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    LO STREAMING DEI GIUSTI - E STASERA CHE VEDIAMO? È UN DISASTRO. PERCHÉ LA NUOVA STAGIONE DI “THE CROWN” È DELUDENTE. IMELDA STAUNTON, GRANDISSIMA ATTRICE, È UNA REGINA TROPPO POPOLARE PER AVERE IL CARISMA NECESSARIO, “ENOLA HOLMES 2” DI HARRY BRADBEER SU NETFLIX È PIÙ O MENO IDENTICO AL PRECEDENTE. NON RIUSCIRETE A CONVINCERMI A VEDERE IL SICURAMENTE TERRIBILE “FALLING FROM CHRISTMAS” - DOPO AVER VISTO "LA PELLE": LA STORIA DI CURZIO MALAPARTE E' SPETTACOLARE E IN MANO A PAOLO SORRENTINO SI POTREBBE RIFARE...


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

     

    the crown quinta stagione 8 the crown quinta stagione 8

    E stasera che vediamo? Parliamo di streaming. Diciamo che è un po’ un disastro. Perché la nuova stagione di “The Crown” è un filo deludente. Imelda Staunton, grandissima attrice, è una regina troppo popolare per avere il carisma necessario, Jonathan Pryce come Filippo è favoloso, ma troppo intelligente, il Charles di Dominic West è troppo bello, la Lady Diana di Elizabeth Debicki troppo alta. Uffa…

     

    Ho visto “Enola Holmes 2” di Harry Bradbeer su Netflix convinto dalle ottime critiche americane. L’ho trovato carino, ma è più o meno identico al precedente. Si vede ma non è che possa minimamente appassionarci. Possono piacermi sia Millie Bobby Brown come la giovane protagonista detective, sia Henry Cavill come il fratellone Sherlock, per non parlare del cattivissimo David Thewlis con cappello a mezzo melone sulla capoccia, o la mamma bombarola di Helena Bonham Carter, ma la sceneggiatura non ha alcun peso e la regia è proprio netflix allo stato minimo. Non riuscirete a convincermi a vedere il sicuramente terribile “Falling From Christmas” di Janeen Damian con la rediviva Lindsay Lohan, Chord Overstreet bollato giustamente da molti critici (“se arrivate ai titolo di coda è il miracolo di Natale”).

    the crown quinta stagione 7 the crown quinta stagione 7

     

    Netflix però è piena di grandi film inglesi degli anni ’40, ’50 e primi ’60 che non ho mai visto, come “Dr. Crippen”, un true crime diretto nel 1963 da Robert Lynn su un vero caso di cronaca su un medico, Donald Pleasence, incolpato di aver avvelenato la moglie, Coral Browne, per scappare con la giovane segretaria, Samantha Eggar. Sembra che sia ottimo. O “The Ringer”, primo film di Guy Hamilton, noir con Herbert Lom maestro del trasformismo in cerca di vendetta. Con lui ci sono la svedese Mai Zetterling e il trombonissimo Sir Donald Wolfit. Da noi uscì come “L’uomo dai cento volti”. Interessante anche “The First of the Few” diretto nel 1942 da Leslie Howard con lo stesso Howard e David Niven, film di propaganda militare su un ingegnere di aerei da guerra che potessero abbattere gli Spitfire. Solo un anno dopo Leslie Howard, che era tornato in patria da Hollywood per aiutare il suo paese nella propaganda, venne abbattuto su un aereo commerciale che era partito da Lisbona e lo stava riportando a casa. Su Prime pensavo di trovare una recente serie western con Emily Blunt, “The English”, già uscita in tutto il mondo e da noi, invece, non ancora.

    the crown quinta stagione 6 the crown quinta stagione 6

     

    Mi sono visto ieri il vecchio “La pelle” diretto nel 1981 da Liliana Cavani, tratto dal romanzo di Curzio Malaparte con Marcello Mastroianni come Malaparte, ufficiale italiano al seguito della V armata americana comandata da Burt Lancaster a Napoli. Eccessivo, splatter, davvero gratuito, ricordava che aveva sollevato molte polemiche. Molte cose sono interessanti e magari anche vere, rispetto a quel che ne aveva scritto Malaparte, ma viene fuori un ritratto senza pietà di tutti, napoletani e invasori vittoriosi, in un momento terribile della nostra storia.

     

    the crown quinta stagione 5 the crown quinta stagione 5

    Mi colpisce però una certa sciattezza di regia, malgrado una ricchezza incredibile di ambientazioni tra Capri e Napoli, che sembra dominare su tutto e che alla fine coinvolge anche grandi attori, Mastroianni, Lancaster, Claudia Cardinale, che si perdono in mezzo a un cast americano modesto, Ken Marshall e Alexandra King, poi scomparsa nel nulla. Ma gli attori napoletani coinvolti, se riuscite a ascoltarli bene, sono uno spasso, da Concetta Barra a suo figlio Peppe, da Nunzia Fumo a Carlo Giuffré, che ha un ruolo importante, un borsaronero che vende ostaggi tedeschi a tanto al chilo. Notevole anche il cast di femminielli e travestiti reclutati direttamente nei vicoli, con l’aggiunta di Marcello/a Di Falco. Favoloso/a. Detto questo la storia di malaparte è spettacolare e in mano a un Paolo Sorrentino si potrebbe rifare. Meglio. 

     

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