GABRIELE GRAVINA - FIGC
Estratto dell’articolo di Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
Ora c’è anche la data. Il 4 novembre la Federcalcio avrà un nuovo presidente o magari ancora quello vecchio se Gabriele Gravina deciderà di ripresentarsi all’appuntamento elettorale, nella storica sede dell’hotel Hilton, all’aeroporto di Fiumicino. Per adesso, dopo il fallimento della Nazionale all’Europeo, l’inquilino di Via Allegri ha preso tempo per riflettere e confrontarsi con chi lo sostiene e ne condivide le preoccupazioni del momento. E ha scelto di difendersi, attaccando.
malagò abodi
Lo aveva detto che avrebbe anticipato il voto e così ha fatto, d’intesa con Giovanni Malagò, il capo supremo dello sport italiano. Gravina è rientrato domenica con l’aereo della squadra e ieri in Federcalcio ha trasformato le intenzioni in realtà. Prima di annunciare la data, però, lo ha comunicato a tutti i presidenti delle Componenti. Solo due hanno risposto negativamente, ma uno di questi, il numero uno della Lega di serie A, è un nemico ingombrante.
Casini è contrario al modo, non al principio. Anche Balata, presidente della B, a cui non dispiacerebbe presentarsi davanti alla platea degli elettori, ha bocciato l’idea.
gabriele gravina
[…] C’è una data, ma non ci sono candidati ufficiali. Gravina ha accorciato i tempi per neutralizzare il folto partito di chi invoca le sue dimissioni e al tempo stesso, con una mossa tempestiva, ha accorciato i tempi della campagna elettorale, mettendo in difficoltà i suoi oppositori.
Da qui al voto ci sono solo quattro mesi con in mezzo l’estate. Chi vuole impossessarsi della Federcalcio dovrà accelerare i tempi e uscire allo scoperto. Vedremo se la politica esprimerà un candidato o se invece lo faranno la serie A o la serie B. E intanto le Componenti dovranno riorganizzarsi e anticipare a loro volta le elezioni: da regolamento la Figc deve essere l’ultima a darsi una governance.
giancarlo abete foto mezzelani gmt082
Gravina, invece, dovrà decidere cosa fare. […] non ha preso una decisione definitiva, anche se i segnali lasciano intuire che tenterà di nuovo la scalata. Del resto, conta sulla maggioranza dei consensi: la Lega Dilettanti di Giancarlo Abete, che pesa il 34 per cento, si schiera a favore dell’attuale presidente così come la Lega Pro di Matteo Marani, che ha in mano il 17 per cento.
Anche Aic e Aiac, calciatori e allenatori, stanno apparentemente con Gravina. E lo stesso vale per gli arbitri. Certo, le alleanze, alla luce dello sfacelo azzurro, andranno ridiscusse insieme ai programmi. Anticipare il voto, nella testa del presidente, è anche un invito disperato, forse l’ultimo, a mettere da parte rancori e divisioni per cercare una strada comune. E al bene comune pensa anche Beppe Marotta, presidente dell’Inter e consigliere federale: «Tutti dobbiamo fare autocritica, anche la Lega. Serve più collaborazione con la Federcalcio per il bene della Nazionale». […]
beppe marotta