1. GIULIA CECCHETTIN È STATA ACCOLTELLATA A MORTE SUL SEDILE POSTERIORE DELL’AUTO?
Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi per www.corriere.it
giulia cecchettin filippo turetta
La data esatta ancora non c’è. Ma entro la prossima settimana la Fiat Grande Punto di Filippo Turetta rientrerà dalla Germania e inizieranno le analisi del Ris di Parma. Un passaggio importante per le indagini sull’assassinio di Giulia Cecchettin perché i tecnici dei carabinieri potranno ricostruire le fasi del delitto e metterle a confronto con il racconto di Turetta. Il nodo centrale dell’inchiesta anche perché le modalità con cui Giulia è stata uccisa saranno decisive per le aggravanti.
Come anche l’analisi delle macchie di sangue, la cosiddetta Bpa, la «bloodstain pattern analysis» che permetterà agli investigatori di ricostruire con esattezza quanto successo in macchina.
La dimensione, la posizione e le traiettorie degli schizzi di sangue sulla tappezzeria dell’auto e sul rivestimento interno del tettuccio potranno svelare se Giulia è stata accoltellata a morte mentre si trovava sul sedile posteriore della Punto, quindi dopo la seconda aggressione nell’area industriale di Fossò.
giulia cecchettin
Oppure se il colpo alla base del collo che ha reciso l’arteria basilare sia stato sferrato mentre la 22enne cercava di fuggire nella tragica scena ripresa dalle telecamere. In quel caso i legali di Turetta potrebbero sostenere che il colpo sia stato sferrato per bloccare la ragazza e non con l’intento immediato di toglierle la vita.
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TURETTA, IL PM INTERROGHERÀ LO PSICOLOGO CHE LO SEGUIVA
Estratto da "Il Messaggero"
filippo turetta
Il femminicidio di Giulia Cecchettin è stato premeditato? All'interrogativo giudiziario cercheranno di dare risposta i carabinieri: la Procura di Venezia ha incaricato gli investigatori, che da quasi un mese cercano di fare luce sulla tragedia, di interrogare anche lo psicologo che ha avuto in carico Filippo Turetta.
Sei le sedute di psicoterapia prenotate per il 21enne di Torreglia, che però ha disertato l'ultima: quel giorno il giovane era in piena fuga, dopo aver ucciso la 22enne di Vigonovo. Secondo quanto è stato ricostruito, su consiglio della stessa Giulia e pure dei suoi genitori, Turetta aveva fissato il primo appuntamento tre mesi fa, con una telefonata al Cup dell'Ulss 6 di Padova, per il 22 settembre. Dopo quel primo colloquio, sarebbe stato invece lo psicoterapeuta a convocare il paziente per una serie di altri incontri, più ravvicinati nel tempo. Probabilmente i carabinieri intendono capire se fosse stata subito riscontrata una situazione grave, per indurre l'esperto a rivedere Filippo il 3, il 17 e il 27 ottobre e quindi il 4 novembre, cioè giusto una settimana prima del delitto.
filippo turetta giulia cecchettin
Invece non c'è stato nessun faccia a faccia il 17 novembre: quel giorno il ragazzo era probabilmente già in Germania, dove infatti è stato arrestato l'indomani dalla polizia, fermo in autostrada dopo essere rimasto a secco di carburante. Da quanto è trapelato, il 21enne aveva raccontato al professionista l'angoscia che stava vivendo dopo la fine della relazione sentimentale con la ex, oltre che i problemi incontrati nel suo percorso universitario. Nell'interrogatorio-fiume in carcere del 3 dicembre, Filippo - forse per scongiurare la contestazione della premeditazione - aveva sostenuto davanti al pm Andrea Petroni di aver «perso la testa» la sera dell'11 novembre di fronte al rifiuto di Giulia di riallacciare la relazione. [...]
LA FUGA DI FILIPPO TURETTA giulia cecchettin e la sorella elena GIULIA CECCHETTIN E FILIPPO TURETTA giulia cecchettin 3 giulia cecchettin 2 il percorso dell auto di filippo turetta auto di filippo turetta LA RICOSTRUZIONE DELL OMICIDIO DI GIULIA CECCHETTIN