Silvia Fumarola per la Repubblica
gigi proietti
Gigi Proietti se ne sta a casa «buono buono, perché questo non è il periodo per fare gli spiritosi e perché ormai c'ho un'età. Non la posso manco nascondere». Il 2 novembre compie 80 anni.
Proietti, allora sta davvero buono a casa?
«Buonissimo. Non è un periodo facile per nessuno. Deprime perché fanno a gara a chi te mette più paura ma fanno bene. Non sono un guascone, la situazione è seria e poi spuntano quelli come Trump, pericolosissimi. Ci si fa belli trasgredendo. Non sai come girarti, mi mette un po' d'ansia proprio la mancanza di sacralità della vita da parte dei vecchi citrulli e dei ragazzini, a prescindere dal Covid. La vita è una. So' diventato vecchio?».
No, saggio. Le danno sempre fastidio «le parole che nascondono il vuoto»?
gigi proietti
«Ho avuto qualche problemino di salute e mi sono visto la tv di seguito. Quando parlano del coronavirus dicono tutto e il contrario di tutto. E lo dicono insieme, nello stesso programma. Nessuno obietta: ma che state a di'?».
La cosa peggiore è sempre «avere colleghi tristi»?
«Per amor di Dio, sono tremendi. Questo è un mestiere strano, ha tutti i difetti, ma il gusto della battuta me lo fa diventare simpatico. Se manca pure quella... Alcuni non fanno un sorriso neanche se gli spari».
Il rapporto con l'età?
gigi proietti
«La vecchiaia c'è e non puoi farci niente. Non mi ricordo chi ha detto: "Alla mia età, la malattia è questa". È una malattia da logoramento, però non mi va di essere pessimista, ringrazio i miei genitori per il senso dell'ironia. Aiuta. Pensi ai capelli».
Ha una testa leonina.
«Mi sono liberato da quando non mi tingo più. Girando Il maresciallo Rocca cominciavo a imbiancare, bisognava ritoccare sempre: sembravo incatramato. Una volta venne uno a farmi la tinta a casa e uscì fuori un colore violaceo. Sul set erano disperati. Allora ho deciso di tagliarmi i capelli. Per abituarti al bianco ci metti tempo, passi davanti a una vetrina e ti domandi: chi è quel signore anziano?».
gigi proietti un'estate al mare
(…)
È sempre di sinistra?
«Uno che è di sinistra, specialmente della mia età, rimane di sinistra. Una volta significava un'appartenenza e mi auguro che si ritorni a un rapporto più intelligente, più aperto, perché poi la sinistra si è chiusa. Sono di sinistra in maniera naturale, non potrei essere altrimenti anche se non sono d'accordo quasi mai con quello che fanno. Quanto aveva ragione Nanni Moretti quando in Aprile diceva a D'Alema: "Dì qualcosa di sinistra". Non la dicono mai».
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