helen mirren the queen
Il divano dei giusti 15 giugno
Marco Giusti per Dagospia
Gli incassi al cinema ieri sono davvero miseri. Fra la pandemia, il caldo e, soprattutto, il calcio, è ovvio che gli italiani non vadano al cinema. Lo sapevamo, no? Stasera, stesi sul divano, fra una partita e l’altra, punterei a “The Queen” di Stephen Frears, La7 alle 21, 15, piccolo capolavoro di regia e di sceneggiatura con una strepitosa Helen Mirren.
la ruota delle meraviglie
Riesce a essere ironica, a farci capire cosa pensa anche attraverso un’interpretazione così minuziosa. Mi disse suo marito, il regista Taylor Hackford, che quando la vide a Venezia, alla prima del film, truccata da regina stava quasi per mettersi a ridere. Non l’aveva mai vista così.
la ruota delle meraviglie 1
Ci cascherete sul Woody Allen della serata, “La ruota delle meraviglie”, Rai Movie alle 21, 10, con una Kate Winslet moglie infedele di grande livello, Justin Timberlake, James Belushi, Juno Temple. In verità, nei primi cinque minuti ci ero cascato anch’io, con la ruota delle meraviglie sulla spiaggia, la Coney Island anni ’50 perfettamente ricostruita, la luce che cambia colore sul volto degli attori, una stupenda Kate Winslet, le canzoncine…
la notte dell’agguato
Ma dopo un po’ non solo tutto questo inizia a essere stucchevole, ma il personaggio di Ginny, l’eroina negativa interpretata da Kate Winslet, prende una piega da Tennesse Williams di quarta senza redenzione che è quasi offensivo per lo spettatore.
In gran parte è sul personaggio di Ginny e sulla ripetizione eccessiva di effetti melodrammatici che non vanno a buon fine, che non creano una sostanza drammatica, che la critica americana lo aveva massacrato. “Un viaggio verso il nulla”, “intrattenente ma non illuminante”, “noioso, per nulla originale e offensivo”.
il cavaliere pallido 2
Vi consiglio invece due grandi western americani moderni su Iris dalle 21, il western thriller “La notte dell’agguato” di Robert Mulligan con Gregory Peck che cerca di difendere la sua nuova compagna Eva Marie Saint e il figlioletto mezzo indiano dall’assalto del capo Apache che rivuole suo figlio, e il più sofferto e celebrato western di Clint Eastwood “Il cavaliere pallido” alle 23.
il comune senso del pudore 2
“La notte dell’agguato” nel 1968, quando uscì, sembrò a tutti una strada nuova per il western, con un Gregory Peck invecchiato e poco star di gran livello. Avrebbe dovuto girare il film George Stevens, solo dopo lo prese Mulligan, che con peck aveva girato “Il buio oltre la siepe” e il suo produttore storico, Alan J. Pakula, che poi diventerà a sua volta regista.
dagmar lassander philippe noiret il comune senso del pudore
Leggo che il bellissimo cavallo pezzato bianco che monta il capo Apache Salvaje, è lo stesso cavallo che aveva Charlton Heston in “Il grande paese”. Su Cine 34 alle 21 vedo che passa ancora una volta il capolavoro stracult di Alberto Sordi “Il comune senso del pudore”.
Inutile che vi dica l’importanza dell’episodio con Sordi e la moglie, Rossana Di Lorenzo, che cercano di vedere un film pulito per il loro anniversario in una Roma tappezzata di manifesti di film porno, veri e non veri, con le sale di cinema dove danno solo hard.
millenium. uomini che odiano le donne
Ma l’episodio davvero superiore è quello con Philippe Noiret fa il produttore napoletano, doppiato da Aldo Giuffré, che deve convincere la diva Dagmar Lassander a girare una scena di sodomia al grido di “L’ingroppata è artistica”. Tutto il set del film, col finto regista Renzo Marignano, me lo ricordo bene perché era genovese, Giacomo Furia uomo della produzione al telefono con Noiret, è incredibile.
amore con interessi
“Una cosa che è mia e che mi divertiva”, diceva lo sceneggiatore Rodolfo Sonego a Tatti Sanguineti, “era lo schizzo, il ritrattino del produttore cinematografico del quarto episodio. E’ sempre stata una mia specialità – qualcuno ha detto anche una mia mania – di infilare nei copioni battute e spunti ispirate da Rizzoli, da De Laurentiis, da Amati. Ma i produttori sono la gente che io ho frequentato di più, che conosco meglio, che posso raccontare meglio di un’altra categoria sociale. Io conosco i produttori meglio dei metalmeccanici”.
fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova
Ma è bellissimo anche il dibattito semiserio sul porno con i critici Mino Doletti e Giulio Cesare Castello assieme a Ugo Gregoretti che devono convincere Dagmar Lassander all’ingroppata.
la sconosciuta 1
Non so come sia, ma penso piuttosto divertente, “Amore con interessi” di Barry Sonnenfeld, La5 alle 21, 10, con Michael J. Fox che vuol far carriera a New York nel ramo dei grandi alberghi, ma si trova di fronte a un conflitto, visto che un ricco investitore è molto interessato a sua moglie, Gabrielle Anwar.
Avrete sicuramente già visto il film con Calo Verdone prete che torna dall’Africa e trova un’Italia e una famiglia totalmente scombinata, “Io, loro e Lara”, Rete 4 alle 21, 20, con Laura Chiatti, Anna Bonaiuto e un grande Marco Giallini come fratello superpippato.
la macchia umana 1
Rai4 rilancia alle 21, 10 la versione di David Fincher del bestseller scandinavo “Millenium. Uomini che odiano le donne” con Daniel Craig, Rooney Mara, Christopher Plummer, Robin Wright, Christopher Plummer. In seconda serata vedo buoni film come su Rai Movie alle 23 “La macchia umana” di Robert Benton, tratto dal romanzo omonimo di Philip Roth e sceneggiato da Nicholas Meyer, con Anthony Hopkins nel ruolo del vecchio professore che si tiene dentro un segreto incoffesabile, Nicole Kidman, Ed Harris e Gary Sinise.
fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova
Sembra che Philip Roth avesse fatto una corte sfrenata alla Kidman sul set del film, entrambi erano da poco divorziati e lei non avrebbe neanche disdegnato, però le cose non funzionarono più che tanto.
Su Rete 4 vedo che a mezzanotte in punto passa un thrillerone drammatico di Giuseppe Tornatore che non si vede da parecchio tempo e che meriterebbe una rilettura, “La sconosciuta” con Ksenia Rappaport al suo primo film italiano, fu una sorpresa, Michele Placido come cattivissimo pappone glabro, Margerita Buy, Pier Francesco Favino e Claudia Gerini.
signori e signore, buonanotte 2
“Voglio vedere “La sconosciuta”. Tornatore mi piace. Gira in grande, come Sergio Leone. E’ cinema”, mi disse nel giorno dei suoi 90 anni Dino Risi. Nella notte ripassa un grande classico della commedia all’italiana più recente, il film a tante mani, Scola-Monicelli-Comencini-Magni, sulla realtà italiana all’epoca del presidente Leone, “Signore e signori, buonanotte”, con Marcello Mastroianni e Monica Guerritore che fanno i giornalisti in tv, Paolo Villaggio alle prese con il gioco a quiz del “Disgraziometro”, vince chi è più sfigato, Vittorio Gassman come ufficiale di finanza Tuttunpezzo (“pria mi piego, poi mi spezzo”).
gregory peck sophia loren arabesque 1
Forse l’episodio più divertente è “La bomba” con Eros Pagni, Camillo Milli, diretto da Monicelli. Rivedrei volentieri anche, Iris all’1, 35, il giallo rosa di Stanley Donen “Arabesque” con Gregory Peck e Sophia Loren. Probabilmente “Sciarada” è superiore, un po’ perché è precedente un po’ per la coppia Cary Grant Audrey Hepburn, ma anche “Arabesque” lo ricordo come un grande film.
Donen aveva un tocco particolare per questo tipo di film, che devono moltissimo anche al loro sceneggiatore, Peter Stone.
Il film più stracult della notte è il magistrale “Vedo nudo” di Dino Risi con Nino Manfredi, Cine 34 alle 2, che non solo dette il via a una serie di commedie sexy che andò avanti per più di dieci anni, ma fece incassi incredibili. Tutto affidato alle capacità di Nino Manfredi, che domina ogni episodio.
vedo nudo
Gli episodi più noti erano quello strappacore ma di grande forza di “Ornella”, con Manfredi nel ruolo di un travestito e Enrico Maria Salerno dell’innamorato di Ornella, che crede sia una donna avendola conosciuta solo via lettere, quello del “Guardone” miope e quello finale del “Vedo nudo”, legato alla moda del nudo nel mondomdei giornali e della pubblicità. La sceneggiatrice Iaia Fiastri spiegava che era un film partito col piede sbagliato.
nino manfredi vedo nudo
“Avrebbe dovuto essere un film intero e poi si decise di ridurlo a episodi. Fu firmato da tutti, e io figuravo poco rispetto a quanto in realtà avevo fatto. Però non me la sono presa, era come se lo sapessi da sempre e quindi ho avuto pazienza. In Vedo nudo lo sketch più mio è quello di Manfredi-Salerno. Mi piacque molto farlo, era forse la prima volta che si parlava di travestitismo, di transessualità. L’episodio fu concertato e concepito, come del resti gli altri, più o meno insieme a Manfredi”.
Lo stesso Dino Risi, riconosce a Nino Manfredi la costruzione perfetta del personaggio. Non vedo da parecchio temo anche l’eccessivo “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova” di Lina Wertmuller con Marcello Mastroianni, Sophia Loren e Giancarlo Giannini, Rai Movie alle 2, 40.
nino manfredi vedo nudo 2
“Puro cashmere” di Biagio Proietti è uno dei rari film dove troviamo protagonisti Mauro Di Francesco e Paola Onofri, Cine 34 alle 3, 55. Molto carino nel ricordo del tempo. Credo sia proprio una rarità il documentario sul satanismo in America “Angeli bianchi, angeli neri” di Luigi Scattini con interviste anche a Anton LaVey, Rete 4 alle 4, 15.
il cavaliere pallido
Nella notte passano anche due vecchi musicarelli anni ’60, “Ma che musica maestro” di Mariano Laurenti con Gianni Nazzaro, Agostina Belli e Franco e Ciccio, Rete 4 alle 2, 40, e “Chimera” di Ettore M. Fizzarotti con Gianni Morandi, Laura Efrikian, Nino Taranto e Katya Moguy, Rai Movie alle 5.
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