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    GIU’ LE MANI DAL "COMPAGNO" AMADEUS! IL CONDUTTORE HA SFIDATO TELE-MELONI E SI E’ DICHIARATO “ANTIFASCISTA” INTONANDO “BELLA CIAO” (CHE LAURA PAUSINI SI RIFIUTÒ DI CANTARE) - NELLA SCORSA EDIZIONE FU LA DESTRA A METTERE IN CROCE AMADEUS: NEL MIRINO FINIRONO LA LETTERA DI ZELENSKY, LA LEZIONE DI BENIGNI SULLA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA DAVANTI A MATTARELLA, LA FOTO STRAPPATA DA FEDEZ CHE RITRAEVA IL VICEMINISTRO BIGNAMI IN DIVISA NAZISTA E IL BACIO IN DIRETTA TRA FEDEZ E ROSA CHEMICAL...


     
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    Renato Franco per il "Corriere della Sera" - Estratti

     

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    amadeus mengoni giovanna civitillo amadeus mengoni giovanna civitillo

    Zappatore, ma anche partigiano, perché Amadeus di fronte alla richiesta di Enrico Lucci (inviato a Sanremo per Striscia la notizia ) di definirsi «antifascista» non esita un secondo e risponde subito di «sì».

     

    Non si fa pregare nemmeno quando Lucci chiede a lui e all’altro antifascista dichiarato Marco Mengoni (ieri sera al suo fianco come co-conduttore) di intonare «Bella Ciao», l’inno della resistenza partigiana. Fa anche una figura più che buona come intonazione, aiutato — va detto, così son buoni tutti — dalla presenza del vincitore dell’ultima edizione del Festival. Quella di Amadeus e Mengoni è stata una presa di posizione ancora una volta chiara, mentre viene in mente la retromarcia, qualche tempo fa, di Laura Pausini che si rifiutò di cantare «Bella Ciao» perché da lei considerata divisiva («non canto canzoni né di destra né di sinistra»), nonostante l’antifascismo sia un valore fondante della nostra Costituzione. Altro standing.

    fiorello e meme amadeus fiorello e meme amadeus

     

    Amadeus insomma sottolinea ancora una volta il suo impegno a mettere in piedi un Festival libero, privo di etichette politiche, guidato dal buonsenso. Lo ha sottolineato anche quando gli avevano chiesto se questo potesse essere un «Festival meloniano» e se avesse subito pressioni per evitare scandali e polemiche: «Posso smentire questa lettura. Ho incontrato Roberto Sergio appena è diventato amministratore delegato e mi ha rassicurato: puoi continuare a fare il Festival liberamente come hai fatto negli ultimi quattro anni. Non mi ha mai fatto una telefonata per chiedermi chi ci sarà o cosa sarebbe successo.

     

    amadeus marco mengoni amadeus marco mengoni

    Nei Festival precedenti non ho mai cercato cose sensazionali a tavolino. I miei Sanremo non sono schierati: in passato sono stato attaccato sia da destra sia da sinistra». Nella scorsa edizione fu proprio la destra a mettere in croce Amadeus, attaccato praticamente tutte le sere: nel mirino finirono la lettera di Zelensky, la lezione di Benigni sulla Costituzione antifascista davanti a Mattarella, la foto strappata da Fedez che ritraeva il viceministro Bignami in divisa nazista e il bacio in diretta tra Fedez (ancora lui) e Rosa Chemical. Ma a renderlo inattaccabile sono stati i numeri da record, sia per gli ascolti sia per gli introiti della pubblicità (che quest’anno — la stima è di 56 milioni di euro — saranno ancora più alti).

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