Marco Giusti per Dagospia
The Gunman di Pierre Morel
sean penn trinca bardem the gunman
Ci mancava anche Sean Penn culturista a 54 anni, che si toglie la canotta ogni dieci secondi per farci vedere i muscoli, prima di menare tutti alla Jason Statham o fare impazzire di desiderio la povera Jasmine Trinca al suo esordio hollywoodiano. Magari non è il disastro che si diceva questo The Gunman, superthriller diretto dal Pierre Morel di Taken, coprodotto e interpretato da Sean Penn, che lo ha pure scritto assieme a Don McPherson e Pete Travis ispirandosi a un bel romanzo del 1985 di Jean-Patrick Manchette, “Posizione di tiro”, ma certo non riposizionerà il suo protagonista tra i nuovi eroi del cinema violento alla Liam Neeson.
sean penn the gunman
Né sembra un gran trampolino di lancio per la nostra Jasmine Trinca, più al sicuro come moglie di Riccardo Scamarcio nel cinema italiano, o per il grande attore teatrale inglese Mark Rylance, qui nel panni del cattivo, che non vedevamo dai tempi di Intimacy e che si appresta a interpretare il GGG per Steven Spielberg. Al massimo Sean ha la porta aperta, come ha scritto qualche critico, per un’apparizione fra le vecchie glorie del muscolo in I Mercenari. In America The Gunman è stato un flop mostruoso, massacrato sia dalla critica (“troppo violento per essere preso suls erio e troppo serio per farci divertire”, “un Rambo su misura per gli interessi umanitari di Penn”) che dal pubblico, visto che con un budget da 40 milioni di dollari ne ha portati a casa solo 16.
sean penn the gunman
Non solo. Fallisce proprio laddove Penn si era più impegnato, nel costruire cioè un thriller che avesse delle idee e un qualche impegno morale. E la nostra Jasmine Trinca, che la fa la bella ragazza dell’eroe, sempre pronta a essere salvata, non funziona né come doll del fusto né come sexy star , visto che è sempre un po’ impacciata, vestitissima, mentre lui mostra costantemente i nuovi muscoli da cinquantenne palestrato. Lui, Sean Penn, è Jim Terrier, un killer professionista con una pesante crisi psicofisica. Scopre in Africa, che c’è chi lo vuole morto.
sean penn the gunman
Magari è uno dei suoi vecchi compari che lo accompagnarono otto anni prima in una missione in Congo al soldo di una potente multinazionale. Solo loro sanno che fu lui a uccidere il Ministro delle Miniere con un fucilone di precisione. A causa di questo omicidio Jim dovette lasciare al socio Felix, Javier Bardem, la bella Annie, cioè Jasmine Trinca, senza dirle una parola di addio. Non solo. Penn ci rimette anche un pesantissimo mal di capoccia che non è causato dalle corna, visto che lei si è consolata con Bardem e sono andati a vivere a Barcellona, ma da una generazione che ha nel cervello che non promette nulla di buono e lo colpisce nei momenti più impensati.
jasmine trinca the gunman
Sì, lo so, la trama è terribile. Comunque, Jim torna dai suoi amici di un tempo in quel di Londra, capisce che Cox, Mark Rylance, che ha fatto i soldi, puzza un po’, ritrova il vecchio socio fedele Stanley, Ray Winstone, e poi va da Felix, cioè Bardem, in quel di Barcellona e ritrova la sua Annie, che gli casca tra le braccia come se non fossero passati otto anni (boh?). A questo punto si scatenano i cattivi che lo vogliono morto. Lui si toglie la t-shirt e armato di muscoli, coltello da boy scout e pistola riprende a sparare. Il clou è durante una corrida con Jasmine Trinca che se la vede con un toro nella scena più imbarazzante del film.
bardem trinca the gunman
Se non lo prendiamo come un film serio, è anche un thriller piacevole. Certo, non fa un buon servizio né a Sean Penn, né al poro Bardem, né a Jasmine Trinca. Però, per lei, da anni costretta a stare a sentire i mal di pancia di Nanni Moretti e il chenesaràdinoi? di Silvio Muccino, deve essere stato un grande momento sentirsi desiderata da due star come Penn e Bardem che lottano per averla. A suo modo imperdibile. In sala dal 7 maggio.