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    LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – LA SERATA ORMAI È POPOLATA DI FOLLIE COME AI TEMPI DELLE TV PRIVATE: A TUTTO SESSO! NADIA CASSINI IN “L’INSEGNANTE BALLA CON TUTTA LA CLASSE”, EDWIGE IN “LA MOGLIE VERGINE” E “GRAZIE NONNA”, FLORENCE GUERIN LESBO IN “LA BONNE”, CATHERINE SPAAK ED ELEONORA GIORGI GIOVANISSIMA IN “STORIA DI UNA MONACA”. TROPPA GRAZIA… – VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    l’insegnante balla con tutta la classe l’insegnante balla con tutta la classe edwige fenech nuda in la moglie vergine 2 edwige fenech nuda in la moglie vergine 2

    Che vediamo oggi? Svegliatevi! Stasera serata tutto sesso col cinema in tv. Nadia Cassini in “L’insegnante balla con tutta la classe”. Carmen Villani con Nadia in “Ecco lingua d’argento”. Edwige in “Peccati in famiglia”, “La moglie vergine” e “Grazie nonna” in replica nel tardo pomeriggio. Florence Guerin e Trine Michelsen coppia lesbo anni’50 in “La bonne”. Trovate perfino Catherine Spaak e Eleonora Giorgi giovanissima nel tonaca movie malandrino “Storia di una monaca” (ma alle 3, 50!). Troppa grazia. Non vorrei che fosse un segno che la Fase 2 non funziona a dovere e ci richiudono a chiave. Le copie, lo so, fanno schifo e spesso sono tagliate. Ma la notte ormai è popolata di follie come ai tempi delle tv private, ieri sera, dopo essermi visto il finale di “The Eddy” su Netflix, serie elegantissima tutto jazz e nouvelle vague, mi sono apparsi sullo schermo un gruppo di Hell’s Angels neonazi svizzeri (!) che portavano due ragazze nude sulla moto in un assurdo erotichello anni ’70…

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    Andiamo per ordine. Stasera “L’insegnante balla con tutta la classe” di Giuliano Carnimeo lo trovate su Cine 34 alle 21. E’ il trionfo di Nadia Cassini nella commedia scorreggiona al suo esordio come insegnante di dance music nella solita classe dei ripetenti fra le occhiate di Lino Banfi e di Mario Carotenuto, anche se non siamo in una produzione di Luciano Martino. E’ anzi l’unico film con insegnante prodotto da Gianfranco Couyoumdjian che lo stesso anno produsse anche “Dove vai se il vizietto non ce l’hai?”.

     

    l’insegnante balla con tutta la classe l’insegnante balla con tutta la classe

    I primi piani sono tutti per il celebre fondoschiena della Cassini, strizzata in body attilatissimi. Ma nella sua nudità, il sedere verrà mostrato, come una reliquia, solo nella geniale sequenza, verso la fine del film, a un Lino Banfi travestito da massaggiatrice, che dovrà poi occuparsi anche del massaggio a Montagnani.  “Come attrice”, diceva Giuliano Carnimeo a “Cine70” parlando di Nadia, “era abbastanza generica, però aveva un fisico eccezionale. (..) Ci divertimmo molto sul set di questo film, che girammo a Prato. Ricordo una scena, ambientata in uno studio con un lettino per massaggi, dove Banfi, travestito da donna, massaggia Montagnani allupato nei confronti di questo mascherone. C’era sul set chi piangeva dal ridere… “.

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    Altre scene calde riguardano le lezioni private che la Cassini dà ai maturi colleghi per imparare a ballare la dance music con la trovata della “raccolta del melone”. In pratica lei si china come per raccogliere un melone mostrando il culo e dandosi il tempo col motivetto “Lo prendo… non lo prendo, lo prendo… non lo prendo”. I maturi professori seguono così con gli occhi il melone di Nadia…

     

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    Alle 21, 20 su Cielo trovate il notevolissimo “La bonne” di Salvatore Samperi nella fase tardo erotico d’autore con la coppia Florence Guerin, padrona insoddisfatta di un marito borghese orrendo nella Vicenza bigotta degli anni ’50, e Trine Michelsen, poi musa di Lars Von Trier, nel ruolo della servetta che non è affatto l’ingenua che sembra. Mentre i maschi sono presi dalla politica, loro si rifugiano una tra le braccia dell’altra. Ricordo una grande scena di sesso dove la Michelsen si guarda le parti intime riflesse in uno specchio, poi la Guerin che si masturba in guepiére.

     

    Niente di entusiasmante, ma nel softporno patinato anni 80, il film ha un suo perché e ancora funziona. Tagliato già all’epoca, non so cosa sia rimasto di questo film scorretto e dominato dalla bellezza delle due attrici.

    tutti i soldi del mondo1 tutti i soldi del mondo1

     

    Rai Uno spara in prima serata la discussa versione di Ridley Scott sul caso getty, “Tutti i soldi del mondo” con Michelle Williams bravissima come mamma del ragazza rapito, Mark Wahlberg del tutto sbagliato come uomo della Cia, e Christopher Plummer come vecchio avido Getty. Perfetto, lo riconosco. Inoltre aveva anche conosciuto il vero Getty, ma ricordiamo che, a film finito, Plummer prese il posto di Kevin Spacey che era finito sotto l’occhio del #metoo e, con tanto di trailer già uscito, venne cancellato dal film. Il film è pieno di inesattezze.

     

    romain duris tutti i soldi del mondo romain duris tutti i soldi del mondo

    Parte con una citazione della Dolce vita non si capisce perché e seguita con un miscuglio di citazioni di Topo Gigio anni ’60 che non possono coincidere con l’arrivo delle Brigate Rosse, che hanno addirittura una bella sede centrale con la scritta a caratteri cubitali Brigate Rosse come se fosse quella del Partito Liberale, tanto che Mark Wahlberg li chiama pure “Comunisti di merda” come fosse Sallusti. Il rapimento, poi, avvenne a Roma a Piazza Farnese e non a Porta Maggiore. Nella sua voglia di Dolcevita-e-Grandebellezza, Ridley Scott ha messo tutto assieme nel calderone del cinema italiano che ha visto (poco e male). E’ vero che Christopher Plummer e Michelle Williams sono strepitosi come il vecchio taccagno miliardario e la nuora trepidante per la scomparsa del figlio, è vero pure che non tanti registi sarebbe riusciti a recuperare in così pochi giorni (8) tutte le scene (22) già girate con Kevin Spacey, ma non si può vedere il francese Romain Duris nei panni del criminale calabrese legato alla ’Ndrangheta dei Mammoliti e Piromallo. Certo, qualcosa di buono c’è. E non so se sia davvero meglio la lunga serie “Trust”, uscita dopo, dedicata al rapimento Getty. I primi due episodi, diretti da Danny Boyle, forse sì, ma tutta la parte calabrese con Luca Marinelli pazzo erano di una noia mortale.

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    il tuo ultimo sguardo il tuo ultimo sguardo

    Curiosamente Rai Tre risponde all’offerta di Rai Uno con un altro film recentissimo, “Euforia” di Valeria Golino con la coppia di fratelli romani Riccardo Scamarcio Valerio Mastrandrea. Il primo è ricco, spregiudicato e omo. Il secondo è un serio professore di provincia etero. Quando si ammala di tumore, il fratello frivolo lo accudisce cercando di nascondergli la verità e lo porta a casa sua tra feste, coca, affari, orge. Pieno di battute stracultissime, “Ma tu lo metti o lo prendi? Perché da fratello mi piacerebbe di più che tu lo mettessi” o “Ancora devi farti perdonare da mamma il fatto di essere frocio”, scritto dalla Golino assieme a Francesca Marciano e Valia Santella con la collaborazione di Walter Siti, presentato a Cannes a Un Certain Regard con non grande successo, è anche una specie di viaggio ultrarealistico nella Roma della Golino.

     

    identita' 1 identita' 1 willy signori e vengo da lontano willy signori e vengo da lontano

     Ci sono tutti e tutte, da Jasmine Trinca a Isabella Ferrari, da Valentina Cervi a Angelo Bucarelli a Roberto D’Antonio. Scamarcio, che ha il ruolo più difficile, è bravissimo e trasmette al film una specie di malessere da vuoto della vita romana riempita di coca e mille feste inutili. Da non perdere la scena stracult del pompino che Scamarcio cerca di fare a certo Marcello, culturista tatuato con slippino nero e cagnetto rompicoglioni. Soggetto e sceneggiatura, scrivevo, non sempre riescono a trasmetterci quella realtà e quel senso di fratellanza che Scamarcio e Mastandrea sembrano avere naturalmente sullo schermo.

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    Tra le altre offerte della serata vedo che ci sono film interessanti come “Identità”, fra il thriller e l’horror, dell’ottimo James Mangold con John Cusack e Ray Liotta, Rai 4 alle 21, 20. O il lacrimoso “Qualcosa di buono” di George C. Wolfe con Hilary Swank e Emmy Rossum su Rai Movie alle 21, 10. Non so niente di questo action russo ultraputiniano, “22 minutes” di Vasili Serikov con Denis Nikiforov, Italia 1 alle 21, 30, con la marina russa che deve risolvere un problemino nel goldo di Aden con i pirati somali, ma deve essere cafonissimo.

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    In seconda serata arriva “Ecco lingua d’argento” di Mauro Ivaldi con Carmen Villani e Nadia Cassini su Cine 34 alle 22, 50. Sequel girato rapidamente di “L’amica di mia madre”, primo trionfo di Carmen Villani nella commedia sexy, dove riprende il personaggio di Andrea, sempre diretta dal marito Mauro Ivaldi, che in un primissimo tempo si intitolava “Vieni qui al caldo….”. Il titolo è un po’ pesante. Ma Ivaldi dichiara alla stampa: “Ufficialmente il titolo si riferisce a un difetto di pronuncia del protagonista, ma è logico che è nostra intenzione giocare sull’equivoco… il film è erotico e come tale va venduto”.

     

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    Direi che è da evitare il terribile “Il tuo ultimo sguardo” di Sean Penn regista con Charlize Theron allora fidanzata con Penn, Javier Bardem e la bella Adele Exarkopoulos fresca di "La vie d'Adele", Rai Movie alle 22, 50. Lo ricordo bene, ahime, per l’inutilità del film e per la frase stracult "Mi penetri, ma non mi capisci", detta da Charlize Theron al bel dottore Javier Bardem nell'Africa delle guerre selvagge e delle Ong dove i dottori salvano vite in tempi brevi e scopano allegramente col sorriso sulla faccia. Adele Exarkopoulos, invece, finisce come trombata da coproduzione‎ con Bardem ("non le ho mai detto ti amo", si difende il bastardo) e si prende pure l'Aids. Difficile ridere della guerra, ma dei dialoghi assurdi che sentiamo fra i protagonisti del film, magari sì.

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    Peccato perchè il cast è di pregio, la Theron bellissima, fa vedere anche il sedere in una complessa inquadratura dall'alto con lui che le bacia una caviglia, la Exarkopoulos pure, anche se totalmente sprecata, Bardem ha visto schermi migliori. Sono ottimi invece l’ultra classico “A Better Tomorrow II” del maestro John Woo con Chow Yuen Fat , 7Gold alle 23, e “Hong Kong – Colpo su colpo” del maestro Tsui Hark con Jean-Claude Van Damme, Rai 4 alle 22, 50. Ricordo molto riuscito anche il romanticone, sprecato da commedie erotiche e action movie, “Innamorarsi” di Ulu Grosbard (gran regista) con Robert De Niro e Meryl Streep, Iris alle 23, 15.

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    E’ finito un po’ tardi un kolossal recentissimo come “Aquaman” di James Wan con Jason Momoa, RSI alle 23, 55. Mentre una tarda comemdia sosfisticata come “Amori in città… e tradimenti in campagna” di Peter Chelsom con gli attempati Warren Beatty-Diane Keaton-Goldie Hawn-Andie McDowell è finita su Canale 5 alle 00, 10. Credo sia una prima tv, diciamo,  il notevole “Peccati in famiglia” di Bruno Gaburro con Michele Placido, Jenny Tamburi, Renzo Montagnani, Simonetta Stefanelli, Cine 34 alle 00, 25, commedia sexy che mischia un po’ di “Teorema”, un po’ di “Malizia” e un po’ di “Signori e signore”.

     

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    Con Michele Placido protagonista come giovane arrivista non troppo simpatico che se le tromberà tutte a casa dello zio e un Renzo Montagnani nel suo primo ruolo da vera commedia sexy borghese.  Il film incassa un miliardo e mezzo e lancia definitivamente Renzo Montagnani. “Io ci andavo dai produttori. ‘Guardate che me la cavo’, dicevo. E quelli sempre a rispondere che sì, vedremo, magari domani, terremo presente… Finché non mi offrono ‘Peccati in famiglia’, roba anche di sesso, di natiche, di glutei… Roba di moda. Beh, avevo bisogno di soldi e dissi ‘sissignore’. Il film incassò due miliardo e mezzo. E lì tutti a muoversi in branco… Ero… come la Madonna del Rosario, tutti da me a piatire… ‘Io ti do tot, Renzino… E io di più… E io il doppio,’ Mica mi volevano per la mia bravura scoperta, naturalmente. Mi volevano perché ero un bene di consumo. Come l’Omo, il Palmolive, l’Olà, il Pepsodent”.

     

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    Non so proprio cosa sia “Windstruck” del coreano Jae-Young Kwak su Rai Movie alle 1, 15. Mentre vedo che passa il bellissimo film sugli scontri tra zingari e migranti africani in Calabria “A ciambra” di Jonas Carpignano, Rai Tre alle 1, 25, premiatissimo al Quinzaine di Cannes qualche anno fa. Da fare vedere subito a Salvini. Nella notte, per chi non riesce a dormire, arriva su Rete 4 alle 3 la replica de “La moglie vergine” di Marino Girolami con Edwige Fenech nudissima, Ray Lovelock come marito che non riesce a scoparla, Renzo Montagnani come zio sempre arrapato che cerca di dargli una mano e Carrol Baker come la matrigna che sbloccherà il ragazzo. Se ce la fate c’è pure il tonaca movie “Storia di una monaca di clausura” di Domenico Paolella con Catherine Spaak, Suzy Kendall e una Elonora Giorgi giovanissima e bellissima che notammo tutti. Purtroppo su Cine 34 alle 3, 50. Ce la fate, ce la fate…

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    Il pomeriggio vedo che arriva un buon film di Francesco Nuti, “Willy Signori e vengo da lontano”, Cine 34 alle 14, 10, con Isabella Ferrari e Anna Galiena. Fu un terribile fiascho “Lo schiaccianoci in 3D”, che vedrete in 2D su Italia 1 alle 15, 55, di Andrei Konchalovskij con Elle Fanning, Nathan Lane e John Turturro.

     

    Potete rifarvi gli occhi con la Roma raccontata dal gruppo storico del Bagaglino, “Nerone”, Cine 34 alle 16, firmato da Castellaci e Pingitore, con Pippo Franco, Enrico Montesano, Bombolo, Maria Grazia Buccella come Poppea. Girato a ruota del successo di Remo e Romolo: due figli di una lupa, è l’ultimo film di Pingitore in coppia con Castellacci, e il secondo e l’ultimo della saga romana. Ma il primo prodotto da Mario Cecchi Gori.

     

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    Risente sia della fresca esperienza del Bagaglino anni ’70, nella sua fase gloriosa, ma anche della moda dei film in costume un po’ pecorecci. Anche i nudi e le situazioni sexy sono in questi due primi film molto più spinti che nei successivi. Maria Grazia Buccella come Poppea e Paola Tedesco come Licia lasciano il segno coi loro nudi vistosi. Pure Paola Borboni alla sua veneranda età, 76 anni. «Vergognarmi perché sono vecchia?”, dice in un’intervista. “Ma guardatemi, non sono un miracolo dì freschezza? E poi volete mettere a confronto il mio seno, che ha vissuto più di mezzo secolo, con il seno di queste fanciulline che della vita non sanno nulla?».

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    Ma ci sono anche Carmen Russo e Marina Marfoglia. Per non dire delle macchiette gay di Giò Stajano e di Franco Caracciolo. Cast da urlo, che oltre ai fedelissimi del Bagaglino, porta qualche rinforzo come Aldo Fabrizi, Paolo Stoppa, Paola Borboni, perfino un giovanissimo Magalli, allora autore di Pippo Franco. Nel pomeriggio vedo troppe repliche, “Bandolero”, “McLintock”. Sono repliche anche i due film che si affrontano alle 19, 30, “Grazie nonna” di Marino Girolami con Edwige, Cine 34, e “Fantozzi subisce ancora” di Neri Parenti con Paolo Villaggio, Rai Movie. Sbrigatevi a farci uscire del tutto perché tra poco finiscono i film.

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