoro, lo consegni, lo fatturi. Ma no, ti rispondono, doveva mettere in fattura l'importo della ritenuta Enpals. Ah sì?, e perché non me lo dicevate prima.
burocrazia italiana
A questo punto devi cancellare la fattura elettronica che hai fatto e farne una nuova, sempre che in quel momento ti funzioni la connessione internet, il che non è detto. Non è detto affatto.
Così come non è detto che quando tu hai firmato un contratto nel quale c'è scritto che ti pagheranno a tre mesi salvo prendersi altri 15 giorni di ragionevole ritardo, non è affatto detto che dopo 195 giorni pagheranno davvero. Devi incazzarti, fare un'altra telefonata, contare che la signora dell'amministrazione non sia fuori sede, e a quel punto dopo una decina di giorni sarai pagato davvero. Landini, Landini, no, non la apra una partita Iva. E' un supplizio.
burocrazia 1 maurizio landini cgil 3 PARTITE IVA PARTITE IVA PARTITE IVA