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    IL CINEMA DEI GIUSTI - “UN ALTRO GIRO” DI THOMAS VINTENBERG È UN FILM IMPORTANTE, SPECIALMENTE ADESSO IN QUESTO PERIODO DI USCITA DAL LOCKDOWN E DI RITORNO IN SALA, PERCHÉ È UN PO' UN INNO ALLA VITA, MA È ANCHE UN FILM PIUTTOSTO BIZZARRO E NON SOLO PER IL PUBBLICO ITALIANO. È UN TENTATIVO DI RAGIONARE SULLA DEPRESSIONE DELLA CLASSE MEDIA DANESE E SU UNA GENERAZIONE CHE NON HA PIÙ TANTI STIMOLI. LA SCELTA DEI VINI, PERÒ, NON È AFFATTO MALE…  - VIDEO


     
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    Un altro giro di Thomas Vinterberg

    Marco Giusti per Dagospia

     

    un altro giro un altro giro

    Forte di un Oscar come Miglior Film Straniero, e di altri premi importanti, come il César, il BAFTA, l’EFA, London Film Festival, San Sebastian, arriva finalmente in sala “Un altro giro” del danese Thomas Vintenberg interpretato dalla sua star Mads Mikkelsen, che già presentarono il film alla Festa di Roma lo scorso autunno per un’uscita immediata che poi non ci fu.

     

    E’ un film importante, specialmente adesso in questo periodo di uscita dal lockdown e di ritorno in sala, perché è un po' un inno alla vita, ma è anche un film piuttosto bizzarro e non solo per il pubblico italiano meno dedito all’alcool del pubblico danese.

     

    mads mikkelsen in un altro giro mads mikkelsen in un altro giro

    Bizzarro perché, al di là della messa in scena del film e dell’interpretazione dei suoi attori, parte da una premessa piuttosto incredibile. Diciamo che c’è una teoria pseudoscientifica che spiega che l’uomo con un certo tasso d’alcool nel sangue si apre a una visione maggiore del mondo. Capisce di più, è più vivo. E’ per questo che un quartetto di sfigati professori danesi quarantenni che si annoiano mortalmente a casa e non brillano a scuola coi loro allievi, decidono di aumentare il loro tasso alcoolico nel sangue.

     

    un altro giro di thomas vintenberg un altro giro di thomas vintenberg

    E la cosa, come in “Bigger Than Life” di Nicholas Ray con il professore di James Mason che si crede un genio grazie al cortisone, funziona perfettamente. Il professore di Nads Mikkelsen e i suoi amici ubriaconi, Thomas Bo Larsen, Magnus Millang, Lars Ranther, stanno decisamente meglio. Riescono a fare lezioni brillanti, a vivere meglio la vita. Solo che non si fermano al tasso minimo, ma vanno avanti, spingendo oltre i limiti il loro desiderio di aprirsi.

     

    mads mikkelsen e thomas vintenberg con signore a roma mads mikkelsen e thomas vintenberg con signore a roma

    Vinterberg, però, non ha nessuna intenzione di fare il moralizzatore e di mostrare i tragici destini degli alcoolizzati, ma li segue nei loro desideri più sfrenati fino a fare diventare il film prima una commedia alla "Amici miei" poi quasi un musical. Con una costruzione visiva, opera di Sturla Brandth Groven, di grande efficacia, con un bel cast maschile capitanato da un Mads Mikkelsen bravissimo sia come professore sfigato che come professore alticcio e brillante, è chiaro che è un tentativo di ragionare sulla depressione della classe media danese e su una generazione che non ha più tanti stimoli. La scelta dei vini, però, non è affatto male. In sala.

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