Marco Giusti per Dagospia
deserto rosso
Certo, la scelta più snob della serata, diciamo anzi della nottata, è quella di vedersi “Deserto rosso” diretto da Michelangelo Antonioni, con Monica Vitti e Richard Harris su Iris alle 4, 30. A tutto quello che sapete già, la musica di Giovanni Fusco, la fotografia a colori di Carlo Di Palma, metteteci anche la storia raccontata da Richard Harris a David Hemmings, che venne sbattuto fuori dal set dopo che dette un pugno a Antonioni e l’altra che lo vide protagonista di un tuffo nella Fontana di Trevi dopo essersi fatto di LSD. Harris venne sostituito per i campi lunghi da una controfigura.
monica vitti michelangelo antonioni
Ai registi italiani come Dino Risi, ma non solo, il fatto che “Deserto rosso” avesse vinto Venezia e venisse amato da tutti i critici non andava proprio giù.
Complice il fatto, come ricorda nel suo bel libro sul padre Marco Risi, che quando Dino, qualche anno prima, invitò lui e la Vitti a vedere la sua commedia “Venezia, la luna e tu” con Sordi e la Allasio, alla Vitti piacque, ma Antonioni gli disse “credevo che volessi fare un altro tipo di cinema”. Ferito a morte.
burden
Nella battuta di Gassman a Trintignant ne “Il sorpasso”, cioè “Bel regista Antonioni, ha un Flaminio tzagato, mi ha fatto allungà il collo sulle fettuccia di Terracina”, c’è un bel po’ di vendetta.
vittorio gassman trintignant - il sorpasso
Detto questo, stasera che volete vedere? Su “Netflix” il film nuovo del giorno è il cartone animato “Angry Birds 2”. Su Amazon Prime mi sembra interessante, anche se ha critiche non strepitose, “Burden”, scritto e diretto nel 2018 da Andrew Heckler con Garrett Hedlund nei panni di un ex membro del Ku Klux Klan che capisce i suoi errori grazie a un reverendo nero, Forrest Whitaker.
benvenuti a casa mia
C’è anche la strepitosa Andrea Risoborough di “Zero Zero Zero”. Sempre su Prime occhio al sicuro stracult “Tutto liscio” musicarello romagnolo di tal Igor Maltagliati con Piero Maggiò, Giuseppe Giacobazzi, Maria Grazia Cucinotta, Serena Grandi e Ivano Marescoti.
il sorpasso
In prima serata in chiaro quest’estate stracolma di repliche ci porta un’altra buona commedia francese, magari un po’ di destra, “Benvenuti a casa mia”, diretto da Philippe de Chauveron con Christian Clavier, il più popolare comico francese, nonché grande amico di Sarkozy, e Ary Abittan, altro popolarissimo comico francese di origine maghrebine che qui interpreta un buffo rom, Rai Tre alle 21, 20.
la sparatoria
E’ il film giusto per questi tempi duri di aumento delle destre e del crollo della sinistra in cachemire. Pura satira contro i bobo, cioè i borghesi ricchi e di sinistra che difendono zingari e immigrati. Non a caso in Francia ha scatenato parecchie polemiche, con accuse di razzismo e politicamente scorretto.
Fougerole, il personaggio interpretato da Clavier, è un intellettuale di sinistra di grandi vedute liberali e progressiste, con moglie artisticoide, Elsa Zylberstein, che vorrebbe adoperare la monnezza alla Ai Weiwei, ma anche una giovane amante tra le studentesse del suo corso.
benvenuti a casa mia 2
Fougerole, che abita in una bella villa con giardino e cameriere indiano perfetto, ha appena scritto un fondamentale libro acchiappa-lettori dove spiega le sue vedute su come la Francia dovrebbe accogliere immigrati e minoranze etniche, “A braccia aperte”.
Nel corso di una trasmissione tv più alla Lilli Gruber che alla Augias, Fougerole si scontro con uno scrittore di destra che lo accusa di ipocrisia. Parla tanto, ma non ospiterebbe mai degli zingari a casa sua. Sull’onda emotiva Fougerole si lascia sfuggire che gli accetterebbe a braccia aperte.
senza buccia 4
Detto fatto, piombano davanti alla sua villa una tipica famigliola di zingari capitanata da certo Babik, Ary Abittan, e da un francese lestofante di Marsiglia, travestito da zingari, Cyril Leconte. Quel che accade si può ben immaginare. Pura pochade. Certo vederlo su Rai Tre…
Rai Movie risponde alle 21, 10, con il divertente, anche se non meno politicamente scorretto, “Qualunquemente” di Giulio Manfredonia con Antonio Albanese nei panni dell’onorevole calabrese Cetto Laqualunque, Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Nicola Rignanese. E’ il primo film della saga di cetto e sicuramente il più riuscito.
mariangela melato adriano celentano di che segno sei?
Sullo stesso canale, alle 23, 30 arriva pure il più innovativo, ma non meno politico “Contromano” di e con Antonio Albanese. Nel film si parte dall’esasperazione dell’uomo qualunque del nord. “Amico?! Amico un cazzo!!”.
Del resto chi non è esasperato di fronte ai continui assalti per la strada di decine e decine di venditori africani di calzini e di falsi Rolex al grido di “Amico! Amico!”. Amico un cazzo! Appunto. L’idea, molto salviniana, è quella di aiutare gli emigrati a casa loro proprio riportandoli nella non così lontana Africa. E non è male. Anche se mettere su un film intero partendo da questa idea è un’altra cosa.
Ma la storia, che vede il suo personaggino di milanese incazzato stordire e rapire un venditore africano moleste, il francese Alex Fondja, e poi cercare di riportare in Senegal lui e quella che pensa sia sua sorella, la bellissima Aude Legastelois, e diventare quindi da predatore la preda, ha molte cose che non tornano.
qualunquemente
Su canale 20 alle 21, 05 lo strampalato ma buffo “Cowboys & Aliens” di Jon Favreau con Daniel Craig, Harrison Ford, Olivia Wilde, Sam Rockwell e Paul Dano. Hugh Grant dimostra grandi doti di commediante alle prese col mondo dei ganster italo-americano alla Sopranos per amore di Jeanne Tripplehorne in “Mickey occhi blu” di Kelly Makin.
l’urlo della terra
Favolosa la partecipazione di James Caan come futuro suocero con fedina penale non pulitissima, ma anche di grandi caratteristi italo-americani come Burt Young, Joe Viterelli, Vincent Pastore.
Cine 34 alle 21 ripropone il film a episodi di Sergio Corbucci “Di che segno sei?”. Strepitoso l’episodio con la gara di ballo dove si esibiscono Celentano, Mariangela Melato, Lilli Carati e Jack La Cayenna.
benvenuti a casa mia
Ma, pur molto tardo, è ottimo anche l’episodio con il ritorno, tanti anni dopo, dell’americano a Roma Nando Moriconi di Alberto Sordi che fa il bodyguard, GorillaK2, di un ricco commenda, Ugo Bologna. Su Cielo trovate invece alle 21, 15 il fantascientifico “L’urlo della terra” di Jason Bourque con Paul Johansson, Thea Gill. Non ne so molto, ma sembrerebbe modesto.
the november man
E’ ancora un thriller accettabile “The November Man”, girato nel 2014 da Roger Donaldson, un regista che prometteva più di quello che ha dato, con Pierce Brosnan ancora in forma, Olga Kurylenko e Will Patton. In seconda serata mi sembra imperdibile, per i fan di Ugo Tognazzi e Sergio Corbucci il loro tardo giallo-comedy tratto da un romanzo di Renato Oliveri “I giorni del commissario Ambrosio”, Cine 34 alle 23, 50, anche se non gode di grande fama.
mariangela melato adriano celentano di che segno sei?
Con Tognazzi protagonisti troviamo anche Carlo Delle Piane già in fase avatiana, Carla Gravina, Claudio Amendola, Teo Teocoli (fa il pusher che mena), Athina Cenci, Duilio Del Prete, perfino Elio Crovetto. Così così “The Man-La talpa” di Les Mayfield con Samuel L. Jackson, Eugene Levy e Miguel Ferrer, figlio di José, e strepitoso nei film di David Lynch.
Le cose migliorano decisamente dopo mezzanotte. Impossibile non amare “La sparatoria”, western metafisico diretto da Monte Hellman con Jack Nicholson, Warren Oates, Millie Perkins, 7Gold a mezzanotte. Per non parlare del meno visto “Convoy”, girato da un Sam Peckinpah strafatto di tutto, al punto che si chiuse per giorni, e il film venne portato a termine dal suo amcio James Coburn, scritto da Bill Norton, ma riscritto da Peckinpah stesso che impose gran parte degli attori neri, con Kris Kristofferson, Ali MacGraw, Ernest Borgnine, Madge Sinclair, grande film di camionisti incazzati che attraversano l’America coi loro bestioni.
lilli carati senza buccia
E per questo fu un hit in Russia dove venne visto come un film di rivolta dei lavoratori della strada. Ali MacGraw un giorno si presentò strafatta di cocaina sul set, ma il vero problema fu Peckinpah, completamente andato. Eppure fu un successo…
Per i nostalgici del nudo niente di meglio, Rai Movie all’1, 15, che il purtroppo vistissimo “Senza buccia” di Marcello Aliprandi con Lilli Carati e Ilona Staller sempre spogliate per giustificare il titolo, Olga Karlatos. Cine 34 all’1,35 rilancia un Gassman-Tognazzi Jr movie, “Facciamo fiesta” di Angelo Longoni con la bellissima, ma presto scomparsa dalle scene Lorena Forteza. Come ben sapranno i tifosi e i fan della commedia, “In nome del popolo italiano” di Dino Risi con Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, Rete 4 alle 3, anticipa decisamente la stagione dei giudici di mani pulite e il finale di Italia-Inghilterra. Il finale è da urlo.
in nome del popolo italiano
Dino amava molto il film e ricordo che lo considerava tra i suoi migliori in assoluto, anche se a me sembrava un po’ troppo grottesco. Ma credo che avesse ragione lui. Come poliziotto a fianco di Tognazzi, che come giudice che fa della sua battaglia un fatto quasi personale, qui è sublime, c’è il buffo Michele Cimarosa, fratello del più noto Tano.
ovunque nel tempo
Ci sono anche la felliniana Yvonne Furneaux e la bella Ely Galleani, al tempo moglie di Carlo Vanzina. Il film più stracult della nottata è però “Ovunque nel tempo” diretto da Jeannot Szwarc, fantasy con Christopher Reeve, scrittore che si è innamorata di una bellissima attrice, Jane Seymour, vissuta quasi un secolo prima e riesce con l’autoipnosi a viaggiare nel tempo e a incontrarla.
Tratto da un romanzo di Richard Matheson, qui anche co-produttore, film bizzarro e magico, diventò un cult movie in varie parti del mondo, come in Cina, ma anche in America malgrado i bassi incassi. Christoher Reeve lo girò subito dopo “Superman” perché era pazzo del progetto e John Barry compose la colonna sonora solo grazie all’amicizia che aveva con Jane Seymour.
cowboys & aliens
Incantevole e grande commedia grottesca di questi ultimi anni “Dio esiste e abita a Bruxelles” di Jaco von Dormael con Benoit Poelvorde e, proprio alla fine, Catherine Deneuve, Rai Movie alle 3, 10. Cine34 alle 4, quasi in alternativa a “Deserto rosso” di Michelangelo Antonioni, propone “L’amore ritrovato” di Carlo Mazzacurati, tratto da un romanzo di Carlo Cassola, con Stefano Accorsi bancario sposato che si innamora di Maya Sansa, manicure che abita a Livorno. Il tutto ambientato negli anni della guerra con ambientazioni di piccolo realismo alla Cassola. Mi piacerebbe proprio rivederlo. Uscì nel 2004. In un piccolo ruolo c’è anche Alba Rohrwacher.
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