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Marco Giusti per Dagospia
In tv stasera cosa volete vedere? Cine 34 alle 21 lancia un vecchio western di Bud Spencer, “Si può fare… amigo” di Maurizio Lucidi. Ci sono anche Jack Palance, il cattivo, Dany Saval, la bella e Renato Cestiè, il bambino. Lo ritenemmo un po’ lento e non del tutto riuscito, ma andò benissimo al botteghino.
Allora ci apparve abbastanza misterioso il fatto che Bud Spencer, sulla cresta dell’onda con Trinità di Enzo Barboni, accettasse di fare questo film con Lucidi per la Sacrosiap. La risposta viene, molti anni dopo, da una storia raccontata da Ernesto Gastaldi a Andrea Pergolari. Il film, secondo Gastaldi, nacque come ricompensa del “furto” di una sua sceneggiatura da parte di Enzo Barboni al produttore Alfonso Sansone.
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Questo avrebbe raccontato un soggetto di Gastaldi a Barboni, che l’avrebbe usato senza chiedere nessun permesso come base per “Lo chiamavano Trinità” pensando che la Sacrosiap era fallita. A questo punto, per non arrivare agli avvocati, Bud Spencer si era prestato a interpretare gratis un film per la produzione di Sansone. E questo aveva richiamato proprio Gastaldi, che non aveva neppure visto “Lo chiamavano Trinità” e non sapeva nulla del furto. Gastaldi ha sempre sostenuto di aver scritto il soggetto di Si può fare amigo! in tre ore, pressato da Sansone che aveva appena chiuso l’accordo con Barboni e Spencer per non passare alla via degli avvocati. Su Iris alle 21 passa invece “Blood Diamond. Diamanti di sangue” di Edward Zwick con Leonardo Di Caprio, Jennifer Connelly, Djimon Hounsou, Arnold Vosloo.
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Un buon polpettone al gusto molto teutonico di Roland Emmerich è “10.000 A.C.”, canale 20 alle 21, 05, con Camilla Belle, Steven Strait e perfino Omar Sharif. Belli i mammuth, ma non vale il vecchio “Un milione di anni fa” con Raquel Welch cavernicola. Rai Storia alle 21, 10 punta su un capolavoro del cinema-realtà italiano come “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta che non vedo da almeno trent’anni, ma temo siamo anche cinquant’anni…
E’ una totale stravaganza, vi avverto, “Eddie the Eagle” di Dexter Fletcher, già bambino prodigio ai tempi di “The Elephant Man” poi regista di “Rocketman” e di parte di “Bohemian Rhapsody”, vera storia di un atleta inglese specializzato nel salto con gli sci, Michael Edwards detto Eddie the Eagle interpretato da Taron Egerton, lo stesso attore che poi sarà Elton John in “Rocketman”. Ma ci sono anche Hugh Jackman, Christopher Walken, Rune Temte.
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Non fu un successo, e per questo possiamo ora recuperarlo con interesse, questa versione dell’uomo-lupo, “Wolfman”, diretta da Joe Johnston, specialista in cazzatone di cassetta, con Anthony Hopkins, Benicio Del Toro, Emily Blunt, Hugo Weaving. L’uomo lupo del titolo, cioè il vecchio Larry Talbot è interpretato qui da un Benicio Del Toro che con la tradizione del vecchio film Universal con Lon Chaney jr c'entra davvero poco.
Cielo alle 21, 15 porta un po’ di pepe con l’erotichello lesbo con pretese anni ’60 “Le sorelle” diretto da Roberto Malenotti con Susan Straberg, figlia del grande Lee, e Nathalie Delon, allora fresca moglie di Alain, come protagoniste sorelle e innamorate. Ma ci sono anche Massimo Girotti, Giancarlo Giannini e il grosso Lars Block. Ricordo il film come un po’ noioso, figurarsi ora, ma c’era una grande musica di Giorgio Gaslini.
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Rai 4 alle 21, 20 presenta il più fresco, ma non so quanto più riuscito, “Gli uomini d’oro” di Vincenzo Alfieri con Edoardo Leo, Fabio De Luigi, Giampaolo Morelli. Con un cast così sembrerebbe una commedia, invece è un noir anche piuttosto cupo tratto da una storia vera ambientato nel lontano 1995, con un colpo che si rivela sanguinoso messo in piedi durante il derby Juve-Toro. In pratica, se vuoi fare un film alla Tarantino, con morti e sangue, perché scegliere degli attori popolari da commedia? Non che non siano bravi, inoltre, in ruoli finalmente un po’ diversi, ma il pubblico non ti crede. Meglio farlo con attori meno noti. Ma il film è interessante, come lo era il primo film di Alfieri, I peggiori.
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Notevolissimo De Luigi tifoso del Toro che reagisce sparando a un Forza Juve di troppo. Notevole anche il sano odio tra nordici e terroni, anche se questi anni ’90 sembrano più gli anni ’70… Su Italia 1 avete invece in prima serata il potente film di animazione “Dragon Trainer”, seguito da “Dragon Trainer 2” alle 23, 15. Su Rete 4 alle 21, 25 un nuovo appuntamento con James Bond, cioè “Octopussy. Operazione piovra”, diretto dal non eccelso John Glen con Roger Moore, la bellissima Maud Adams, Louis Jourdan e Kabir Bedi.
In seconda serata arrivano i finti Bud e Terence, cioè l’israeliano Paul Smith e l’italiano Antonio Cantafora con “Noi non siamo angeli” di Gianfranco Parolini, Cine 34 alle 23, 10. Con loro ci sono anche il piccolo Renato Cestiè e il grande Woody Strode. Non dovrebbe essere male su Iris alle 23, 50 il thriller “paura” diretto da James Foley con una giovanissima Reese Whiterspoon che si innamora del ragazzo ragazzo psicopatico Mark Wahlberg. Vedibile, ma davvero poco francese e poco credibile “Colette” di Wash Westmoreland con Keira Knightley che fa Colette e Dominic West che fa suo marito Willy, Rai Movie a mezzanotte.
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Nella notte arrivano “Ravanello pallido” di Gianni Costantino (che fine avrà fatto?) con Luciana Littizzetto, Massimo Venturiello e Neri Marcoré, commedia costruita per il lancio nel cinema della Littizzetto, Cine 34 all’1, 05, il poliziesco “Jim l'irresistibile detective” di David Lowell Rich con Kirk Douglas, Eli Wallach e Sylva Koscina che faceva il suo esordio a Hollywood. Non funzionò benissimo, però, né lei né il film, che vedeva Kirk Douglas come bodyguard della ricca miliardaria Sylva Koscina, è vero, ma non aveva né un buon regista né un grande copione. Ricordo che rimasi molto deluso, ma David Lowell Rich era troppo televisivo. Leggo però che fu il primo film di Ali MacGraw.
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Decisamente superiore, e vero stracult della notte, il gigantesco “Fracchia contro Dracula” di Neri Parenti, La7 alle 2, dove Paolo Villaggio-Fracchia, che lavora in una scalcinata agenzia immobiliare, per soddisfare le esigenze del cecatissimo Gigi Reder, che cerca una casa vicino Roma a 5 milioni di lire trattabili, lo trascina sulla sua utilitaria in Transilvania per vendergli l’unica casa comprabile a quel prezzo, cioè il maniero del conte Dracula, qui interpretato dal simpatico Edmund Purdom, con tanto di sorella vampiretta, Anja Pieroni, e Igor, Giuseppe Cederna perfetto nel ruolo. Reder, cecato come una talpa, non capisce bene dove è finito, mentre Fracchia è desiderato dalla vampiretta, che ha scoperto che è vergine. Attenti che nella scena del ballo dei vampiri c’è pure Plinio Fernando come vampiretto.
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Ci sarebbe anche la buona commedia francese di Claude Berri “Semplicemente insieme” con Audrey Tautou e Guillaume Canet, Rai Movie alle 2. Nelle ore che seguono arrivano anche buoni film, “L’evaso” di Pierre Granier Deferre” con Delon-Signoret e la nostra Ottavia Piccolo, Rai Movie alle 5, “L’uomo che uccideva a sangue freddo” di Alain jessua con Delon-Girardot, Iris alle 5, 10, il buffo “Italian Secret service” di Luigi Comencini, Rete 4 alle 4, 40, eurospy parodistico con Nino Manfredi, François Prevost, Clive Revill, Giorgia Moll e Enzo Andronico, il cult avatiano “La casa delle finestre che ridono” con Francesca Marciano, Lino Capolicchio e Eugene Walter, Cine 34 alle 4, 15, “Caruso, zero in condotta” di Francesco Nuti, Italia 1 alle 4, ma vorrei segnalarvi soprattutto un vecchio, rarissimo film di Vittorio Cottafavi del 1961, “Il mondo è una prigione” con Raoul Grassilli, Giuseppe Angelini, Lando Buzzanca, Rai 3 alle 3, 40. Mai visto davvero.
fracchia contro dracula 1 ravanello pallido