Marco Giusti per Dagospia
la stanza del vescovo
Che vediamo oggi? Ma intanto… vi è piaciuto “Snowpiercer”? E, soprattutto, siete pronti per la Venezia 2020 di Zaia (deve essere rieletto)/Cicutto (è appena arrivato)/Barbera (quando gli ricapita una Venezia senza Cannes) con una ventina di film proiettati per pochi intimi col mascherino? Niente tappeto rosso, niente star americane, niente pienoni di pubblico, e, ahimé, molti film italiani, a cominciare da “Tre piani” di Nanni Moretti. Mah…
la stanza del vescovo
Inutile che vi dica che il film da vedere stasera è “La stanza del vescovo”, Rai Movie alle 19, 15, tardo capolavoro di Dino Risi alle prese col mondo di Piero Chiara, con un Ugo Tognazzi volgarissimo lombardo ma in stato di grazia, un grande Patrick Dewaere, una bellissima Ornella Muti, le due ragazze francese sempre nude, Katia Tchenko e Karine Verlier, e Max Turilli nel ruolo di un certo Berlusconi, tornato dalla guerra senza palle.
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Cosa che divertiva il vecchio Risi, lo aveva fatto con intenzione, certo, ma non gradita a Mediaset, tanto che il film su Canale 5 si poteva vedere solo a ore impossibili. E per anni è rimasto invisibile. E’ anche il film che “soffiò” al collega Luigi Comencini. Al punto che ci fu alla Fono Roma un vero scontro a pugni tra i due non più giovani signori, allontanati poi da un usciere. Il problema era che il film, prodotto da Giovanni Bertolucci, era l’ultima commedia con grosso budget che si girava in una stagione di crisi e il piatto era particolarmente ghiotto. Risi si diverte assai nel mettere in piedi una serie di personaggi e personaggini lombardi.
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A cominciare proprio dal folle e assatanato Orimbelli di Tognazzi. “In certi particolari momenti la tinca mi fa piangere, mi commuove. Anche le tette, eh. Il culo invece mi fa ridere”. O quando parte coi ricordi africani di tucul e pietanze curiose. Il film è pieno di nudi più o meno sfrontati per la gioia del protagonista e dello spettatore.
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Alle 21 e dintorni sono molto interessato su Iris a “Maverick”, commedia western con partita a poker che Richard Donner ripresa da una celebre serie tv di Roy Huggins con James Garner. Protagonisti sono Mel Gibson, Jodie Foster, lo stesso James Garner nel ruolo del vecchio Zane Cooper, ma troviamo anche James Coburn, Danny Glover, Dub Taylor, Margot Kidder.
marylin monroe il principe e la ballerina
Ma rivedrei anche, su Tv2000, “Il principe e la ballerina” di Laurence Olivier con lo stesso Olivier e Marilyn Monroe, commedia di Terence Rattigan che non fu facile da realizzare, perché Marilyn non riusciva a recitare le sue battute e faceva uscire pazzo il povero partner e regista abituato a professionisti. Ma lei era anche produttrice… Su Canale 20, aspettando di vedere il 18 settembre “Tenet”, si ricomincia a parlare di Christopher Nolan con il suo primo Batman, “Batman Begins” con Christian Bale, Michael Caine e Liam Neeson.
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la prima volta (di mia figlia) 1
Il mondo dei cinefili moderni è diviso tra chi odia Nolan e chi lo ama. Io ho sempre preferito i Batman di Tim Burton, ma certo quelli di Nolan sono quelli che, ora, riconosciamo come Batman.
vita, cuore, battito
Su Cine 34 ben tre film di Pupi Avati, “Il cuore grande delle ragazze” alle 19, 15, “Il figlio più piccolo” alle 21, 10 e “Magnificat” alle 23, 05. Tutti vostri. Rai Movie sfida il potere di Pupi Avati alle 21, 10 con Steven Spielberg e “The Post” con Meryl Streep e Tom Hanks, storie di giornalismo che non piega la testa al potere economico.
the post
Il film più stracult della serata è però, ovviamente su Rai Due, il napoletanissimo “Vita, cuore, battito” di Sergio Colabona con il duo comico Arteteca. Fu un caso quando uscì perché in Campania ebbe un successo strepitoso. E’ seguito su Rai Due da un’altra commedia bizzarra, “La prima volta (di mia figlia)” di e con Riccardo Rossi. Ci sono anche Anna Foglietta e Stefano Fresi. E’ l’unico film, inoltre ben scritto, di Riccardo Rossi, di solito usato come caratterista nel cinema. Ebbe anche un Nastro d’Argento per questo film…
cube. il cubo le eta' di lulu' 3
In seconda serata segnalo su Cielo alle 23 la replica dell’erotico d’autore “le età di Lulù” di Bigas Luna con Francesca Neri, la prima di un bel film sui commercianti d’armi, “Aspettando il re” di Tom Tykwer con Tom Hanks, Rai Movie alle 23, 15. Per i fan dell’horror segnalo su Rete 4 alle 00, 45 l’inventivo “Cube. Il cubo” , opera prima del canadese Vincenzo Natali, già story board artist per “Johnny Mnemonic”, che chiude dentro un misterioso scatolone cubico sei personaggi. Quando uscì piacque molto a tutti.
non aprite quella porta 3
Ha invece pessima fama “Non aprite quella porta 3” di Jeff Burr con Kate Hodge e un giovane Viggo Mortensen, Cine 34 alle 00, 50. Per i fan del cinema realista italiano segnalo su Rai Movie alle 00, 55, l’ottimo “Fiore” di Claudio Giovannesi con Daphne Scoccia e Josciua Algeri, morto prematuratamente, nei ruoli di due ragazzi che si incontrano in un carcere per minorenni dove nasce un’amicizia e una voglia di cambiare le cose.
al di la' delle nuvole
Iris presenta, a un’ora impossibile, cioè all’1, 20, “Al di là delle nuvole”, ritorno alla regia di Michelangelo Antonioni, dopo l’infarto di dieci anni prima, con supervisione di Wim Wenders. Quattro episodi scritti con Tonino Guerra e ambientati a Ferrara, Parigi, Aix en Provence e Portofino, e una cornice-episodio girata da Wenders che deve in qualche modo racchiudere l’operazione. Grande cast, John Malkovitch, Fanny Ardant, Jean Reno coi baffetti, Marcello Mastroianni e Jeanne Moreau, Vincent Perez, Kim Rossi Stuart, Chiara Caselli, Irene Jacob, Ines Sastre e Sophie Marceau. Grandi nudi femminili se non sbaglio. Anche se quando lo vidi mi addormentai presto. Se ce la fate alle 2, 20 su Cine 34 parte “Il massacro della Foresta Nera” di Ferdinando Baldi con Cameron Mitchell, Antonella Lualdi e Beba Loncar. L’avrò visto? Boh!
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Nel pomeriggio mi piacerebbe rivedere su Iris alle 16, 45 “Tempesta su Washington”, drammone politico con scheletri negli armadi per tutti uscito nel 1962, cioè prima della crisi di Cuba e durante la presidenza Kennedy, e diretto con grande energia da Otto Preminger. Cast grandioso. Henry Fonda, Don Murray, Franchot Tone, Walter Pidgeon, Gene Tierney che torna sul set dopo una lunga pausa a causa dei suoi disturbi bipolari, Peter Lawford, marito della sorella di John F. Kennedy, che aprì la Casa Bianca a Preminger, e Charles Laughton, già malato, che morirà sei mesi dopo l’uscita del film.
continuavano a chiamarli er piu' e er meno la prima volta (di mia figlia)
Per la prima volta si vede un gay bar in un film di Hollywood. Fonda e Laughton non si parlavano, perché a teatro si erano scontrati brutalmente e Fonda aveva dato del frocio a Laughton. Lawford interpreta in realtà il ruolo di John F. Kennedy. Per riprendervi dal drammone politico niente di meglio di “Continuavano a chiamarli er più e er meno” di Giuseppe Orlandini, Cine 34 alle 17, 45, considerato uno dei peggiori film di Franco e Ciccio. Il resto ve l’ho detto
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