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    IL DIVANO DEI GIUSTI - “VITA DA CARLO” SU AMAZON È UNA DELLE COSE PIÙ DIVERTENTI CHE CARLO VERDONE ABBIA GIRATO IN QUESTI ULTIMI ANNI. UN MODO ELEGANTE PER DIRE BASTA AL TANTO RICHIESTO RITORNO AI PERSONAGGI (“FAMME FURIO! FAMME MIMMO!”) – OLTRE A TARANTINO STASERA C’E’ UNO DEI CAPOLAVORI DI SORDI, “LADRO LUI, LADRA LEI”, DOVE ALBERTONE FA LO SPETTACOLARE LADRO ROMANO CENCIO - IL FILM PIÙ STRACULT DELLA PRIMA SERATA È L’EROTICHELLO “LA DONNA DELLA CALDA TERRA” – IL TERRIBILE “TUTTO SUO PADRE” CON ENRICO MONTESANO CHE SI SCOPRE FIGLIO DI HITLER – VIDEO

     


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    VERDONE VITA DA CARLO VERDONE VITA DA CARLO

    Avete visto “Vita da Carlo” di Carlo Verdone su Amazon? Veramente penso che sia una delle cose più divertenti che abbia girato in questi ultimi anni. Un modo elegante per dire basta al tanto richiesto ritorno ai personaggi (“Famme Furio! Famme Mimmo!”) proprio rimettendo in scena continuamente, con altri attori, da Max Tortora a Stefano Ambrogi, in una serie continua di gag e di sketch, le stesse battute e le stesse situazioni che tutti ricordiamo.

     

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    Come fa Carlo davvero nella vita. Il suo miracolo comico è ormai solo nell’accennare a quello che non vuole fare più o al dirlo male. O all’inventarsi nuovi situazioni dove anche caratteristi sconosciuti fanno ridere, ma non rideresti se non ci fosse lui a dirigerli e a fare da sponda.

     

    Come già faceva in “Borotalco” con Mario Brega e Angelo Infanti. Ieri mi sono visto su Amazon (11 euro, avviso), e ve lo consiglio caldamente anche se un po’ angosciante, “Old” di M. Night Shyamalian, che non aveva avuto recensione entusiastiche. Anzi. Al più gli veniva riconosciuta una buona idea di partenza che non si sviluppava come avrebbe potuto. Dopo “Squid Game” e dopo tante tesi sul Grande Reset globale e sul potere dei Big Pharma, lo trovo ancor più attuale e interessante. In pratica, in un grande resort da sogno si ritrovano varie coppie con figli e senza. Finiscono presto rinchiusi in una spiaggia da dove non solo non riescono a fuggire, ma scoprono che il tempo passa molto in fretta del normale. Troppo. Scoprono anche che sono tutti malati di malattie diverse, tranne i bambini…

    DAGO SUL SET VITA DA CARLO DAGO SUL SET VITA DA CARLO

     

    Ma, al di là del meccanismo da thriller alla “Twilight Zone” o da “Isola dei famosi”, il film è costruito con inquadrature sempre inventive e originali, c’è un uso personalissimo del fuori fuoco da subito, i personaggi dei bambini, come in tutti i film di Shyamalian, sono una forza in più. E il tempo, come in “Eternals”, è protagonista assoluto. Bel cast eterogeneo, Gael Garcia Bernal, Vicky Krieps, Rufus Sewell, Thomasine Mackenzie, Ken Leung.

     

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    Ma ancora più imperdibile è il kolossal nigeriano prodotto da Nollywood “Amina”, diretto da Izu Ojukluvche con Ali Nuhum Clarion Chukwura e Lucy Ameh, che si è appena comprato Netflix e che è disponibile già da due giorni. Credo che non si fosse mai visto in streaming un film nigeriano, forse su Mubi. Qui si tratta di una grande storia locale sulla regina guerriera Amina che si mosse nel 16° secolo per salvare il regno di Zazzau o di Zaria, la moderna Nigeria. Rispetto ai film di Nollywood, che si possono trovare su You Tube, è molto più ricco. Il problema vero riguarda il fatto che tutti i personaggi parlino inglese. Magari per essere comprensibili e vedibili in tutto il mondo. Ma le proteste dei nigeriani che vogliono che Amina parli la sua vera lingua non sono poche. Diciamo che è la globalizzazione.

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    Stasera in chiaro vi consiglio su Mediaset Italia alle 21, 15 un grande film di Tarantino, “Grindhouse-A prova di morte” con Kurt Russell come lo svitatissimo “Stuntman Mike”, serial killer di ragazze che uccide in incidenti d’auto, la bellissima Sydney T. Poitier come “Jungle Julia”, Rosario Dawson, Vanessa Ferlito, Zoe Bell. Lo adoro, anche se non è perfetto. E i feticisti dei piedi lo hanno visto cento volte.

     

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    Vi consiglio anche uno dei capolavori di Alberto Sordi diretto dal grande Luigi Zampa, regista che si tende assurdamente a dimenticare, “Ladro lui, ladra lei”, dove Albertone fa lo spettacolare ladro romano Cencio, rampollo di una famiglia di ladri cresciuti a Regina Coeli ("Qui a Regina Coeli ce metteranno 'na targa: dal 1600 questa fu la residenza ufficiale della famiglia di Cencio!"), fidanzato con la bellissima Sylva Koscina, che attira parecchi mosconi. Cencio esce di galera, dove stava benissimo e dove lo conoscevano tutti, e subito si muove per un colpo che non può che riportarlo dentro. Grande cast d’epoca, Mario Riva, Mario Carotenuto, Alberto Bonucci, Ettore Manni fanno i benestanti bottegai borghesi romani, ma i migliori sono i compagni di carcere di Cencio, Carletto Delle Piane quando si faceva chiamare Pecorino, Mimmo Poli. Lo adoro.

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    Piuttosto bello, e lo sapete, “Agente 007 l’uomo dalla pistola d’oro” di Guy Hamilton con Roger Moore, Christopher Lee come Francisco Scaramanga, uno dei suoi ruoli preferiti e non scordiamo che era cugino di Ian Fleming e amicissimo di Roger Moore, le stupende Britt Ekland e Maud Adams, il minuscolo Hervé Villechaize come il cattivissimo Nick Nack, che se la passava malissimo prima di avere questo ruolo.

     

    Fra gli altri film della prima serata “La frode” di Nicholas Jarecki con Richard gere, Susan Sarandon e Britt Marlins, Iris alle 21, il fantascientifico “Il sesto giorno” di Roger Soppitswood con Arnold Schwarzenegger, Tony Goldyn, Michael Rappaport, Canale 20 alle 21, 05, il sentimentale “Only You – Amore a prima vista” di norman Jewison con Robert Downey Jr e Marisa Tomei, Paramount alle 21, 10, il giallo canadese “Devil’s Knot” di Atom Egoyan con Reese Whterspoon, Colin Firth e Mireille Enos, Rai 4 alle 21, 20.

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    Il film più stracult della prima serata è l’erotichello “La donna della calda terra” di José Maria Forqué con Laura Gemser fresca di Emanuelle, Stuart Whitman, Pilar Velasquez, Gabriele Tinti, Cielo alle 21, 20. In seconda serataavvso che su Cine 34 alle 22, 55 passa il rarissimo spaghetti western “Djurado” di Gianni Narzisi con Montgomery Clark alias Dante Posani, Scilla Gabel e Margaret Lee. Era terribile quando lo vidi, figuriamoci oggi.

     

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    Fortunatamente Gianni Meccia, fresco del “Pullover” canta la sua composizione “Solo il vento lo sa” e fa anche un’apparizione nel film. Montgomery Clark/Dante Posani non era adatto a fare il protagonista. Neanche Narzisi, operatore alla macchina di Bava e Dallamano, a fare il regista. Il suo secondo e ultimo film sarà un sexy comico, Maschio latino... cercasi, una decina d’anni dopo. Sarà sicuramente superiroe “Una famiglia senza freni” di Nicolas Bernanou con José Garcia, André Dussolier e Caroline Vigneaux, Rai Movie alle 22, 55. O “Firewall – Accesso negato” dell’ottimo Richard Loncraine con Harrison Ford, Paul bettany, Virginia Madsen e Alan Arkin, Iris alle 23, 10, che in effetti mi vedrei.

     

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    Buoni i film di mezzanotte, soprattutto “Ancora vivo” di Walter Hill, Rete 4 alle 00, 20, con Bruce Willis, Christopher Walken, Bruce Dern e Leslie Mann, un mischione di “Per un pugno di dollari” di Leone, di “Yojimbo” di Kurosawa e di “Red Harvest” di Dashiell Hammett. Leggo che il director’s cut di Hill era di 130 minuti. Cosa si vedrà stasera? Carini “Condannato a nozze” di Giuseppe Piccioni con Sergio Rubini, Margerita Buy, Valeria Bruni Tedeschi, Cine 34 alle 00, 05, e “Passione sinistra” di Marco Ponti con Alessandro Preziosi, Valentina Lodovini, Geppi Cucciari su un amore tra politici di diversi partiti.

     

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    Su La7D alle 00, 50 torna anche “American gigolo”, capolavoro di Paul Schrader con Richard Gere. Rai Tre alle 2 di notte presenta il sofisticato e divertente film girato nel 2019 dallo svedese Roy Andersson “Sulla infinitezza”, visto, mi sembra a Venezia. Roy Andersson si era fatto un nome come regista di pubblicità assolutamente deliziosa in Svezia con sketch ironici, comici, che troviamo riportati con lo stesso stile nel suo cinema. Molte delle situazioni che presenta sono riuscite.

     

    Dal prete che ha perso la fede e tormenta tutta la comunità, a Hitler nel bunker, al dentista che non ne può più dei suoi pazienti. Andersson ferma l’inquadratura in un tableaux pastellato, colora tutto, anche gli attori, con gli stessi toni e li fa muovere. E’ un cinema che ha bisogno di attenzione.

     

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    Ci sono anche situazioni più spettacolari. Una coppia di amanti che vola nel cielo. Una città bombardata dalla guerra. Il tema, come dice il titolo, è l’infinito. Ma ci sono anche altri capolavori nella notte. “W la foca” di Nando Cicero con Lory Del Santo su Rai Movie alle 2, 05, il più raro “Lulù” di Walerian Borowczyck con Ann Bennent, Michele Placido, Udo Kier, Beate Kopp su Iris alle 3, assolutamente da registrare, anche se non venne accolto benissimo e la protagonista non era la Lulù che volevamo. Su Rai Tre alle 3, 30 un rarissimo documentario su Praga prodotto dalla Rai e diretto nel 1973 da Vera Chytilova dal titolo “Praga cuore agitato d’Europa”. Davvero mai visto.

     

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    Ho visto invece, e era terribile, “Tutto suo padre” di Maurizio Lucidi con Enrico Montesano che si scopre figlio di Hitler. Ahi! Ci sono anche Marilù Prati, Cristiano Censi. Era bello invece “Soldati. 365 giorni all’alba” di Marco Risi con Claudio Amendola, Massimo Dapporto, Claudio Botosso, Alessandro Benvenuti, Iris alle 4, 30. Rai Movie chiude alle 5 con “Il corsaro della mezza luna” di Giuseppe Maria Scotese con John Derek, allora marito di Ursula Andress, e Gianna Maria Canale. La chiudo qui.

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