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    VOX POPULI – GIORGIA MELONI, AL VERTICE DELLA COMUNITÀ POLITICA EUROPEA, CON OLTRE QUARANTA LEADER, CONFERMA IL SUO APPOGGIO ALL’ULTRADESTRA DI VOX: “SONO PRESIDENTE DEI CONSERVATORI EUROPEI E GUARDO CON INTERESSE A COSA FANNO”. L'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL È SOLIDA E DATATA: FU PROPRIO A UN COMIZIO DI VOX NEL 2019, CHE LA DUCETTA PRONUNCIÒ LA CELEBRE FRASE “YO SOY GIORGIA”. MA ORA, IL RAPPORTO POTREBBE COMPROMETTERE CON IL PPE, CHE VORREBBE CHE DONNA GIORGIA SI RIPULISSE DAI VECCHI ARNESI ESTREMISTI... - VIDEO


     
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    Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per www.repubblica.it

     

    SANTIAGO ABASCAL GIORGIA MELONI SANTIAGO ABASCAL GIORGIA MELONI

    Precisa di "non volersi infilare nelle dinamiche di altre nazioni" ma si esprime in una chiara presa di posizione a favore di Vox, il movimento di ultradestra che è stato fra i protagonisti delle elezioni in Spagna.

     

    Giorgia Meloni giunge al Mimi Castle, nelle campagne moldave di Bulboaca, sede del vertice della comunità politica europea con oltre quaranta leader europei, e sollecitata dai giornalisti dice la sua sul voto nella penisola iberica: "È stato tutto molto veloce, è molto interessante capire cosa accadrà. Non mi infilo nelle dinamiche di altre nazioni ma sono presidente di Conservatori europei e guardo chiaramente con molto interesse a cosa fanno".

     

    GIORGIA MELONI SANTIAGO ABASCAL GIORGIA MELONI SANTIAGO ABASCAL

    Ce n'è abbastanza per leggere queste dichiarazioni come un endorsement a favore di Vox, il partito di Santiago Abascal, suo amico e alleato nell'Ecr, la famiglia politica europea di cui Meloni è presidente. Certamente non una manifestazione di amicizia politica nei confronti invece di Pedro Sanchez, il primo ministro spagnolo che si è dimesso dopo il responso delle urne, aprendo a elezioni anticipate. Sanchez, peraltro, rimane uno dei principali interlocutori dell'Italia nella trattativa sui migranti.

     

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    Nel castello che sorge a venti chilometri dal confine ucraino, […]  Meloni lancia un paio di messaggi. Il primo arriva dopo la stretta di mano cordiale con la presidente moldava Maia Sandu: "Non esiste un'Europa di serie A e di serie B. Come diceva Giovanni Paolo II abbiamo bisogno di respirare con due polmoni, quello occidentale e quello orientale.

     

    Il summit di oggi significa apertura vera a quelle nazioni che europee sono e europee vogliono essere a 360 gradi. Ucraina, Moldavia, Georgia, Balcani occidentali: sono tutte sfide […] non di ingresso ma di ricongiungimento nell'Ue che l'Italia sostiene".

     

    Il secondo messaggio […] è diretto all'Ucraina. La foto di gruppo di Zelensky fra i capi di Stato e di governo europei, in un luogo poco distante dalla Crimea, in un Paese che si sforza di sfuggire al controllo di Mosca, è il simbolo del summit. E Meloni rimarca: "L'Italia è una delle nazioni che sono in assoluta prima fila nel sostegno all'Ucraina. Chiaramente, insieme ai nostri alleati. E valutando insieme che cosa si debba fare sia per aiutare gli ucraini a difendersi sia per favorire un percorso che ci porti a terminare questo conflitto: un percorso che non può passare sulla testa del popolo ucraino".

     

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    Ma sull'adesione dello Stato di Zelensky alla Nato Meloni rimane cauta: […] questa decisione "sarà oggetto di un altro vertice, quello di Vilnius, che è molto particolare e molto importante anch'esso, nel mese di luglio, che è molto vicino. Ci stiamo lavorando".

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