Tiziana Paolocci per "il Giornale"
giulio comerci
Nelle corsie dell'ospedale di Soverato medici e infermieri ieri parlavano a bassa voce, quasi a voler esorcizzare il senso di vergogna per una notizia che ha lasciato tutti sconvolti. Giulio Comerci, cardiologo del nosocomio del piccolo comune in provincia di Catanzaro, è stato arrestato per aver violentato 63 donne e tra queste una minorenne.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Soverato, che si sono occupati delle indagini, lo specialista dipendente dell'Azienda sanitaria Provinciale, si fingeva ginecologo e i presunti stupri sarebbero avvenuti tutti nel suo studio privato. Una catena di violenze, che sarebbero iniziate nel 2017 e proseguite fino a oggi. Si è scoperto che il cardiologo si spacciava per ginecologo, anche se non aveva mai preso questa specializzazione e, mentre visitava, approfittava del ruolo per abusare le pazienti.
L'inchiesta della procura catanzarese, durata da giugno fino a ieri, è nata dalla denuncia di una vittima, una ragazza di venti anni. L'uomo, che è sposato, avrebbe approfittato di lei cinque anni fa. Dopo così tanto tempo la giovane, che di anni all'epoca dei fatti ne aveva 15, ha trovato il coraggio di rompere quel silenzio e farsi avanti. Non ce la faceva più a sopportare quel peso assurdo da sola e ha deciso di parlare, per superare quel trauma e proteggere altre potenziali vittime dal finto ginecologo.
giulio comerci
Ignorava però che c'era una lunga lista di pazienti finite, come era accaduto a lei, nella sua trappola. Comerci avrebbe violentato direttamente le donne o le avrebbe indotte a compiere atti sessuali, anche servendosi di oggetti di forma fallica. Tutto questo col pretesto di effettuare la visita, per cui riceveva un compenso. Non solo.
Emerge dalle indagini che si serviva di una telecamera per girare video nel corso delle «visite». Filmati che poi provvedeva a salvare in forma criptata sui pc e sul telefonino. Il medico ieri è stato arrestato violenza sessuale, pornografia minorile, interferenze illecite nella vita privata e truffa in danno di oltre 63 vittime.
il dottore sporcaccione
I carabinieri, che hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare del Gip di Catanzaro, hanno anche sequestrato tutti i dispositivi elettronici dell'indagato. Non è escluso che nelle prossime ore altre donne possano farsi avanti per denunciare. Le immagini riprese dalla telecamera installata nello studio del professionista, infatti, in molti casi sono poco chiare e non hanno consentito, di conseguenza, di identificarle tutte.
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