Marco Giusti per Dagospia
Border- Creature di confine di Ali Abbasi
border creature di confine
Un horror d’autore svedese con creature mostruose dal fiuto infallibile? Favoloso! Inoltre questo bizzarrissimo e davvero stravagante e romantico. Border – Creature di confine, diretto in Svezia dal Ali Abbasi, può vantare la vittoria a Cannes come miglior film di Un certain Regard, la nomination agli Oscar per l’incredibile trucco dei due protagonisti, Eva Molander e Eero Milonoff, diventati due creature mostruose ma affascinanti che si fiutano e si scoprono.
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La storia punta al giallo nordico. La bruttissima Tina, Eva Melander, vive con un ragazzotto che la sfrutta e non la ama in mezzo al bosco. Il vecchio padre glielo ha detto che non vale niente. Lei lo mantiene col suo lavoro da poliziotta di confine. Col suo superfiuto riesce a capire alla dogana non solo cosa passa sotto il suo nasone, ma anche i sentimenti delle persone. Come la paura di essere scoperti. Così, meglio di un metal detector, intercetta perfino file pedopornografici nascosti in un cellulare.
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Fino a quando sente qualcosa che non va in una strana creatura che molto le assomiglia, un certo Vore, interpretato da Eero Milonoff. Il collega che lo perquisisce scopre che non è un uomo. Non solo. Ma all’osso sacro ha una strana ferita. La stessa che ha Tina. Fra le due creature scatterà qualcosa che non riveleremo. Ma il film rimane curioso e accattivante e non vi fate spaventare dalla bruttezza di Tina. Non è bruttezza. E’ qualcosa di diverso. Il lavoro che Ali Abbasi riesce a fare coi suoi due protagonisti è davvero notevole. Non per tutte le signore dei Parioli, ahimé. In sala da giovedì 28 marzo.
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