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    DOSE CHE CAPITANO - GIRO DI DROGA AL "FERRO DI CAVALLO" DI ROMA, CONDANNATO A SEI ANNI UN PUSHER ITALO-SENEGALESE PER RAPINA AGGRAVATA E DETENZIONE DI STUPEFACENTI AI FINI DI SPACCIO: FU DENUNCIATO DA UN VENTENNE CHE SI RIFIUTÒ DI PAGARE IL DOPPIO DEL PREZZO PATTUITO (100 EURO INVECE DI 50) PER LE DOSI COMPRATE - LO SPACCIATORE ASSIEME A DEI COMPLICI GLI AVEVA PORTATO VIA LA MACCHINA...


     
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    Adelaide Pierucci per “Il Messaggero

     

    SPACCIO AL FERRO DI CAVALLO DI ROMA SPACCIO AL FERRO DI CAVALLO DI ROMA

    Al Ferro di cavallo, l'angolo di via Archeologia, controllato notte e giorno a orario continuato da pusher e vedette, era ormai accreditato, tanto che la cocaina, in caso di necessità, gli veniva ceduta anche a credito. Bastava usare l'accortezza di saldare, puntuali, entro ventiquattr'ore.

     

    E così che Simone V., ventenne residente nel cuore di Roma, una sera dello scorso luglio si impegna a pagare lo spacciatore di turno entro l'indomani. Ricevute in mano tre dosi di ventini - come vengono chiamati in gergo gli involucri di cocaina più leggeri - garantisce di pagare il giorno dopo il prezzo pattuito, 50 euro. Ma stavolta sarà ingannato.

     

    SPACCIO AL FERRO DI CAVALLO DI ROMA SPACCIO AL FERRO DI CAVALLO DI ROMA

    L'indomani quel prezzo non basterà più: gli spacciatori vogliono di più e lo rapinano dell'auto, che solo dopo una denuncia e una indagine lampo dei carabinieri riotterrà. L'altra mattina per la vittima è arrivata anche la soddisfazione, mista anche a un certo timore, della conclusione della vicenda: il giudice ha condannato il pusher-ricattatore, il ventottenne italo senegalese Christian Osarenogae a sei anni di carcere per rapina aggravata e detenzione di stupefacenti a fine di spaccio.

     

    IL RICATTO

    SPACCIO AL FERRO DI CAVALLO DI ROMA SPACCIO AL FERRO DI CAVALLO DI ROMA

    È il pomeriggio del 24 luglio, il ventenne, che si divide tra studio e il lavoro in una pizzeria, si ripresenta in via dell'Archeologia per saldare il debito maturato con l'acquisto delle dosi di cocaina. Scopre allora, a sorpresa, che il pusher vuole 100 euro al posto dei 50 pattuiti.

     

    Carabinieri al Ferro di Cavallo a Tor Bella Monaca 5 Carabinieri al Ferro di Cavallo a Tor Bella Monaca 5

    Lo spacciatore non è solo, lo spalleggiano cinque ragazzini italiani, all'apparenza minorenni e, di fronte all'esitazione della vittima, con un cenno dà il via alla ritorsione: al ragazzo viene portato via prima il libretto dell'auto e subito dopo la vettura stessa.

     

    Carabinieri al Ferro di Cavallo a Tor Bella Monaca 3 Carabinieri al Ferro di Cavallo a Tor Bella Monaca 3

    «Stai zitto ora, abbiamo anche il tuo indirizzo sul libretto, se parli te la faremo pagare». Una rapina senza armi, consumata solo con le minacce. Il ragazzo derubato, tornato a casa col bus, si ritrova a dover spiegare, innanzi tutto alla madre, intestataria dell'auto, e poi al padre che non soltanto gli è stata rubata la macchina, ma che non ha più neppure le chiavi. Una vicenda che si conclude in poche ore, dopo che Simone si convince a raccontare tutto ai carabinieri.

     

    Carabinieri al Ferro di Cavallo a Tor Bella Monaca 2 Carabinieri al Ferro di Cavallo a Tor Bella Monaca 2

    Nella caserma di Tor Bella Monaca sanno che al Ferro di cavallo si può finire taglieggiati, conoscono pure le facce di chi spaccia. C'è chi va in galera e chi esce dalla galera, ma il giro dei venditori di droga al dettaglio resta spesso lo stesso.

     

    IL RICONOSCIMENTO

    Così quando i militari mettono in fila, davanti alla vittima, sei foto segnaletiche di altrettanti giovani di origine africana, la vittima riconosce Osarenogae, un giovane scarcerato da pochi mesi e in quel momento sottoposto all'obbligo di firma. Un pusher tossicodipendente.

     

    Carabinieri al Ferro di Cavallo a Tor Bella Monaca Carabinieri al Ferro di Cavallo a Tor Bella Monaca

    Quando i carabinieri si presentano al Ferro di cavallo trovano subito la macchina, è parcheggiata davanti a uno dei palazzi del Comune di via dell'Archeologia. Le chiavi le troveranno dopo.

     

    Bussando qua e là scoprono anche che il giovane nordafricano aveva occupato un appartamento vuoto. Un alloggio, al pianterreno, in cui si alternano senzatetto e sbandati. E lì, su un mobiletto lercio trovano il mazzo con le chiavi dell'auto rubata. Non è stata nemmeno trovata droga. Dei complici non si è saputo il nome.

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