MEME SU GIUSEPPE CONTE
Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
Non è stata una riunione di routine quella che martedì sera ha visto Giuseppe Conte confrontarsi con i capigruppo della maggioranza. Se non si è trattato di un processo al premier poco ci è mancato. I presidenti dei deputati e dei senatori dei partiti della coalizione di governo infatti hanno criticato la gestione dell' emergenza e hanno contestato a Conte la mancanza di un coinvolgimento del Parlamento.
GIUSEPPE CONTE GRAZIANO DELRIO
Tutti i capigruppo, fatta eccezione per Gianluca Perilli, che guida la truppa grillina al Senato, hanno mosso rilievi e sollevato obiezioni. A un certo punto della riunione, di fronte a Conte che continuava a dipingere un quadro tutto sommato confortante della situazione, valorizzando l' azione del governo, uno scoraggiato Graziano Delrio si è lasciato sfuggire un sospiro sconsolato: «Se pensate veramente che le cose vadano bene sono ancora più preoccupato perché significa che non avete la percezione della realtà».
maria elena boschi teresa bellanova foto di bacco (2)
E persino Leu, che pure ha un ministro come Roberto Speranza in un posto chiave, con la senatrice Loredana De Petris ha avuto molto da eccepire sulla gestione di questa seconda ondata.
Ma nella riunione, che è cominciata verso le dieci di sera ed è andata avanti fino all' una di notte, la più dura è stata Maria Elena Boschi. La capogruppo di Italia viva alla Camera ha esordito con una «provocazione»: «Chiedo la verbalizzazione di questa riunione così non si potrà raccontare che non diciamo le cose nelle sedi opportune».
perilli
Una frecciata diretta a Conte che aveva criticato la ministra Teresa Bellanova, ccusandola di aver fatto retromarcia sul Dpcm dopo aver partecipato a tutte le riunioni. Boschi ha poi chiesto al premier di mostrare tutti «i dati scientifici» in base ai quali si è deciso di chiudere musei e teatri e di limitare l' orario di bar e ristoranti.
Conte le ha replicato che quei dati verranno resi noti dal ministero della Salute. I capigruppo nel corso della lunga riunione si sono lamentati del fatto che gli ultimi decreti del governo, quello sulla giustizia e il cosiddetto «decreto Ristori», non siano stati fatti conoscere prima al Parlamento: «Come credete che si possano votare tutti i provvedimenti se prima non li discutete con noi?», è stata l' obiezione mossa al premier.
GIUSEPPE CONTE – CONFERENZA DECRETO RISTORI
Sempre Boschi ha anche aperto un altro fronte. Quello del chiarimento politico, invocato negli scorsi giorni sia da Italia viva che dal Pd. «Sono giorni - ha detto la presidente dei deputati di Iv - che chiediamo un tavolo di maggioranza». «Io non vorrei mischiare la politica con il Covid», l' ha interrotta il premier.
Ma Boschi ha insistito e ha sottolineato che quel tavolo va fatto e che non si può pensare di aspettare gli Stati generali dei 5 Stelle. «Va bene, se volete lo facciamo prima di quella data», ha concesso il premier.
MARIA ELENA BOSCHI
Ma in pochi in quella riunione hanno pensato che la verifica nella maggioranza avverrà in termini veramente così rapidi. L' emergenza sanitaria incombe e non si può escludere che il governo a breve sarà impegnato su questo versante, prendendo nuove e importanti decisioni. Conte non ha anticipato nulla in proposito, ma alla fine di quel vertice con i capigruppo della maggioranza che chiedevano di essere maggiormente coinvolti il premier ha promesso: «Tra una decina di giorni quando prenderemo nuove misure, ci rivedremo».
GIUSEPPE CONTE – CONFERENZA DECRETO RISTORI 1