Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per “la Stampa”
giorgia meloni contro il mes
Una svolta in politica può celarsi dietro il velo di un avverbio. Goettweig, Austria, ieri. Giorgia Meloni è al forum europeo dedicato ai migranti. Con una lunga perifrasi risponde ad una domanda sulla ratifica della riforma del fondo salva-Stati, in calendario in aula alla Camera il 30 giugno.
«Il Parlamento aveva votato una mozione nella quale chiedeva al governo di non ratificare il Mes», e a maggior ragione questo va fatto «in attesa delle decisioni che riguardano il quadro complessivo della governance europea», ovvero «legge di stabilità, unione bancaria, garanzie europee per i depositi».
giorgia meloni nel video messaggio per vox 3
Dunque «chi oggi chiede di prendere la decisione in questo momento non sta facendo un favore all’Italia. Indipendentemente dal merito, spero che chi l’ha calendarizzata voglia riconsiderare questa decisione».
Nel linguaggio di Meloni «in questo momento» è la chiave di tutto, l’ammissione implicita del fatto che sì, l’Italia ratificherà il salva-Stati, ma occorre attendere ancora un po’. Di significativo nella risposta della premier c’è anche dell’altro: l’ammissione – questa più esplicita – del fatto che il veto italiano all’ultima ratifica fra i venti Paesi dell’area euro ha un obiettivo negoziale: ottenere contropartite sugli altri dossier economici al tavolo dei Ventisette.
ABBRACCIO MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI A MESSINA
Il problema è che fin qui la strategia italiana non ha prodotto risultati soddisfacenti. Il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti ne ha avuto la controprova in queste settimane nelle riunioni a Bruxelles con i colleghi. E così ai primi di giugno è maturata la decisione di presentare in Commissione il documento tecnico che elenca i benefici della riforma e dovrebbe spianare la strada alla ratifica.
Non il 30 giugno, come direbbe il calendario, ma più avanti, probabilmente alla fine di agosto, quando gli italiani saranno distratti ancora dalle vacanze e la svolta del centrodestra sull’odiato Mes sarà meno evidente all’elettorato radicale.
L’incognita sulla strada della premier resta Matteo Salvini, che dopo la morte di Berlusconi ha accentuato la polarizzazione all’interno del centrodestra. Mentre la leader di Fratelli d’Italia cerca di conquistare gli elettori di Forza Italia e immagina un grande accordo con i Popolari europei, l’altro si preoccupa di scavalcarla a destra e di rosicchiare fra gli antieuropeisti. […]
fantocci di meloni e salvini al corteo del primo maggio a torino
Nella narrazione salviniana il Mes è viceversa lo strumento che renderebbe l’Italia legata mani e piedi alle decisioni delle istituzioni europee. Ma la faccenda è più complicata di così, e lo ha spiegato con precisione la nota del capo di gabinetto del Tesoro Stefano Varone che ha mandato in tilt la maggioranza di centrodestra:
è possibile che «la ratifica porti ad una migliore valutazione del merito di credito degli Stati membri aderenti, con un effetto pronunciato per quelli a più elevato debito come l’Italia» […]
giorgia meloni matteo salvini a cutro matteo salvini canta con giorgia meloni alla festa di compleanno. GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI - BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo piantedosi parata 2 giugno giorgia meloni giancarlo giorgetti GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - BY EDOARDO BARALDI