Da gazzetta.it
QUINTANA
Incerto, apertissimo: che Giro pazzesco! Nairo Quintana sfila la maglia rosa a Tom Dumoulin, ma i primi quattro della generale adesso sono racchiusi in 53". E sei in un minuto e mezzo. Ora l'olandese rincorre a 38", Nibali a 43", Pinot a 53". Quinto Zakarin a 1'21", sesto Pozzovivo a 1'30".
A Piancavallo vince, finalmente, lo spagnolo Landa in fuga solitaria: sfortunatissimo per la caduta contro una moto prima del Blockhaus e poi due volte beffato in volata nelle ultime due tappe di montagna. Sul traguardo la dedica all’amico Michele Scarponi. Tra i big succede di tutto nella salita di Piancavallo: Dumoulin perde contatto ai -12km ma non crolla del tutto (pur perdendo 1'08" da Quintana), Pinot scatta ai -8.5 km e guadagna, Nibali prova a forzare con Quintana a ruota ai -6.5 km ma non assesta mai l'attacco decisivo.
La corsa era già esplosa ben lontano dalla salita finale, quando intorno ai -120 km dal traguardo Nibali e Quintana hanno attaccato in discesa dopo Sappada e sorpreso Dumoulin che in quel momento era in coda al gruppo. L’olandese era stato poi è stato bravissimo a rientrare e ha tenuto fino all’ascesa conclusiva.
DUMOULIN QUINTANA
BLITZ IN DISCESA — Avvio di tappa caotico sull’immediata salita verso Monte Croce Comelico, primo gpm di giornata. Scatti e tentativi si susseguono senza successo: poi, sugli ultimi strappi Bilbao Lopez riesce ad allungare e a transitare per primo in vetta, raggiunto però poco dopo in testa, insieme a Teklehaymanot (Dimension Data) e Paterski (CCC Sprandi), da un gruppo di altri undici corridori tra cui anche Rolland e Rui Costa lungo la discesa verso Santo Stefano di Cadore.
Il vantaggio dei fuggitivi sale rapidamente e al traguardo volante di Sappada il gap sui migliori si attesta sui 6’. Sulla discesa successiva però il ritardo cala e lì accade l’imprevisto. Con Dumoulin nelle ultime posizione del gruppo dei big, Nibali e Quintana lanciano l’offensiva e allungano insieme, tra gli altri, a Pinot, Zakarin e Pozzovivo. Si crea ben presto il vuoto, con la maglia rosa attardata finanche a 1’30”; poi, grazie anche al lavoro della Trek Segafredo e della Orica Scott rispettivamente per Yates e Mollema, Dumoulin comincia a ricucire lo strappo e sull’ascesa di Sella Chianzutan riprende i rivali quando già erano rientrati sui battistrada.
NIBALI
FUGA E FORATURA — A tre chilometri dal secondo gpm scatta Sanchez, raggiunto in testa poco dopo da Bilbao, Rolland, Shalunov, Rui Costa ed Henao, con quest’ultimo primo a transitare in vetta. Dopo 35 chilometri di discesa e pianura i sei vengono ripresi da un gruppo di 12 contrattaccanti tra cui Landa e Visconti, dando così forma a una fuga consistente che può contare su 7 minuti di vantaggio a 45 km dall’arrivo.
Dietro qualche brivido per Dumoulin, costretto a un rapido pit-stop da una foratura e tuttavia lasciato tranquillo da Nibali e Quintana, decisi a non lanciare un contropiede immediato. Il vantaggio che dei battistrada sale addirittura fino a 12’, quando poco prima dei -20 davanti scattano Sanchez e Molard. Lo spagnolo resta presto solo con i compagni di fuga che si sgranano alle sue spalle.
QUINTANA nibali NIBALI