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    LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – TROPPI FILM ITALIANI RECENTI CHE NESSUNO VUOL VEDERE E NESSUN FILM DI EDWIGE – STASERA LA SCELTA È TRA I VISTISSIMI MA SEMPRE FAVOLOSI PRIMI DUE FILM DI VERDONE – ALLE 00.45 ARRIVANO GLI UNICI FILM STRACULT DELLA NOTTATA, IL DRAMMATICO EROTICO “LA RAGAZZA DI TRIESTE” CON ORNELLA MUTI MATTA, CALVA E NUDA, E IL RARO MONDO MOVIE “QUESTO SPORCO MONDO MERAVIGLIOSO” – VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    Che vediamo oggi? Troppe repliche vero? E troppi film italiani recenti che nessuno vuol vedere. E nessun film di Edwige… E non è che siamo ancora proprio fuori dalla reclusione. Ieri ho visto su Sky le due puntate finali di “Diavoli”, modesto superpolpettone della Lux Vide con Alessandro Borghi che fa il diavolo della finanza. Ci crediamo? No.

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    Per rifarmi gli occhi c’era il finalone di “Cavalca, vaquero” di John Farrow, oggi pomeriggio in replica su Iris, con Anthony Quinn meraviglioso messicano cattivo e un improponibile Robert Taylor tutto vestito di nero.

     

    bianco, rosso e verdone bianco, rosso e verdone

    Ava Gardner preferisce a tutti un bolso Howard Keel. Ma come si fa? Insomma stasera la scelta è tra i vistissimi, ma sempre favolosi, primo due film di Carlo Verdone su Cine 34, “Bianco, rosso e Verdone” seguito da “Un sacco bello”. Sappiamo tutte le battute di Carlo, di Brega e della Sora Lella a memoria. E’ vero. Ma come fai a non rivederli? Rai Due propone a sorpresa un successo dei primi anni ’90, “Sister Act” di Emile Ardolino con Whoopy Goldberg come scatenata suora scatenata, Maggie Smith e Harvey Keitel. Bella scelta. Italia 1 vincerà la serata, credo, con il più moderno “Rogue One: A Star Wars Story” di Gareth Edwards con Felicity Jones e Mads Mikkelsen. L’ho visto ma non me lo ricordo per niente. Vorrà dire qualcosa.

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    Ancora suore, ma superdrammatiche, in “Agnese di Dio” di Norman Jewison con un gran trio di protagoniste Jane Fonda, Anne Bancroft e Meg Tilly, La 7D alle 21, 25. Un film, spiegava Jewison, tra la logica freudiana e la fede cattolica. Rete 4 alle 21, 25 propone un altro film supervisto, ma di bella scrittura con gran cast, “Sleepers” di Barry Levinson con Dustin Hoffman, Robert De Niro, Kevin Bacon, Brad Pitt, Jason Patric. Storia di vendette e di molestie pedofile. Due ore e mezzo. C’è anche Vittorio Gassman. Rai Movie lancia alle 21 un buon film di Daniele Luchetti, il recente “Io sono tempesta”, con Marco Giallini, Elio Germano e Marcello Fonte.

     

     

     

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    Ricordate di quando per punizione Berlusconi venne mandato a pulire i cessi nel ricovero per vecchi a Cesano Boscone? Diciamo che quello è lo spunto che permette a Luchetti e ai suoi sceneggiatori, Sandro Petraglia e Giulia Calenda, di tornare alla commedia sociale di Dino Risi&co. Giallini, ricco e potente, sconta la sua pena ai servizi sociali tra i poveri di un centro di accoglienza di San Lorenzo a Roma. E lì scopre che nella vita non è mai stato amato. Perfino il vecchio padre lo maledice col mantra “Cojone! sei un cojone!”. Scopre anche che basta un attimo nell’Italia di oggi per passare da ricco a povero. E non era ancora arrivato il virus.

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    io sono tempesta io sono tempesta

    Anche se Johnny Depp ha un trucco un po’ troppo pesante per mascherarsi da freddo e spietato re del crimine della Boston cattolica e irlandese degli anni ’70, tal  James "Whitey" Bulger, non era affatto male “Black Mass” di Scott Cooper, presentato qualche anno fa a Venezia, che passa su Iris alle 21. Ben ricostruito, serissimo crime movie, nato da una serie di articoli di due giornalisti del “Boston Globe”, ha un cast strepitoso che va da Joel Edgerton, l'agente FBI Johnny Douglas cresciuto nello stesso quartiere di Bulger, a Benedict Cumberbatch, il fratello senatore Billy Bulger, da Kevin Bacon a Dakota Johnson, da Juno Temple a Mark Ruffalo.

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    L'impostazione è quella scorsesiana di "Quei bravi ragazzi", ma offre del protagonista un'immagine da mostro difficilmente definibile. In seconda serata si può scegliere tra un solido ma un po’ noioso “Mr Holmes – Il mistero del caso irrisolto” di Bill Condon, Paramount alle 23. con Ian McKellan come vecchio Sherlock Holmes, il floppone fantascientifico ma cultissimo “Jupiter Ascending” degli allora fratello e sorella Wachowski, Larry e Lana, con Mila Kunis e Channing Tatum, Mediaset Italia2 alle 23, una replica de “La nipote” con Francesca Muzio, Cielo alle 23, 10, un altro fantascientifico d’autore non riuscitissimo, “Mission to Mars” del maestro Brian De Palma, Italia 1 alle 23, 55, con Gary Sinise, Tim Robbins, Don Cheadle e Connie Nielsen, un film che era stato preparato da Gore Verbisnky poi finito a De Palma, e la graziosa commedia di Max Croci “Al posto tuo”, Rai Movie alle 23, 15, con Luca Argentero che prende il posto di Stefano Fresi come marito di Ambra (o viceversa?).

    i fuorilegge del wyoming i fuorilegge del wyoming

     

    noi quattro noi quattro

    Ricordo, attenzione!, che proprio questo film di Max Croci venne scelto per attivare il decreto Franceschini a difesa del cinema italiano e andò in onda il 3 ottobre del 2017 in prima serata su Rai Uno. L’idea del decreto era appunto quella di far passare un film italiano a settimana in prima serata. Che fine abbia fatto poi il decreto è da chiedere a Franceschini. Ma non credo che sia stato rispettato. In seconda serata arriva un altro film italiano recente, “Noi quattro” di Francesco Bruni, Rai Movie alle 00, 45, secondo film da regista di Bruni da regista dopo il successo di “Scialla”.

    mr holmes – il mistero del caso irrisolto mr holmes – il mistero del caso irrisolto

     

    un sacco bello un sacco bello

    Non funzionò, magari era troppo romano e radical chic, con Fabrizio Gifuni come artistoide figlio di nobili che non gli va di fare un cazzo e ha tradito pure la moglie, Ksenia Rappaport, ingegnere che supervisiona i lavori della metropolitana nella Roma del sindaco Marino e, poveraccia, nel tentativo di far rispettare i tempi del suo lavoro e quelli della sua famiglia, si scontra con l'indolenza pubblica e privata romana, il marito fancazzista, la complessità della famiglia, una figlia che la detesta perché ha cacciato di casa il padre, e la complessità del sottosuolo romano, pieno di ritrovamenti archeologici, di stratificazioni storiche, spesso senza cercare di capire il carattere profondo di Roma e dei romani.

     

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     "Perché non riusciamo più a essere felici assieme, noi?", si chiede la ragazza. “Noi chi?”, risponde il padre. “Noi quattro”, chiude lei dando senso al titolo del film. Devo dire che lo trovavo anche più interessante di “Scialla”, che, certo, ha funzionato meglio e non ha questo birignao da cinema intelligente.

     

     

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    Fermi tutti, alle 00, 45 e dintorni arrivano gli unici film stracult della nottata. Prima su Cielo tv alle 00, 45, il drammatico-erotico “La ragazza di Trieste” di Pasquale Festa Campanile con Ornella Muti matta calva e nuda, Jean-Claude Brialy, Mimsy Farmer, poi all’una su Cine 34, il raro mondo movie “Questo sporco mondo meraviglioso” di Mino Loy e Luigi Scattini. Il primo doveva essere il riscatto di Pasquale Festa Campanile dopo anni e anni di commedie facili di successo. Ma fu un disastro. Come scriveva Gianni Buttafava: “La storia appare banalizzata e appiattita, il rcorso alla follia come produttrice di senso è più che mai ovvio e falso nell’edulcorazione della confezione patinata del prodotto.  Resta la visione della testa pelata della Muti su un corpo che non è da meno”. In effetti è l’unica cosa che ci è rimasta negli anni del film. Vedo però che c’è anche Romano Puppo come Toni il barista… Se aspettate fino alle 3,55 su Rai Movie arriva anche un vecchio western con John Wayne, “I fuorilegge del Wyoming”. Non è il massimo, eh…

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    Il pomeriggio presenta un vecchio Zorro italo-spagnolo del 1964 che nessuno ha davvero avuto il coraggio di vedere, “Il giuramento di Zorro”, Cine 34 alle 16, di Ricardo Blasco con Tony Russell e, unica partecipazione italiana, un certo Roberto Paoletti in un ruolo sbagliato. Meglio buttarsi sulla commedia diretta da Norman Jewison e scritta da Carl Reiner “Quel certo non so che”, Rete 4 alle 16, 55, con Doris Day e il sempre ottimo James Garner. Reiner scrisse il ruolo della protagonista per Judy Holliday che si ammalò e venne quindi sostituita da Doris Day.

     

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    Doveva esserci anche Walter Matthau, ma chiese 100 mila dollari e il produttore Ross Hunter lo lasciò a casa. Sbagliando. Alle 17, 30 su Iris posso vedermi la prima parte che ho perso ieri sera di “Cavalca, vaquero” di John Farrow per capire perché Anthony Quinn perde la testa. Alle 17, 45 su Cine 34 per puro spirito completista dovrei vedermi “Il magnifico ispettore” di Mario Amendola con Paolo Villaggio, Didi Perego, Agostina Belli e un gran numero di attori, da Nino Besozzi a Carlo Campanini, da Francesco Mulè a Umberto D'Orsi e Elio Crovetto. Mai visto. Sorta di copia del “Medico della mutua” costruita da Amendola per un Villaggio ancora prefantozziano. Lui è un infermiere che vorrebbe fare il medico.

     

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    Alle 19, 20 su Rai Movie c’è anche “Totò, Vittorio e la dottoressa” di Camillo Mastrocinque, scritto da Metz e Marchesi con Totò e Vittorio De Sica, appunto, ma anche Abbe Lane, Titina De Filippo, Agostino Salvietti, Franco Coop, Dante Maggio. Malgrado il titolo e la vera presenza di Totò e De Sica, in questa scalcinata coproduzione italo-franco-spagnola, i due, anzi i tre, mettendoci anche Abbe Lane, non riescono mai a recitare assieme perché hanno altri impegni lavorativi. Girato a pezzi e bocconi, con tre direttori della fotografia diversi, viene fuori un pasticcio, pure corto, al punto che vengono inserite a forza due canzoni di Teddy Reno (!). Però, già vedere Totò che recita con Agostino Salvietti e Vittorio De Sica con Titina non è male.  E questo è tutto.

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