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    “GUADAGNANO MILIARDI E NON VOGLIONO PAGARE GLI AUTORI CHE VIVONO DI DIRITTI” – GIULIO RAPETTI, IN ARTE MOGOL, EX PRESIDENTE DELLA SIAE, COMMENTA IL MANCATO ACCORDO CON META SUL COPYRIGHT PER FACEBOOK E INSTAGRAM: “È UNA BATTAGLIA SACRA, CHE FACCIAMO A TUTELA DEGLI ARTISTI” – SIAE: “LA DECISIONE DI META È UNILATERALE E INCOMPRENSIBILE..."


     
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    1. SIAE, SCELTA META UNILATERALE E INCOMPRENSIBILE"

    (ANSA) - ''La decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio Siae dalla propria library lascia sconcertati gli autori ed editori italiani''. Lo spiega Siae in una nota. ''A Siae viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell'effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti''. 

    GENNARO SANGIULIANO SUL MANCATO ACCORDO TRA META E SIAE GENNARO SANGIULIANO SUL MANCATO ACCORDO TRA META E SIAE

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    'Colpisce questa decisione - continua Siae -, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Tale apertura è dimostrata dal fatto che Siae ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dal 1 gennaio 2023. Siae non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell'industria creativa italiana.

     

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    2.MANCATO ACCORDO META-SIAE, MOGOL: GUADAGNANO MILIARDI E NON VOGLIONO PAGARE GLI ARTISTI

    (askanews) – “Queste piattaforme digitali guadagnano miliardi e sono restii a pagare qualcosa agli autori, che vivono di diritti”. Così Giulio Rapetti, in arte Mogol, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sul mancato accordo tra Siae e Meta, a proposito dell’utilizzo dei brani musicali nei loro social.

     

    “E’ una battaglia giusta quella che facciamo a tutela degli artisti, è una battaglia sacra – ha sottolineato l’ex presidente della Siae alla presentazione dell’album “Capolavori Nascosti” -. Il copyright è stato approvato alla Camera e al Senato ed è fermo da 7-8 mesi ai decreti attuativi, è tutto fermo e non riusciamo a capire perché, se non si sblocca è una battaglia che abbiamo perso”.

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