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    CADUTO IN SERVIZIO - GIORGIO GUASTAMACCHIA, L’AGENTE DI POLIZIA DELLA SCORTA DI GIUSEPPE CONTE MORTO PER CORONAVIRUS, AVEVA 52 ANNI - LASCIA LA MOGLIE E DUE FIGLI - DOPO ESSERE RISULTATO POSITIVO, ERA STATO IMMEDIATAMENTE RICOVERATO: LE SUE CONDIZIONI ERANO RISULTATE DA SUBITO ESTREMAMENTE GRAVI, ERA STATO INTUBATO E PORTATO IN TERAPIA INTENSIVA…


     
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    Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it

     

    L’agente di polizia della scorta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che era stato ricoverato 12 giorni fa a Roma dopo aver contratto il coronavirus è morto al Policlinico di Tor Vergata. Giorgio Guastamacchia, 52 anni, era Sostituto Commissario della Polizia, ed era in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Lascia 2 figli e la moglie. Dopo essere risultato positivo, era stato ricoverato: le sue condizioni erano risultate però da subito estremamente gravi, ed era stato intubato e portato in terapia intensiva.

     

    GIUSEPPE CONTE E GIORGIO GUASTAMACCHIA GIUSEPPE CONTE E GIORGIO GUASTAMACCHIA

    «Abbiamo seguito con fedeltà le linee guida scientifiche adottate per il trattamento della Covid 19, fino al grado più elevato ricorrendo al trattamento extra corporeo — Ecmo — per tentare fino all’ultimo di recuperarlo», hanno spiegato i medici.

     

    Il presidente del Consiglio aveva eseguito il tampone, risultando negativo: l’agente e il premier non erano entrati in contatto diretto nelle due settimane precedenti l’accertamento della positività del poliziotto.

     

    «Per tutti noi che l’abbiamo conosciuto, per i colleghi del servizio di protezione, per i dipendenti della Presidenza del Consiglio, è un momento di grande dolore», ha scritto il presidente del Consiglio su Facebook. «Ci stringiamo alla signora Emanuela, ai suoi figli e ai suoi cari, per esprimere loro i nostri sentimenti di commossa vicinanza. Rimarrà in me indelebile il ricordo della sua dedizione professionale, dei suoi gesti generosi, dei suoi sorrisi ravvivati da un chiaro filo di ironia».

     

    GIUSEPPE CONTE E GIORGIO GUASTAMACCHIA GIUSEPPE CONTE E GIORGIO GUASTAMACCHIA

    Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha espresso sentimenti di cordoglio e di vicinanza ai familiari attorno ai quali si stringe la grande famiglia della Polizia di Stato.

     

    «Ricordo Giorgio Guastamacchia, poliziotto esemplare, vittima del Covid-19 e mi unisco al dolore della sua famiglia e dei colleghi del sevizio scorte», ha scritto su Twitter il commissario europeo all’Economia ed ex premier Paolo Gentiloni.

     

    «Ho iniziato a conoscere il mondo delle scorte da quando sono ministro», ha detto il titolare degli Esteri Luigi Di Maio. «Sono uomini e donne con cui condividi gran parte della tua giornata e con cui entri in simbiosi. Con il passare del tempo inizi a conoscere le loro famiglie, i loro figli e alla fine condividi con loro un pezzo della tua vita, dei tuoi umori e delle tue preoccupazioni. Sono sicuramente le persone che passano con noi più tempo di tutti gli altri, padri e madri di famiglia che fanno il loro lavoro ogni giorno prendendosi rischi per proteggere lo Stato. Al sostituto commissario Guastamacchia va il mio grazie e un grande abbraccio alla sua famiglia».

     

    «Esprimo il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Guastamacchia», ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute. «Ogni giorno subiamo perdite di vite umane che lasciano una profonda ferita di dolore. Un dolore che possiamo lenire scoprendoci comunità, e soprattutto consapevoli che seguendo con responsabilità le impegnative regole che ci siamo dati, salveremo molte vite».

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