Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “la Stampa”
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Dal numero di slot da cedere agli scali che vengono considerati come singoli voli, fino ai rapporti commerciali tra Lufthansa e Air Canada e United Airlines. Il via libera all'ingresso della compagnia di bandiera tedesca nel capitale di Ita dipenderà da come l'Italia - azionista al 100% dell'ex Alitalia - e Lufthansa risponderanno ai punti elencati, nero su bianco, nella lettera che lunedì partirà da Bruxelles.
Nella missiva, la direzione generale concorrenza della Commissione europea elencherà i nodi ancora da sciogliere prima di poter autorizzare l'operazione. L'invio della lettera cade a due mesi dall'avvio della fase due dell'istruttoria da parte della Commissione europea che si dovrebbe concludere in ogni caso entro l'inizio di giugno. [...]
LUFTHANSA
«Noi abbiamo una compagnia area che si chiama Ita, si chiamava Alitalia. Abbiamo detto: "Vediamo di costruire un campione europeo che possa competere con i colossi internazionali". Da dieci mesi stiamo lottando con l'Europa che non ci permette di fare questo» ha detto ieri il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo ieri alla convention del partito Identità e democrazia a Roma. «La sensazione – disse una fonte vicina al dossier, lo scorso novembre – è che oggi a Bruxelles pesino di più le preoccupazioni di Air France che gli interessi di Roma e Berlino per chiudere la partita su Ita. Peraltro come richiesto proprio dalla Ue».
PAOLO GENTILONI - GIANCARLO GIORGETTI
[...] Uno dei principali nodi da sciogliere è quello di diversi decine di rotte su cui il matrimonio italo-tedesco verrebbe a creare una situazione di monopolio o duopolio. In questo caso, però, a non convincere il Mef e Lufthansa è il metodo con cui vengono considerati gli scali: nel caso di Torino-Bruxelles via Roma, la tratta Roma-Bruxelles si somma agli altri voli che partono dalla capitale, come se fosse un viaggio a se stante, ma – si lamenta chi è vicino al dossier – «sarebbe impossibile collegare tutte le città senza scali. E, soprattutto, non avrebbe alcun senso economico».
Resta poi la questione degli slot che Ita e Lufthansa hanno su Linate e Fiumicino. Un tema molto caro al patron di Ryaner, Michael O'Leary, che non vede l'ora di espandere ulteriormente la sua quota di mercato in Italia: «La Commissione europea dovrebbe approvare l'operazione Ita-Lufthansa a patto che vi sia una rinuncia effettiva al 30% degli slot di Fiumicino e Linate». [...]
GIANCARLO GIORGETTI - VINCENT VAN PETEGHEM - CHRISTINE LAGARDE LUFTHANSA ita airways 1 ITA AIRWORTH - MEME BY EMILIANO CARLI ita airways 3