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    GIU’ DALLA SCALA – DOPO 199 GIORNI LA RIAPERTURA DEL TEATRO AL PUBBLICO. TRA I 500 SPETTATORI ANCHE IL SINDACO SALA, LILIANA SEGRE, GIOVANNI BAZOLI, CRISTIANA CAPOTONDI E IL PRONIPOTE DI ARTURO TOSCANINI, PIER FILIPPO D'AQUARONE. IL “VA', PENSIERO” PONTE IDEALE CON IL CONCERTO DELLA RIAPERTURA DELL'11 MAGGIO 1946 DIRETTO DA TOSCANINI - LOGGIONISTI ENTUSIASTI PER LA DIREZIONE DI WAGNER - OGGI RICCARDO MUTI DIRIGERÀ I WIENER PHILHARMONIKER...


     
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    Pierluigi Panza per il “Corriere della Sera”

     

    SCALA RIAPERTURA SALA MEYER SCALA RIAPERTURA SALA MEYER

    Dopo 199 giorni Orchestra e Coro del Teatro alla Scala hanno riaperto ieri sera al pubblico le porte del Piermarini. Circa 500 spettatori, che hanno preso posto nei palchi e nelle gallerie, hanno fatto da corona ai musicisti disposti in platea sulla piattaforma di legno allestita ormai da molti mesi mentre il Coro era disposto a scacchiera sul palcoscenico.

     

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    Sul podio il direttore musicale Riccardo Chailly, che ha diretto anche volgendo le spalle all'orchestra per dare gli attacchi al Coro. Presenti alcune autorità, come il sindaco Beppe Sala, il presidente della Regione Attilio Fontana con Letizia Moratti, il prefetto e anche la nipote del sindaco della ricostruzione Antonio Greppi, Paola Bobba, e il pronipote di Arturo Toscanini, Pier Filippo D'Aquarone.

     

    Tra i palchi anche la senatrice Liliana Segre, Giovanni Bazoli e Stefano Lucchini di Intesa Sanpaolo, Diana Bracco, Ennio Capasa e Cristiana Capotondi. Il concerto, che sarà dalle 12 di oggi in streaming su RaiPlay e alle 16.45 in tv su Rai5, ha dato un senso di intimismo ed è stato commovente quando il soprano Lise Davidsen, debuttante alla Scala, ha intonato la passacaglia «When I am laid in earth» da Dido and Aeneas di Henry Purcell e quando il coro ha cantato (mantenendo le mascherine) lo storico «Va', pensiero» da Nabucco, bissato alla fine.

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    Un «Va', pensiero» che è stato il ponte ideale con il concerto della riapertura dell'11 maggio 1946 diretto da Toscanini. Molto soddisfatto il direttore Riccardo Chailly e loggionisti entusiasti per la direzione di Wagner più che per qualsiasi altra cosa.

     

     «Si sentono gli anni trascorsi dal maestro a Lipsia», dicono alcuni, che gli suggeriscono di varare una integrale di Wagner alla Scala. Applauditissimi sono stati infatti i preludi ai Maestri Cantori di Norimberga e al Tannhäuser, un Wagner più lirico di quello che normalmente si ascolta. «La Scala ha sempre avuto un ruolo importante nelle ripartenze - commenta il sovrintendente del teatro Dominique Meyer -, è un simbolo di ripartenza per la cultura».

     

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    Ma la platea coperta da una pedana per garantire il distanziamento dei musicisti ancora non si smonta. « L'Italiana in Algeri - dice Meyer - si farà ancora su questo palco e in streaming. Forse potremo smontarlo a metà giugno. In questo caso, la prima opera con pubblico in sala sarebbero Le nozze di Figaro» .

     

    Al termine il soprano Lise Davidsen era molto felice: «Per me è stata una serata meravigliosa. È qualcosa di unico ed eccezionale essere su questo palcoscenico». Brano preferito tra quelli cantati? «Non c'è ne sono, mi sono affidata alla guida del maestro Chailly». Il pubblico, comunque, l'ha preferita nella musica tedesca, un po' meno in Verdi. A quando un'opera alla Scala? «Non lo so, io spero al più presto».

     

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    Oggi seconda giornata di riapertura con Riccardo Muti, che dirige i Wiener Philharmoniker nella loro tournée italiana che ha toccato il Pala De André di Ravenna il 9 e l'Opera di Firenze ieri sera. Sui leggii l'ouverture Meeresstille und glückliche Fahrt di Mendelssohn, la Sinfonia n° 4 di Schumann e la Sinfonia n° 2 di Brahms. Il concerto testimonia il forte legame del Maestro Muti con i Wiener Philharmoniker, che lo scorso gennaio lo hanno visto per la sesta volta sul podio del Concerto di Capodanno, ma anche con il Teatro alla Scala di cui è stato direttore musicale dal 1986 al 2005. Il concerto sarà ripreso dalle telecamere di Rai Cultura, che lo trasmetterà in occasione dell'ottantesimo compleanno del Maestro.

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