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    IL DIVANO DEI GIUSTI – SU CIELO ALLE 21, 20 PASSA IL TERRIFICANTE EROTICO BURINO “AMORI, LETTI E TRADIMENTI” CON DON BACKY COME PASTORE CIOCIARO E MARISA MELL, ALLORA DEFINITA “LE PIÙ BELLE COSCE D’EUROPA”, CHE VEDIAMO SCATENARSI IN UNO SPOGLIARELLO PARTICOLARMENTE PICCANTE. IL CASO VUOLE CHE SU RETE 4 VADA IN ONDA ALLE 21, 25 PROPRIO L’ORIGINALE DELL’EROTICO-BURINO, CIOÈ IL CAPOSTIPITE DEL GENERE “SERAFINO” DI PIETRO GERMI CON ADRIANO CELENTANO – VIDEO


     
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    le sorelle macaluso 3 le sorelle macaluso 3

    Marco Giusti per Dagospia

     

    Attenti, che su Amazon Prime passa “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante. Non piacerà a tutti, lo so, ma è un film che mi ha molto emozionato e vi consiglio. Del resto non c’è moltissimo né in streaming né in chiaro.

     

    meg ryan russell crowe rapimento e riscatto meg ryan russell crowe rapimento e riscatto

    Su Iris alle 21 “Rapimento e riscatto” con Meg Ryan e Russell Crowe, un buon thriller di Taylor Hackford, regista di grande esperienza e cultura cinematografica, ci ho parlato ore rispetto ai grandi direttori della fotografia di Hollywood, e di grandi gusti musicali, ha diretto Hail! Hail! Rock 'n' Roll, capolavoro con Chuck Berry.

     

    fabio testi la via della droga fabio testi la via della droga

    Cine 34 si lancia in un’altra benemerita nottata dedicata al grande Enzo G. Castellari. Si parte alle 21 con “Keoma”, il suo western preferito, con Franco Nero con una parrucca gigantesca, Olga Karlatos, Woody Strode con arco e frecce, William Berger. Enzo raccontava che le comparse del suo film erano le stesse che scappavano tutti i giorni dal set bollente di “Caligola” di Tinto Brass e preferivano la polvere e la fanga di “Keoma” agli eccessi di Tinto.

    50 primavere 50 primavere

     

    Segue il già passato “Cipolla colt” e, soprattutto, alle 3, 25, vedo che passano il suo favoloso poliziesco “La via della droga” con Fabio Testi e David Hemmings. Forse il miglior Castellari della serata. Ispirato alle prodezze del poliziotto dell’antidroga Nicola Longo.

     

    fantozzi contro tutti fantozzi contro tutti

    Su Rai Due alle 21, 05, attenzione, passa un ottimo noir al femminile, “Un piccolo favore” diretto da Paul Feig con le strepitose Anna Kendrick e Blake Lively in una specie di sub Gone Girl…

     

    Su Rai Storia avverto che alle 21, 10 torna “Fantozzi contro tutti”, capolavoro fimato Villaggio-Parenti, terzo film della saga, il primo senza Luciano Salce alla regia, ma anche il primo con Milena Vukotic come signora Pina che si innamora del figlio del fornaio, l’orendo Diego Abatantuono (“sffffilatino?”)

     

     

    amori, letti e tradimenti 1 amori, letti e tradimenti 1

    Su rai Movie alle 21, 10 un film per signore, “50 primavere” diretto da Blandine Lenoir con Agnes Jaoui protagonista come cinquantenne in crisi. Capita… Su Cielo alle 21, 20 il terrificante “Amori, letti e tradimenti” di Alfonso Brescia, erotico burino con Don Backy come pastore ciociaro alla Celentano/Serafino alle prese con il commendator Mordacchia di Ugo Bologna a suon di corna e di scopatone.

    adriano celentano ottavia piccolo serafino adriano celentano ottavia piccolo serafino

     

    Nessun culto visibile, e Brescia non dava il meglio nelle commedie. Buono il cast femminile che spazia da Marisa Mell, allora definita “le più belle cosce d’Europa”, che vediamo scatenarsi in uno spogliarello particolarmente piccante, alla sempre notevole Malisa Longo.

     

    amori, letti e tradimenti amori, letti e tradimenti

    Ugo Bologna si vede la segretaria spogliarsi sulla sua scrivania. Scena notevolissima. Ultimo film di genere pecoreccio di Don Backy. Poco si sa del produttore e sceneggiatore Mauro Righi della Alexandra Film, probabile responsabile di tutta l’impresa.

     

    Il caso vuole che su Rete 4 vada in onda alle 21, 25 proprio l’originale dell’erotico-burino, cioè il capostipite del genere “Serafino” di Pietro Germi con Adriano Celentano, Francesca Romana Coluzzi, Ottavia Piccolo, Saro Urzì, Ben Lev. Ricordo che ci fece molto ridere quando uscì e rilanciò davvero Celentano.

     

    adriano celentano serafino adriano celentano serafino

    Tutta la prima parte era un trionfo di commedia sexy ultramachista, nel 1968 poi!, mentre nella seconda Celentano faceva i conti col sentimento. Cinque sceneggiatori, Pinelli, Giannetti, Ded Bernardi e Benvenuti… Grande film di caratteristi, Linda De Felice, Nerina Montagnani, Luciana Turina… Non lo vedo da allora.

     

    In seconda serata vi segnalerei “L’immortale” di Richard Berry con Jean Reno e Kad Merad, Tv8 alle 22, 50, dove Jean Reno, con 22 pallottole in corpo si ripija subito e si vendica dell’amico che lo aveva tradito (mortacci…).

     

     

    jean reno l’immortale jean reno l’immortale

    Non era male “Giovani ribelli” di John Krakidas, il film sulle avventure della Beat Generation con Daniel Radcliff come un giovane Ginsberg, Dane De Haan come Lucien Carr, Ben Foster come William Burrohs, Jack Huston come Kerouac, Rai Movie alle 22, 45. Da una parte c’è l'iniziazione alla vita e alla poesia del piccolo Ginsberg da poco iscritto alla Columbia University nel 1944, dall’altra un celebre delitto a sfondo sessuale maturato proprio nel ristretto circolo di poeti e scrittori che si opponevano alla cultura del tempo.

     

    daniel radcliffe giovani ribelli daniel radcliffe giovani ribelli

    Se Ginsberg, interpretato da un Daniel Radcliffe che cerca in ogni modo, anche baciando il suo amico, facendosi fare un pompino da 10 secondi in biblioteca, di togliersi dalle spalle la polvere magica di Harry Potter, è il nuovo venuto nel gruppo e cerca di ambientarsi aprendo gli occhioni sotto gli occhiali, il bel Lucien Carr, interpretato da Dane DeHass, che illumina ogni scena con la sua presenza, è il motore culturale e sessuale della storia.Perché è attorno alla sua voglia di ribellione, alla sua instabilità sessuale, che i ragazzi si muovono.

     

    un piccolo favore. un piccolo favore.

    Mi resta solo di segnalarvi “Amore all’arrabbiata”, altra terribile commedia sexy del tempo diretta da CarlO Veo con Ninetto Davoli, Franca Gonella e Alfredo Rizzo, Rete 4 alle 3, 15. Nel film Ninetto è un borgataro che vive alla giornata facendo il “prestafaccia”, cioè un giorno fa falsa testimonianza a pagamento, un altro sostituisce mariti, diventa anche San Giuseppe nei presepi viventi. Abita dalla mamma vedova e si arrangia come può per un losco avvocato, Alfredo Rizzo.

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    E’ innamorato di Serafina, Franca Gonella, operaia impegnata nella lotta sindacale. Lui ha una serie di storielle, anche con una mignotta, Adalisa, con temibile pappone sicialiano, Zucchero D’Oro, ma alla fine, proprio la notte di Natale, dimostrerà a Serafina il suo amore. Girato da Ninetto non molto tempo dopo la morte di Pasolini, è tra i suoi rari film comico-erotici.

    satyricon di gian luigi polidoro satyricon di gian luigi polidoro

     

    Vi segnalo anche l’incredibile “Satyricon” di Gian Luigi Polidoro con Don Backy, Franco Fabrizi, Mario Carotenuto e Ugo Tognazzi, Cine 34 alle 3, 10, uno dei film più imbarazzanti che si siano mai fatti in Italia. Assurda operazione di Angelo Rizzoli, Alfredo Bini, Polidoro e, soprattutto, Rodolfo Sonego, alla rincorsa del progetto di Fellini. Anche se Sonego lo scrisse, come spiega nel libro che gli ha dedicato Tatti Sanguineti, anni prima della disfida con Fellini.

     

     

    ugo tognazzi nel satyricon di gian luigi polidoro ugo tognazzi nel satyricon di gian luigi polidoro

    Di per sé non era malissimo, nei ricordi del tempo. Le visioni successive riportano un film monco che poco ha a che vedere con l’originale. Tognazzi è divertente come Trimalcione, fra peti e rutti. Tina Aumont, che poi arriverà davvero a Fellini col Casanova, è una bellissima Circe, Carotenuto, che doveva esserci nel Satyricon “vero”, è un ottimo Eumolpo. Ma Don Backy e Franco Fabrizi sono una scelta un po’ azzardata e un po’ trash.

     

    satyricon fellini satyricon fellini

    Il vero problema è che il Satyricon felliniano, che uscirà pochi mesi dopo, si rivelerà un capolavoro e allora del film di Polidoro, anche per colpa della censura che lo porterà via dalle sale per quasi un anno, non importerà più niente a nessuno. Il film viene finanziato, malamente, da Angelo Rizzoli, che «non aveva mai perdonato a Federico di averlo tradito dopo Giulietta».

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    Ma tira fuori solo 380 milioni. «Non bastano neanche per i costumi», si lamentava Alfredo Bini. Detto questo il film, malgrado i tagli, ci riporta una sessualità ancora molto forte e esplicita, soprattutto sui minori che ancora oggi ci colpisce e non si capisce perché

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