Alessandro Di Matteo per “La Stampa”
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Altro che «non c'è problema» come dice Matteo Salvini, per Giorgia Meloni di problemi nel centrodestra ce ne sono, eccome, e non è certo con «federazioni innaturali» che si può superare quello che è successo con la rielezione di Sergio Mattarella. La leader di Fratelli d'Italia è davvero infuriata e non intende chiudere un occhio, questa volta.
Ce l'ha con Lega e Forza Italia, gli alleati che stanno al governo «con la sinistra», e a loro che si rivolge su Facebook: «Per quanto tempo ancora avranno intenzione di tenere in piedi questo spettacolo indecoroso?». Niente più fair play verso gli (ex?) alleati, nessun buon viso a cattivo gioco: «L'Italia affonda nella crisi economica, le famiglie e le imprese sono in ginocchio e le nostre coste sono prese d'assalto dall'immigrazione clandestina, ma i partiti che sostengono questo Governo sono impegnati a dar vita ad alleanze e federazioni del tutto innaturali pur di sopravvivere».
SALVINI BERLUSCONI MELONI
Loro restano al governo con la sinistra, ma «il potere del popolo è più forte delle alchimie di palazzo. Ridiamo la parola al popolo italiano che in democrazia è sovrano». Il messaggio non potrebbe essere più chiaro, Fratelli d'Italia è pronta ad una competizione senza sconti, se Lega e Forza Italia sceglieranno di rompere la coalizione. Ignazio La Russa lo spiega bene, la prova del nove sarà sulla legge elettorale: «Il problema è molto semplice: mentre gli elettori del centrodestra sanno quello che vogliono, in Parlamento c'è chi si allea con la sinistra.
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È capitato sul governo Draghi, ora sul Quirinale Tre indizi fanno una prova: vediamo come si comporteranno sulla legge elettorale. Uno può essere legittimamente per il proporzionale, ma questo vuol dire che si rinuncia alla coalizione». E se si rompe la coalizione, Fratelli d'Italia ovviamente non farà sconti. «Ora calma e gesso», aggiunge La Russa. «Vediamo che succede.
Quando diciamo che è morto il centrodestra, intendiamo dire questo modo di intendere il centrodestra per cui facciamo le conferenze stampa uniti e poi però qualcuno fa accordi con la sinistra, chi per conservare le poltrone, chi - come Salvini - per non rompere con gli altri». Salvini deve decidere da che parte stare, insomma, e deve sapere che Fratelli d'Italia non userà più i guanti con chi sceglierà di stare "con la sinistra". Ma i rapporti sono al punto di rottura anche sul piano personale.
SALVINI BERLUSCONI MELONI
Raccontano che Silvio Berlusconi si sia molto irritato, lunedì sera, sentendo la Meloni che sulla sua Rete 4 ha detto di non «dovere niente» al leader di Fora Italia. Antonio Tajani ieri, non a caso ha fatto un Tweet citando Aristotele sulla «gratitudine». La Russa replica: «Il primo ingrato è Tajani. Che forse nella sua testa pensava di poter fare il presidente della Repubblica. Ce lo ha detto lui, non lo dico io». Di certo, la Meloni non intende più aspettare gli alleati, come dimostra il sostegno annunciato per il bis di Nello Musumeci in Sicilia quando ancora Lega e Fora Italia non hanno deciso cosa fare.