Cristiana Lauro per Dagospia
gin tonic
Il Gin tonic è il long drink più bevuto negli ultimi anni. Con un seguito di pubblico decisamente trasversale, movimenta un giro di affari significante e concreto, tant'è che oramai si produce gin ovunque. Le poche portinerie dismesse dove non si lavorano birre artigianali - spesso cattive - oggi imbottigliano litri di gin, alla faccia della tradizione.
E poi c'é la questione innegabile del rialzo dell'acqua tonica che qui da noi fino all'altro ieri non se la cagava nessuno mentre adesso è una delle voci più gettonate fra liste di nozze e dotazioni di serie sulle automobili della classe media. Un boom imprevedibile fino a qualche anno fa, per molti versi inspiegabile. Ragionando su paradossi tutt'altro che incoraggianti, non mi stupirei se una guida dei ristoranti se ne uscisse a breve con un premio speciale per la più bella e ricca carta delle acque toniche, tutto può essere.
gin tonic
Il vero bevitore di Gin tonic è amante del gin, non dell'acqua tonica che è di servizio. "Non mi piace questa attenzione quasi feticista per l'acqua tonica. Nel ciclismo è indispensabile il gregario, però il campione è campione." Dice Luigi Benedetti, fra i più grandi esperti di Gin tonic e mixology in Italia.
Scegliendo di bere Gin tonic in un bar che si rispetti, si indica la preferenza sul tipo di gin che i più esibizionisti orientano per brand o derive modaiole; in verità sarebbe corretto occuparsi della botanica di riferimento, ovvero ciò che caratterizza quel gin e lo differenzia dagli altri e non solo, anche dalla vodka, che alla fine della fiera altro non è se non un gin senza botanica.
CRISTIANA LAURO
Un master distiller per ottenere la botanica che cerca si fa un gran mazzo, quindi quella cacchio di botanica che avete scelto va rispettata, difesa dagli aromi eccentrici di alcune toniche che invece di accompagnare, sostenere e condurre, finiscono per disturbare. La tonica è un mezzo di servizio fondamentale per la preparazione del Gin tonic, ma non può permettersi di occupare troppo spazio: non è suo il centro della scena.
GIN TONIC
Gli elementi di riferimento fondamentali di un'acqua tonica sono: l'amaricante - dato dalla china che non altera la botanica del gin, ma l'accompagna ed esalta ai fini della persistenza - e la carbonica. La carbonica è essenziale perché le bolle che vanno su e giù, rimescolano senza sosta, come operai instancabili. Tutto il resto che trovate in una tonica, a meno che non la beviate liscia, non serve a niente, casomai disturba.
Altro elemento fondamentale per i drink è il ghiaccio. Il Gin tonic deve avere una diluizione controllata e ricordate, inoltre, che i frigoriferi di casa spesso sono contaminati da odori che rovinano il ghiaccio. Quanto al bicchiere evitate grandi ballon e preferite sempre i tumbler medi.
E prima di chiudere: vi piace il cetriolo? La scorza (zeste) di agrume, lime o cazzatelle del genere? Tutta questa roba non è gradita ai puristi, ma nel caso controllate che i prodotti siano freschi e all'olfatto non sappiano di cartone.
gin tonic