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    "MI SOSTENEVANO TUTTI, ANCHE GUIDO ALPA: ORA LA COLPA È SOLO MIA?" - GIOVANNI BERNESCHI, UOMO SIMBOLO DEL CROLLO DI CARIGE E CONDANNATO IN APPELLO A 8 ANNI E 7 MESI, NON CI STA A FARE IL CAPRO ESPIATORIO: “C’ERANO TANTI NOMI CHE CONTAVANO. POSSIBILE CHE, SE IO DAVVERO AVESSI COMPIUTO LE NEFANDEZZE CHE DICONO, PERSONE DI QUESTO VALORE NON SI SAREBBERO ACCORTE DI NIENTE? QUANDO LA GENTE MI INCONTRA PER STRADA MI DICE…”


     
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    Ferruccio Sansa per il “Fatto quotidiano”

    Giovanni Berneschi Giovanni Berneschi

     

    "Guido Alpa? Era con me da sempre nel cda di Carige. Una persona preparata e capace, abbiamo lavorato tanto insieme". Giovanni Berneschi è l' uomo simbolo del crollo dell' istituto genovese. Da semplice dipendente ne divenne il dominus. Per lustri l'ha guidato, ma oggi - dopo le inchieste e le condanne in appello - assiste all' agonia della sua banca chiuso nel suo appartamento. La voce inizialmente ruvida, forte, come quella che metteva tutti a tacere durante le assemblee Carige, piano piano si incrina.

     

    GUIDO ALPA GUIDO ALPA

    Berneschi, oggi tutti parlano di Alpa e del suo pupillo Giuseppe Conte. Alpa ha seduto per anni nei cda Carige e all'ultima assemblea si era schierato con la lista avversaria dei principali azionisti, i Malacalza. C'è un conflitto di interessi?

    Alpa era nel mondo di Carige da sempre. Con lui ho lavorato tanto e bene, ma Conte a quei tempi aveva ancora i pantaloncini corti.

     

    Un'altra era

    Quando c' ero io prendevamo le decisioni all'unanimità. Mi sostenevano tutti. Nel cda con me c'erano tanti nomi che contavano, come Alpa, ma anche Enzo Roppo (noto professore di diritto, collega di Alpa, anche lui considerato vicino al centrosinistra) e anche Gabriele Galateri di Genola. Potrei farle tanti altri nomi, c'erano tutti. Gente di valore. Possibile che, se io davvero avessi compiuto le nefandezze che dicono, persone di questo valore non si sarebbero accorte di niente? Alle assemblee di Carige il mondo politico ed economico ligure era dalla sua parte. Tutti mi sostenevano.

    Giovanni Berneschi Giovanni Berneschi

     

    Tra Carige e fondazione le figure del Pd e del centrodestra non mancavano. C'era perfino la curia. Contenti tutti?

    Rossi, neri o bianchi a me non importava. Mi curavo solo della banca.

     

    Però la sua banca ha finanziato progetti come il polo tecnologico degli Erzelli voluto dal Pd. La politica con quei 250 milioni di prestito non c'entra?

    Niente. Quel progetto riguardava dei terreni che erano stati del terminalista Aldo Spinelli e quindi dell' industriale Giuseppe Rasero.

     

    Ma Spinelli era prima vicino al centrosinistra di Claudio Burlando e poi a Giovanni Toti. Mentre Rasero è considerato legato a Romano Prodi. E anche Giorgio Napolitano ha sostenuto Erzelli

    burlando burlando

    Sono tutte cazzate, mi perdoni la parola, che tirate fuori voi giornalisti.

     

    Tutta la Genova che contava la corteggiava. Adesso?

    Oggi io sono il criminale. Invece una volta tutti erano con me

     

    Qualcuno degli amici di allora si fa vedere?

    No. Me ne sto qui, in casa mia.

     

    Addio alla vita da potente?

    Mai fatta. Può chiederlo a chi mi sta vicino, io ho sempre vissuto come un qualunque funzionario della banca. Nessun lusso, mai.

     

    Cosa dice la gente quando la incontra?

    C'è chi mi urla di tutto, magari gli azionisti che hanno perso i loro investimenti. Ma tanti invece mi dicono che quando c'ero io la banca andava a gonfie vele.

     

    Vorrebbe dire che è tutta colpa di chi è venuto dopo di lei?

    BANCA CARIGE BANCA CARIGE

    Quando c'ero io le azioni valevano 2,5 euro, ora siamo a zero virgola non so quanti zeri. E capitalizzavamo 8 miliardi mentre adesso siamo a 80 milioni.

     

    I magistrati non sono d' accordo

    In appello sono stato condannato a 8 anni e 7 mesi. Aspettiamo la Cassazione. Ma io ho lavorato solo per la banca. È stata la mia vita.

     

    Poi c'è il processo per ostacolo alla vigilanza di Bankitalia.

    Ah, di quello non me ne frega niente. Se mi condannano, ricorro in Europa. Non possono dire che sono colpevole, perché Bankitalia e la Bce non mi hanno mai sentito, non capisco come avrei potuto ostacolarli. Se non muoio prima, quel processo lo vinco.

    vittorio malacalza vittorio malacalza

     

    Non si sente in colpa per questo disastro?

    Ho portato la banca da 500 a 6.500 dipendenti. Abbiamo comprato la banca di Savona. Dopo quella trattativa per lo stress ho perso la vista per due mesi.

     

    Già, la Carisa. Anche lì circolavano tanti nomi vicini alla politica

    Eravamo una grande banca. Ma ora è solo colpa mia.

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