GINO CECCHETTIN
(ANSA) - ROMA, 05 AGO - "Quello che come società tutti noi, nessuno escluso, dovremmo fare è aiutare la famiglia Turetta. Questo dovrebbe essere il nostro dovere: aiutare un uomo che sta vivendo un momento di grande difficoltà, non accanirci contro di lui".
NICOLA TURETTA
Lo ha detto Gino Cecchettin, padre di Giulia, uccisa da Filippo Turetta l'11 novembre 2023. In un'intervista al Corriere della sera Cecchettin torna sulle parole dette da Nicola Turetta al figlio in carcere: "Tutti si sono fatti un'opinione e hanno sentito il bisogno di esprimerla. Chi lo ha criticato come chi lo ha difeso. Io no, non entro nel merito, non giudico". Inoltre "farle uscire a distanza di 9 mesi non ha avuto alcun senso, a mio avviso".
Per Cecchettin "Accanirsi contro un papà che sta vivendo un momento di grande difficoltà è sbagliato. Noi tutti dovremmo pensare a questa famiglia, a come aiutarla. Noi come singoli e come società dovremmo porci questo tema. Hanno un altro figlio questi genitori e devono poter andare avanti al meglio. Il nostro compito è costruire valore". Con Turetta "ci sentiamo o ci scriviamo durante le feste. A Natale, a Pasqua, momenti così".
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