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    IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA RIVEDREI UN CAPOLAVORO COME “DIVORZIO ALL’ITALIANA” DI PIETRO GERMI SU RAI STORIA ALLE 21, 10 - SU CIELO ALLE 21, 15 “RITRATTO DI BORGHESIA IN NERO”, MÉLO EROTICO CON ORNELLA MUTI CHE HA PURE UNA SCENA LESBO DEL TUTTO GRATUITA ASSIEME A SENTA BERGER - SU RAI MOVIE ALLE 22, 55 “1975: OCCHI BIANCHI SUL PIANETA TERRA” CON ROSALIND CASH CHE AVEVA PROBLEMI NELLE SCENE DI SESSO CON CHARLTON HESTON (“È COME SCOPARSI MOSÉ”) - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    divorzio all italiana divorzio all italiana

    Che vediamo stasera? Io mi rivedrei un capolavoro della commedia all’italiana come “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi con Marcello Mastroianni, Daniela Rocca e Stefania Sandrelli su Rai Storia alle 21, 10. Giusto sessant’anni fa vinse l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, firmata Pietro Germi, Ennio De Concini e Alfredo Giannetti, ma vennero nominati anche Germi come miglior regista e Mastroianni come miglior attore.

     

    La prima volta in assoluto che un attore straniero venne candidato all’Oscar. Sul palco Bette Davis fece una terribile gaffe per consegnare il premio “a quei tre italiani i cui nomi sono così difficili da pronunciare”. Mastroianni vinse anche il BAFTA, il Golden Globe, mentre il film a Cannes vinse il premio per la migliore commedia. Il film ebbe vari problemi. Germi ebbe una paresi facciale per il freddo e stette a lungo lontano dal set. Poi Germi e Franco Cristaldi, il produttore, pensarono che il titolo non funzionasse e lo volevano intitolare “Capriccio all’italiana”. Pensa un po’…

     

    una famiglia perfetta una famiglia perfetta

    Altri film in chiaro in prima serata? Su Cine 34 alle 21 avete la commedia “Una famiglia perfetta” di Paolo Genovese con Sergio Castellitto, che uscì mentre Mario Monti, presidente del consiglio stava per tagliare la sanità, Rossana Rossanda lasciava il Manifesto e il popolo di sinistra doveva scegliere tra Renzi e Bersani. Remake di un celebre e premiatissimo film spagnolo, “Familia”, che segnò nel 1996 l’esordio di Fernando Leon de Aranoa alla regia, fu un cavallo di battaglia per Juan Luis Gallardo e lanciò la bellissima Elena Anaya, La storia, con un ricco annoiato e stravagante, che affitta una compagnia di attori per interpretare la sua “famiglia perfetta” il giorno del suo compleanno, è solo spostata in Italia, nella bella Todi, e alla vigilia di Natale, per farne un quasi cinepanettone.

     

    ritratto di borghesia in nero ornella muti ritratto di borghesia in nero ornella muti

    Se il Santiago di Juan Luis Gallardo, il ricco stravagante, diventa qui il Leone di Sergio Castellitto e il suo finto fratello Ventura diventa il Fortunato di Marco Giallini, tutti i personaggi femminili portano lo stesso nome che avevano nel film spagnolo, dalla nonna Rosa, la grande Ilaria Occhini, alla bella Carmen, cioè Claudia Gerini, moglie nella vita di Giallini e nella finzione di Castellitto, alla più giovane  Sole, Carolina Crescentini, innamorata da sempre del capocomico e nella finzione sua moglie, alla teenager Luna, qui Eugenia Costantini, figlia in commedia della coppia Gerini-Castellitto, giù giù fino a Alicia, qui Francesca Neri, unica attrice non in commedia che entra casualmente nella storia. Non c’è il realismo sociale che nel 1996 sosteneva tutta l’opera di de Aranoa in una Spagna in crisi, qui, anche se siamo in crisi, sembra ancora un’Italia da favola, ma sono uguali i meccanismi che il regista spagnolo aveva studiato per i singoli personaggi e la trovata delle donne che si scambiano gli uomini che è poi la base della drammaturgia.

     

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    Visto mille volte e un filo noioso “Colpevole d’innocenza” di Bruce Beresford con Ashley Judd, Tommy Lee Jones, Benjamin Weir, Bruce Greenwood, Iris alle 21, dove Ashley Judd viene accusata di aver ucciso il marito e poi perde il suo bambino affidato alla migliore amica, vatti a fidare, e finisce per sei anni in galera… Considerato da tutti terribile, ma ci caschiamo sempre. Mi sembra sia decisamente superiore l'altrettanto stravisto “Giochi di potere” di Phillip Noyce con Harrison Ford che fa un grande Jack Ryan, Anne Archer, il cattivissimo Sean Bean, James Fox, James Earl Jones, La7 alle 21, 15.

     

    Su Rai Gulp alle 21 avete anche il film sugli Emoji, appunto “Emoji” di Anthony Leondis. Ma si può fare un film sugli Emoji? Non funzionò molto quando uscì, ma era assolutamente ben diretto e abbastanza innovativo il fantascientifico post-Alien e post-Gravity con marziano killer “Life – Non oltrepassare il limite” diretto dal quarantenne svedese Daniel Espinosa, Rai Movie alle 21, 10. Ricordo un impressionante piano sequenza iniziale che segue i sei componenti dell’equipaggio di una navicella spaziale, Jake Gyllenhall, Rebecca Ferguson, Hiroyuki Samada, Aryon Bakar, Ryan Reynolds e Olga Dihovichnaya, mentre si muovono sospesi in assenza di gravità per curare il terriccio e una forma di vita che hanno trovato su Marte.

     

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    Un po’ come in Gravity, la tecnica di ripresa e lo stile di regia sono le vere novità di storie che ripetono, alla fine, un copione che già conosciamo. Ovvio che il marzianino che i sei astronauti curano amorosamente, chiamato affettuosamente Calvin, si rivelerà un orrendo mostro succhiasangue che cercherà di eliminare i terrestri uno alla volta. E ovvio anche che i terrestri, un a volta capito chi hanno davanti, cercheranno di far di tutto per non portarlo sul nostro pianeta. Più popolare, su canale 27 alle 21, 10, il vecchio e glorioso “Highlander” di Russell Mulcahy con Christopher Lambert come il giovane highlander scozzese McLeod che impara la tecnica della sua professione di spadaccino immortale dal Ramirez di Sean Connery e lotta col cattivo Clancy Brown. Chi ricorda la musica dei Queen?

     

    Va assolutamente rivisto su Cielo alle 21, 15 “Ritratto di borghesia in nero”, mélo erotico ambientato nella Venezia fascista degli anni ’30 diretto da Tonino Cervi, ma soprattutto scritto da Goffredo Parise con Cesare Frugoni, che vede Senta Berger che pensa di far sposare il figlio, Christian Borromeo, con la bella e ricchissima Ornella Muti, senza pensare che il figlio è gay e innamorato del bel Stefano Patrizi, che diventa presto amante sia della Berger che della Muti. E la situazione, allora, si complica parecchio. Perché la Berger, nella versione femmina folle, vuole tutto per sé il giovane e vuole rifilare la Muti al figlio. Grande cast secondario, Capucine, Giancarlo e Mattia Sbragia, Maria Monti, Paolo Bonacelli, Eros Pagni, Giuliana Calandra. Bella fotografia di Armando Nannuzzi, ma Cervi non ha la grazia e l’esperienza registica di Bolognini in queste storie, solo un sano gusto per l’erotismo.

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    Che sfrutta con la Muti e la Berger. Hanno pure una scena lesbo del tutto gratuita assieme. Però… Da vedere anche “Alpha. Un’amicizia forte come la vita” di Albert Hughes, storia dell’amicizia tra un uomo e un lupo ai tempi delle caverne con Kodi Smit-McPhee, che ricorderete in “Il potere del cane”, protagonista, Jóhannes Haukur Jóhannesson, Leonor Varela, Rai 4 alle 21, 20. I più piccoli gradiranno “Cattivissimo me 2” di Pierre Coffin, Chris Renaud su Italia 1 alle 21, 20, mentre su Rete 4 alle 21, 25 torna “Gran Torino” di e con Clint Eastwood in un grande ruolo di vecchio fascio razzista scorbutico che capisce i suoi errori. Può capitare.

     

    1975 occhi bianchi sul pianeta terra. 1975 occhi bianchi sul pianeta terra.

    In seconda serata avete un classico della commedia italiana anni 2000 come “Scialla” di Francesco Bruni con Fabrizio Bentivoglio come insegnante del giovane coatto Filippo Scicchitano e Barbora Bobulova come ex-attrice del porno, Rai Gulp alle 22, 30. Su Rai Movie alle 22, 55 un gran bel film di fantascienza come “1975: occhi bianchi sul pianeta terra” del pur modesto Boris Sagal tratto dal capolavoro di Richard Matheson “Io sono leggenda”. E’ la versione migliore, inoltre, voluta da Charlton Heston che si era letto il libro in aereoplano e non sapeva che fosse già stato girato con Vincent Price in Italia. Cercò di farlo dirigere a Orson Welles, ma la cosa non funzionò.

     

    1975 occhi bianchi sul pianeta terra. 1975 occhi bianchi sul pianeta terra.

    Con lui Rosalind Cash, che aveva problemi nelle scene di sesso con Carlton Heston (“è come scoparsi Mosé”), Anthony Zerbe e Paul Koslo. Uno dei film preferiti di Tim Burton. Su Rai 4 alle 22, 55 avete anche lo storicone cazzaro “L’ultima legione” diretto da Doug Lefler, il regista poco raffinato di “Xena”, e prodotto da Dino De Laurentiis nel 2007 dove il legionario Aurelius, cioè Colin Firth, libera il giovane imperatore Romolo Augusto, Thomas Brodie-Sangster, prigioniero dei barbari nell’isola di Capri, e lo porta assieme al suo maestro Ben Koingsley in Britannia per dar vita alla saga di Re Artù. Sembra che sia terribile.

     

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    Nella notte, nel mare delle solite repliche Rai Tre-Fuori Orario propone due film celebri di Jean-Marie Straub e Daniéle Huillet, “Othon”/”Ottone o gli occhi non vogliono in ogni tempo chiudersi” con Adriano Aprà e Olimpia Carlisi, all’1, 45, e “Fortini/cani” subito dopo alle 3, 10, dove Franco Fortini legge pagine del suo “I cani del Sinai”. Ci sarebbe anche il primo film di Don Siegel con Clint Eastwood, “L’uomo dalla cravatta di cuoio”, La7 alle 2, 20, che ha già qualcosa che esploderà nel loro “Ispettore Callaghan”.

     

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    Vedo che su Italia 1 alle 2, 30 passa la black comedy sui supereroi ultrarealistici di James Gunn “Super – Attento crimine!!!” con Rainn Wilson, Ellen Page ora Elliott Page, Liv Tyler, Kevin Bacon, Gregg Henry, Michael Rooker. Legg oche è violentissimo, pieno di inutili spargimento di sangue, mal costruito. Delizia… Su Iris alle 2, 40 occhio al bellissimo “King of New York” diretto da Abel Ferrara, coprodotto dal mitico Augusto Caminito, che voleva fare il sequel!, con Christopher Walken, Wesley Snipes, David Caruso, Steve Buscemi, Laurence Fishburne. Grandissimo film.

     

    Gli abitanti dei meravigliosi paesini intorno a Leuca, come Giuliano di Lecce, Tricase, Corsano, dove abita e fa il vino Edoardo Winspeare si sveglieranno stanotte alle 2, 50 per vedere su Rai Movie il curioso “In grazia di Dio” diretto nel 2014 appunto da Edoardo Winspeare con Celeste Casciaro, Laura Licchetta, Gustavo Caputo, dove il baratto diventa il motore anticapitalista del raccontino salentino.

     

    1975 occhi bianchi sul pianeta terra 1975 occhi bianchi sul pianeta terra

    Italia 1 alle 3, 50 propone lo stracultissimo “Flash Gordon” diretto da Mike Hodges, ”kolossal disastroso ideato da Dino De Laurentiis davvero fuori di testa che rovinò la carriera di un bravo regista come Mike Hodges, scomparso pochi giorni fa, che si ritrovò a dirigere un film da 27 milioni di dollari totalmente improvvisato, con un bisteccone di nome Sam J. Jones come protagonista  biondo platino (celebre il suo Yeah! Iniziale) che non solo non funzionò mai, ma servì solo per il suo lancio immortale come attore supercane da recuperare come elemento trash nelle commedie. Sembra che venne scelto dalla mamma di De Laurentiis che lo vide in “The Dating Game”.

     

    l anno dei gatti l anno dei gatti

    Con lui c’è però un cast stellare, Max Von Sydow come Imperatore Ming con abito talmente pesante da non potersi muovere, Ornella Muti meravigliosa come Principessa Aura, Timothy Dalton come Principe Barin, Mariangela Melato supersexy come Kala. E pensare che lo voleva dirigere George Lucas, era sempre stato il suo sogno, poi seppe che era interessato anche Fellini… Poi venne chiamato Nicolas Roeg e il cast prevedeva Debbie Harry come Aura e Keith Carradine come Ming. Quando vennero scrittura i Queen per le musiche (è così…) sembra che De Laurentiis non sapesse esattamente chi fossero. Ma il vero disastro fu l’idea del produttore di farne un film comico alla Squallor con quel cast tecnico e artistico che aveva per le mani. Kurt Russell, il primo dei possibili Flash Gordon scappò a gambe levate.

     

    Chiudo con il disco-musicarello diretto da Amasi Damiani “L’anno dei gatti” con Marc Boyce, Lilli Randi, Claudio Sorrentino, Eolo Capritti, Aldo Massasso, Rete 4 alle 4, 05. Amasi Damiani, ormai quasi centenario, 96 anni, ha appena girato un nuovo film a Livorno, dove da tempo è tornato a vivere, che mi ha mandato e che devo vedere, “Quando il sole muore”.

    l anno dei gatti amasi damiani l anno dei gatti amasi damiani

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