delhi crime
Marco Giusti per Dagospia
Intanto, mi sto vedendo un crime indiano premiatissimo su Netflix che vi consiglio, “Delhi Crime”, ideato e diretto da Richie Mehta, sette episodi, basati su un vero caso di stupro violentissimo in quel di Delhi, con un personaggio favoloso di investigatrice e capo della polizia interpretato da Shefali Shah, una che davanti ai criminali si leva una scarpa o una ciavatta e gliela tira in testa. Colpendo.
la nave sepolta
Grandi ambientazioni indiane miserabili e grande uso dei cellulari per qualsiasi cosa. Mi sono addormentato, proprio steso, invece, con “La nave sepolta” dell’inglese Simone Stone con Ralph Fiennes che fa l’archeologo inglese nel 1939 e Carey Mulligan come la padrona della terra, nel Suffolk, dove si farà lo scavo. Con la pala. Preciso.
adamo ed eva la prima storia d’amore
Sembra che il ritrovamento, svelato dal titolo spoiler italiano, la nave sepolta, sia una delle più importanti scoperto archeologiche inglesi di ogni tempo. A un certo punto Ralph Fiennes, scava scava, gli cade tutta la terra in testa e rimane sepolto lui. Poi si salva.
Una dormita… Il film più stravagante della serata, anzi della nottata, ve lo dico subito è “Adamo ed Eva: la prima storia d’amore” di Enzo Doria e Luigi Russo con il sottoRambo Mark Gregory alias Marco Di Gregorio e la bella Andrea Goldman, cultone adamitico primi anni ’80 scritto da cervelli fini come Lidia Ravera e Mimmo Rafele. Lo fanno su rete 4 all’1, 50 e so già che non lo vedrete.
ma che bella sorpresa 1
In prima serata, aspettando il nuovo governo (boh?!chevedevodì?!), tra uno Scanzi e un Giannini, danno su Cine 34 alle 21 l’ottima commedia “Ma che bella sorpresa” di Alessandro Genovesi con Claudio Bisio professore a Napoli, Frank Matano, Valentina Lodovini e la coppia Vanoni-Pozzetto che fanno i milanesissimi genitori di Bisio che sono forse la cosa più divertente del film.
a deriva
Un film che, poi, inizia con la “Madame Bovary” di Gustave Flaubert letta in classe dal professor Bisio a un gruppo di studenti napoletani che pensano a inventarsi poesie sul culo già parte bene. Inoltre prosegue ancora meglio con Bisio che canta benissimo “Chella là, chella là”.
michael fassbender kate winslet steve jobs
In realtà leggo che è un remake più o meno (in)fedele di un grande successo brasiliano, “A mulher inivisibil” di Claudio Torres, prima film nel 2009 e poi serie di Rede Globe. Dove un uomo, abbandonato dalla moglie, qui Anna Ammirati, si innamora di una bellissima ragazza di sua invenzione, che qui diventa la supermodella Chiara Baschetti, bella e disinvolta, anche se forse un po’ troppo Yamamay. Ma poi capisce che la donna della sua vita è la vicina napoletana di Valentina Lodovini.
black book
Poi ci sarebbe, Iris alle 21, lo “Steve Jobs” diretto da Danny Boyle, benissimo scritto da Aaron Sorkin, che lo ha tratto dal librone di Walter Isaacson del 2011, e magistralmente interpretato da Michael Fassbender e da Kate Winslet con la stessa attenzione shakespeariana che avrebbero dedicato a Macbeth e a Lady Macbeth.
ma che bella sorpresa
E’ una complessa opera in tre atti più teatrale che cinematografica dedicata interamente allo studio di un personaggio che ha radicalmente cambiato la nostra vita in questi ultimi trent’anni. Si che computer state scrivendo o che cellulare avete in mano? E’ Sorkin, chiamato direttamente dalla Sony a scrivere il film, a dividerlo in tre parti, che seguono i backstage di tre diverse presentazioni di computer al mondo, il Macintosh al DeAnza Community College di Cupertino nel 1984, il cubo nero della NeXT all’Opera House di San Francisco nel 1988, quando Jobs è stato allontanato dalla Apple, e l’iMac G3 alla Davies Symphony Hall nel 1998, data che segna il ritorno di Jobs alla casa madre e il suo grande trionfo. Dopo lo batterà solo la morte.
rocky
Per ognuna delle tre presentazioni, Danny Boyle, che è stato chiamato dalla Sony dopo i contrasti con David Fincher, che avrebbe voluto Christian Bale come Jobs, sceglie addirittura diversi tipi di pellicola e di ripresa. Per l’84 è il 16 mm, per l’88 il 35 mm e per il 98 il digitale, l’Arri Alexa. Boyle e Sorkin non fanno un ritratto agiografico di Steve Jobs.
adamo ed eva la prima storia d’amore
Mettono in piedi, andando molto in profondità, la costruzione di una specie di mostro geniale incapace o quasi di provare sensazioni umane che ha in testa solo il progetto di costruire il suo regno. Fassbender in questo gioco, in un ruolo parlatissimo e difficile, è bravissimo, e Kate Winslet, come la fedele marketing executive Joanna Hoffman sempre a suo fianco è altrettanto fantastica.
primo amore
Per i fan dei vecchi western vi consiglio su Rai Movie alle 21, 10 “Alvarez Kelly” diretto da Edward Dmytryk con William Holden che fa l’allevatore texano in Messico e Richard Widmark l’ufficiale sudista che vuole i suoi manzi per le truppe durante la Guerra di Secessione. Film sfortunato, prima colpito dall'Uragano Betsy, poi fermo sei mesi a causa della salmonella contratta da William Holden. Ricordo una gran bella fotografia di Joseph MacDonald, però. Holden incontrò sul set Steve McQuenn che stava girando “Nevada Smith” e si ubriacarono per il resto della giornata.
rocky
“Agora” di Alejandro Amenabar, La7 alle 21, 15, è un peplum moderno sul personaggio vero della matematica, astronoma e filosofa egiziana Hypatia d’Alessandria interpretata da Rachel Weisz. Confesso che non mi colpì molto a Cannes, dove lo vidi. Su Italia 1 doppia razione di Jason Statham e di “Transporter”, entrambi diretti da Louis Leterrier. Nel secondo c’è anche il nostro Alessandro Gassman.
Se non lo avete visto, vedo che Cielo alle 21, 20, passa il bellissimo “Black Book” di Paul Verhoeven, complicatissima spy story con Carice van Houten, ebrea che si finge nazista, e Sebastian Koch come nazista buono (può esistere un nazista buono?). Scritto, diretto e recitato benissimo, ricordo che segnò il grande ritorno in Europa di Verhoeven dopo la stagione americana. Ha una costruzione impeccabile.
agora 1
Su Nove alle 21, 25 passa “Rocky”, il primo, quello di John Avildsen con Sylvester Stallone come Rocky Balboa e Talia Shire come Adriana. L’avrete visto, immagino. Non avrete sicuramente visto l’ottima opera prima, seria e ispirata, passata anche a Cannes, “Cuori puri”, diretta da Roberto De Paolis. Sulla linea, diciamo, di Fiore e La ragazza del mondo, magari meno ambiziosa come storia, ma con una buona e appassionata regia che non lascia un attimo i suoi due giovani esplosivi protagonisti, Selene Caramazza e Simone Liberati.
cuori puri 1
Sono loro che daranno vita a una storia d’amore tormentata a Roma Est, diciamo Tor Sapienza. Stefano, Simone Liberati, è un venticinquenne testacalda ma de core che alterna lavoretti poco producenti a amici balordi e una pessima situazione coi genitori. Agnese, Selene Caramazza, è una diciottenne normale con una mamma troppo possessiva e supercattolica, Barbora Bobulova, che l’ha obbligata a giurare castità assoluta fino al giorno del matrimonio. Capirai…
a deriva
In seconda serata alle 23, 10, Rai Movie presenta un altro western “I pistoleri maledetti” diretto da William Witney, amatissimo (boh?) da Quentin Tarantino con Audie Murphy (amatissimo da Ciro Ippolito) come pistolero maledetto. Bang! Bang! C’è pure Buster Crabbe.
Ricordo come ottima storia di fratelli sbandati che in fondo si amano “The Fighter” di David O. Russell con Christian Bale e Mark Wahlberg, Iris alle 23, 35. Ci sono pure Amy Adams e Melissa Leo. Buono, anche se un po’ troppo costruito per acchiappare qualche Oscar, “Albert Nobbs” diretto da Rodrigo Garcia con Glenn Close che si finge vecchio maggiordomo maschio, La7 alle 23, 40. Ci sono anche Mia Wasikowska, Brendan Gleeson e Jonathan Rhys Meyers.
mark wahlberg christian bale the fighter
“Primo amore” di Matteo Garrone con Michela Cescon puntata da Vitaliano Trevisan che adora solo le anoressiche passa invece su Cine 34 alle 00, 35. Merita una seconda visione se l’avete visto e non vi ha convinto del tutto. Mi sembra interessantissimo questo film brasiliano passato a “Un certain regard” di Cannes nell 2006, “A Deriva” di Heitor Dhalia, prodotto da Fernando Meirelles con Vincent Cassel, Debora Bloch e Camilla Belle, che passa su Iris all’1, 50. C’è un padre scopatore, indovina chi è?, una figlia che lo scopre e è in crisi. Ha vinto molti premi in Brasile, Di “Adamo ed Eva” ve l’ho detto. Di “Canzoni in bikini” di Giuseppe Vari con Maria Grazia Buccella su Cine 34 alle 3, 40, no.
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