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    “A HOLLYWOOD MI DEDICANO UNA STELLA, MENTRE A VENEZIA NON MI HANNO DATO NEANCHE UN GATTO NERO” - L'80ENNE GIANCARLO GIANNINI SI LEVA UN SASSOLONE DALLA SCARPA DOPO IL RICONOSCIMENTO A LOS ANGELES (A OLTRE 60 ANNI DALL’ULTIMO ATTORE ITALIANO, RODOLFO VALENTINO): "LA STELLA SULLA WALK OF FAME È PER SEMPRE. PER ME È PIÙ IMPORTANTE DI UN OSCAR” – IL RINGRAZIAMENTO A LINA WERTMÜLLER


     
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    Estratto dell'articolo di Andrea Carugati per “la Stampa”

     

    Da oggi a Los Angeles, sulla Walk of Fame brilla una nuova stella, quella di Giancarlo Giannini, che è stato insignito del prestigioso riconoscimento a 80 anni, a oltre 60 anni dall'ultimo attore italiano ad averla ricevuta, Rodolfo Valentino.

     

    GIANCARLO GIANNINI WALK OF FAME GIANCARLO GIANNINI WALK OF FAME

    Lei ha lavorato tanto anche a Hollywood e con grandi artisti americani, cosa significa per lei tornare qui, per ricevere questo riconoscimento?

    «Come attore, questo è il giorno più importante della mia vita. Di premi ne ho ricevuti tanti nella vita, di stelle ne ho già due, una a Toronto e un'altra in una città dell'est Europa di cui non ricordo il nome. Tutti i riconoscimenti sono gratificanti, questo sulla Walk of Fame però credo sia il più bello. Corona la mia carriera. Per me è addirittura più importante di un Oscar. Non è il premio per un film, ma per tutto quello che ho fatto, resterà per sempre lì, come una stella che illumina i marciapiedi della capitale del cinema mondiale».

    GIANCARLO GIANNINI WALK OF FAME 4 GIANCARLO GIANNINI WALK OF FAME 4

     

    (...)

    Il cinema come filo conduttore di un'intera vita?

    «Purtroppo la settima arte non naviga in buone acque, da parecchio tempo. Però noi continuiamo a farlo, perché è come una favola che raccontiamo ai grandi. Da piccolo la mamma ti racconta le più belle storie e tu puoi sognare di essere il più grande regista, il più grande scenografo, il gatto con gli stivali, quello che vuoi.

     

    Da adulti però nessuno ci fa sognare, per questo ci siamo noi attori. Tutto quello che facciamo vive nella finzione, come una grande realtà virtuale che ci porta via per qualche ora da questa realtà un po' bruttina di questi tempi».

     

    In un'intervista lei ha detto: «A Hollywood mi dedicano una stella, mentre a Venezia non mi hanno dato neanche un gatto nero».

     

    Ritiene che l'Italia sia stata irriconoscente nei suoi confronti?

    «Assolutamente no, io devo molto agli italiani che hanno quasi sempre riempito le sale che davano i miei film più belli. Naturalmente ne ho fatti anche di brutti, però non è certo colpa dell'Italia.

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    Credo che il nostro sia il Paese più bello al mondo. Il posto in cui si mangia meglio e anche il luogo in cui sono stati fatti i film che hanno insegnato a tutti quanti a fare il cinema. Sono stato candidato all'Oscar, ho vinto al Festival di Cannes, tanti David di Donatello e Nastri d'argento ma mai un Leone a Venezia. Va bene così, è comunque grazie a questo percorso che sono arrivato qui, a Los Angeles, per ricevere questo storico riconoscimento. Una stella è per sempre».

    LINA WERTMULLER GIANCARLO GIANNINI LINA WERTMULLER GIANCARLO GIANNINI giancarlo giannini 4 giancarlo giannini 4 giancarlo giannini mariangela melato giancarlo giannini mariangela melato laura antonelli giancarlo giannini l’innocente laura antonelli giancarlo giannini l’innocente marcello mastroianni monica vitti giancarlo giannini marcello mastroianni monica vitti giancarlo giannini giancarlo giannini 2 giancarlo giannini 2 giancarlo giannini 1 giancarlo giannini 1 giancarlo giannini giancarlo giannini

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