Estratto dell’articolo di Mario Sensini per il “Corriere della Sera”
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Gli auguri del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ai suoi colleghi di governo sono nell’Allegato VI della legge di Bilancio, appena pubblicata. E ci vogliono tutti, perché i ministri del governo Meloni faticheranno non poco a raggiungere gli obiettivi che il titolare dei conti pubblici gli ha affidato: 2 miliardi e 21 milioni di tagli ai loro bilanci per quest’anno, altri 2,4 nel 2025 e quasi 2,5 nel 2026.
Nel triennio coperto dalla manovra i tagli ai ministeri ammontano nel complesso a circa 6,8 miliardi di euro, che diventano 7,6 considerata la sforbiciata da 800 milioni dell’anno scorso. Una somma infinitamente maggiore di quanto non si sia riusciti a recuperare con tutte le spending review varate dal 2012 a questa parte.
GIANCARLO GIORGETTI - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO QUOTIDIANO
Per alcuni ministri, come Matteo Salvini, Guido Crosetto, Matteo Piantedosi, Antonio Tajani e Carlo Nordio, sarà un vero e proprio salasso. Nel prossimo triennio il ministro delle Infrastrutture dovrà tagliare 553 milioni di euro. Va bene che Salvini ha un bilancio da 20 miliardi di euro, ma solo nel 2024 dovrà ridurre la spesa di 151,7 milioni, poi 192 nel 2025 e 210 l’anno successivo.
Stesso dicasi per Guido Crosetto che, se con le tabelle della Bilancio si è guadagnato un rifinanziamento da un miliardo e mezzo l’anno, ed ha un budget di 29 miliardi, nel 2024 dovrà tagliare 137 milioni, poi 171, poi quasi 200, per un totale di 506 milioni. Dal ministero dell’Interno, che ha un bilancio simile, è atteso un risparmio di 418 milioni.
Il titolare degli Esteri, Antonio Tajani, dovrà faticare molto di più per far quadrare i conti del suo ministero. Dovrà tagliare 130 milioni nel 2024, poi 150 nel ’25 e nel 26, per un totale di 433 milioni di euro nel triennio, ma bisogna considerare alla Farnesina sono assegnate risorse tutto sommato modeste, pari a 3,8 miliardi di euro l’anno.
MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI
[…] La maggior parte dei tagli spetta proprio a lui, il titolare del Mef, che nel triennio dovrà tagliare 3,3 miliardi di euro, ma può pescarli in un bilancio che nel 2024 assorbe i due terzi di tutta la spesa pubblica: 820 miliardi di euro (dei quali 328 per il rimborso dei titoli pubblici) su 1.215 totali.
Oltre a Salvini, Crosetto e Tajani, dovranno fare un bel sacrificio molti altri ministri. Da Marina Calderone, titolare del Lavoro, con un bilancio annuo da ben 202 miliardi, Giorgetti si tende un risparmio di 204 milioni di euro nel triennio. Ad Adolfo Urso, ministro delle Imprese, ne sono stati chiesti 264, a Carlo Nordio, che gestisce la Giustizia, 325.
giorgia meloni giancarlo giorgetti guido crosetto
Il ministro dell’Istruzione dovrà recuperare 236 milioni, quello dell’Università 167. Va un po’ meglio all’Agricoltura, cui si chiede un taglio di 68 milioni, la Transizione ecologica, che dovrà risparmiarne 45. Molto peggio alla Cultura, con 140 milioni di tagli previsti nel triennio.
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