Giuseppe Nigro per gazzetta.it
il contagiato di codogno - coronavirus
"Gioca a pallone, è un podista: fa di tutto, bicicletta, piscina. È una bestia alta così, 90 chili, ha una struttura forte". C'è tutta la tenerezza e la disperazione di cui solo un genitore può essere capace nelle parole con cui il padre di M.M., il 38enne in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva di Codogno per Coronavirus, ha affidato a Fanpage.it la convinzione che il figlio è forte, e ce la farà. Parole con cui ha raccontato anche che M.M. è uno sportivo, e che sportivo.
È un runner, M.M.: podista della G.P. Codogno 82, ha partecipato con altri 19 atleti della sua società alla mezza maratona del 2 febbraio tra Santa Margherita Ligure e Portofino, la "Due Perle" (chiusa più o meno a metà dei 1172 partecipanti, in 1h49'53" per quello che conta: zero), e poi di nuovo il 9 febbraio a Sant'Angelo Lodigiano. A Santa Margherita Ligure è già scattata la psicosi.
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ANCHE CALCIATORE— Non solo running. M.M. è un centrocampista della Picchio di Somaglia, squadra della provincia di Lodi del campionato amatori Csi (Eccellenza Cremona-Girone A), con cui è sceso in campo sabato contro la Amatori Sabbioni (0-0 a Madignano, Cremona): la partita di domani contro la Pieranica, in programma al "Nichetti" di Capergnanica (Cremona), è stata rinviata.
Una delle 40 gare di diversi campionati, dall'Eccellenza alle Juniores Femminili per cui la Lega Dilettanti della Lombardia ha imposto lo stop. Intanto i giocatori della Picchio di Somaglia sono stati invitati dall'Asst di Crema a non muoversi da casa fino al 29 febbraio: si tratta di una ventina di persone messe in quarantena e verranno controllate dai medici della Ats. E gioca a calcetto, M.M.: tra i contagiati ci sono tre clienti di un bar di Codogno il cui figlio del titolare aveva giocato a calcetto con il 38enne.
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