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    IL DIVANO DEI GIUSTI - IERI MI SONO VISTO SU NETFLIX “I DIARI DI ANDY WARHOL” CON DUE PUNTATE DEDICATE AI SUOI AMANTI JED JOHNSON E JON GOULD. MI SEMBRA PIÙ INTERESSANTE DI QUALSIASI FICTION DEL MOMENTO - E STASERA? “KING ARTHUR: IL POTERE DELLA SPADA”, COATTATA INARRIVABILE, SU CINE 34 GREGGIO-POZZETTO IN “INFELICI E CONTENTI” CON UN OTTIMO BERNABUCCI E LA PERLA DELLA NOTTE, “RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO”, CON UNO DEI FINALI PIÙ TERRIBILI DEL CINEMA ITALIANO – VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    i diari di andy warhol i diari di andy warhol

    Che vediamo stasera? Io ieri mi sono visto su Netflix le prime puntate de “I diari di Andy Warhol”, ricchissima produzione in sei puntate di Ryan Murphy, diretta da Andrew Rossi, tratta dai veri diari dell’artista trascritti giorno per giorno da Pat Hackett tra il 1976 e il 1987, supermontata e piena di qualsiasi repertorio e qualsiasi intervista, da John Waters a Julian Schnabel.

     

    Due puntate sono dedicate agli amanti di Warhol, Jed Johnson e Jon Gould. Francamente questo ripasso della vita di Andy Warhol mi sembra decisamente più interessante di qualsiasi fiction del momento. Certo una cosa simile si può fare, per quantità di materiale esistente, solo su Warhol, che è vissuto sotto i riflettori tutta la vita. Da noi si potrebbe fare solo su Mario Schifano. E non sarebbe male farla.

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    In prima serata in chiaro vedo che passa su Tv8 alle 21, 30 il secondo “Tomb Raider”, diretto da Roar Uthang con Alicia Vikander, Daniel Wu, Walton Goggins e Kristin Scott Thomas. Magari è meglio del primo con Angelina Jolie. Non è proprio un capolavoro, ma non va assolutamente perso il “King Arthur: Il potere della spada” dell’inglese troppo alla moda Guy Ritchie, con Charlie Hunnam, Jude Law, la bellissima Astrid Borges-Frisbey, Djimon Hounsou e Eric Bana, Italia 1 alle 21, 20. Non va perso perché è una coattata inarrivabile!

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    Un Re Artù, ma loro lo chiamano Art, pieno di mostri, sirene, serpentoni giganti alla Damien Hirst, rapper, modelle fighe, maestri di kung fu, gladiatori e calciatori. C’è pure la spada de foco! Quando Art, il bisteccone Charlie Hunnam, si ritrova la spada nella roccia, sarà David Beckham a dirgli, come se fosse Totti: “Co’ du’ mani, la deve prenne co’ du mani!”. Alla fine, anche grazie alla musicona hard rock di Daniel Pemberton, alla cattiveria di Jude Law, alla regia senza regole, trashissima, di Guy Ritchie questo King Arthur: Il potere della spada è pure divertente.

     

    Ma non credo si possa dire proprio un film riuscito. Ridateci Camelot, Excalibur. Solo il King Arthur di Antoine Fuqua con Clive Owen poteva vantare una simile impostazione coattella giovanile. Ma qui è tutto più esagerato. L’idea di Guy Ritchie e dei suoi soci, Joby Harold e Lionel Wigram, anche co-sceneggiatori, è di dar vita a una vera e propria saga di Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda costruita in sei film. Il primo era questo. E gli altri cinque non sono mai stati girati.

     

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    Su Rai Storia attenti che alle 21, 15 passa “Senso”, il capolavoro di Luchino Visconti con Alida Valli, Farley Granger, Massimo Girotti, Heinz Moog. Magari non lo avete visto. Ancora penso che abbia sbagliato Visconti a preferire Farley Granger a Marlon Brando come protagonista. E’ un giallo piuttosto riuscito, tutto girato in quel di New Orleans tra le paludi “L’occhio del ciclone” di Bertrand Tavernier che spedisce Tommy Lee Jones a caccia di un serial killer di ragazze.

     

    Ci sono anche John Goodman, Peter Sarsgaar, Kelly Macdonald, Mary Steenburgen, Cielo alle 21, 15. “Show Dogs – Entriamo in scena” di Raja Gosnell è un film con i cani doppiati, e nell’edizione italiana avete un rottweiler doppiato da Giampaolo Morelli e un altro doppiato da Malgiogli, che aiutano gli umani su un traffico di cuccioli di panda, Rai Movie alle 21, 10. Tutto vostro. Meglio la commedia al femminile con le mamme dell’asilo che si vendicano sui maschi della loro vita “Bad Moms – Mamme molto cattive” di Jon Lucas e Scott Moore con Mila Kunis, Kristen Bell, Kathryn Hahn, canale 27 alle 21, 10. Su Canale 20 alle 21, 05 trovate un classico come “Rush Hour – Due mine vaganti” di Brett Ratner con Jackie Chan e Chris Tucker, ma ci sono anche Tom Wilkinson e Chris Penn.

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    Su Cine 34 alle 21 vi segnalo una commedia di Neri Parenti piuttosto briosa scritta da Rodolfo Sonego, “Infelici e contenti” sorta di “Quasi amici” on the road con un cieco furbo, Greggio, e un paraplegico, Pozzetto, che cercano di riscattarsi a Sanremo e di vendicarsi sulle donne cattive, Yvonne Sciò, Marina Suma come moglie traditrice e Francesca D’Aloja. C’è anche un ottimo Angelo Bernabucci.

     

    Su Iris alle 21 passa uno dei migliori film di Woody Allen degli ultimi tempi, “Blue Jasmine” con Cate Blanchett che sembra la Blanche Dubois di “Un tram che si chiama desiderio”, Sally Hawkins, Bobby Cannavale sempre in canotta. Dopo una serie di film modesti o proprio disastrosi, come “To Rome with Love”, incredibilmente Woody Allen, tornato a casa con le borse Louis Vuitton come qualcuno gli aveva più volte chiesto, non solo ritrova l’ispirazione ritornando in patria, diviso fra New York e San Francisco, e non si limita a offrire alla divina Cate Blanchett l’occasione per interpretare uno dei ruoli più belli che abbia mai avuto, ma sforna un film anche importante per il soggetto scelto,

     

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    cioè la grande crisi economica americana vissuta sia dalle classi alte, dopo la caduta, sia dalle classi operaie. Imbottita di Xanax e di vodka, Jasmine, un tempo signora altoborghese con birignao da Park Avenue, dopo aver perso tutto nello scandalo che ha coinvolto il marito Hal, un Alec Baldwin perfetto, cerca rifugio a San Francisco bussando alla porta della sorella Ginger, interpretata da una vecchia conoscenza del cinema inglese come Sally Hawkins, che è l’esatto opposto di lei.

    In seconda serata cosa abbiamo…

     

    Qualche replica, “Jet Lag” di Danièle Thompson con Juliette Binoche e Jean Reno, canale 27 alle 22, 45, “Non c’è campo” di Federico Moccia con Vanessa Incontrada, Gian Marco Tognazzi, Claudia Potenza, Rai Movie alle 22, 45, il bellissimo “Il commissario Lo Gatto” di Dino Risi con Lino Banfi, Maurizio Ferrini, Maurizio Micheli, Isabel Russinova, Cine 34 alle 23, “The Wife” di Bjorn Runge con una grande Glenn Close e Jonathan Pryce, Rai 5 alle 23, 15.

     

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    Vi segnalo in prima visione “Henry & June” di Philip Kaufman, bellissimo triangolo amoroso nella Parigi del secolo scorso tra Henry Miller, cioè l’erotomane Fred Ward, la scostumata Anais Nin, cioè Maria De Medeiros e la stupenda June di Uma Thurman, ma ci sono anche Kevin Spacey, Pierre Etaix, Brigitte Lahaie. Film scandaloso, intelligente, pieno di idee visive, non piacque ai critici americani, troppo lungo, ma mi colpì molto una ventina d’anni fa in quel di Venezia, anche perché Kaufman tentava la strada di un cinema euroepo letterario di una certa consistenza. Grande fotografia di Philippe Rousselot e grandi pupazzi…  

     

    Attenti che su Cielo alle 23, 30 andrebbe registrato o visto “Sesso in gabbia”, cioè “Big Doll House” di Jack Hill, capolavoro del genere femmine violente che evadono di prigione con Judith Brown, Roberta Collins, Pam Grier, Sid Haig. Mi sembra interessante anche “Abduction. Riprendeti la tua vita” di John Singleton, Tv8 alle 23, 40, dove il protagonista, Taylor Lautner, scopre che non chi crede di essere, ma è stato rapito da ragazzino. La ricerca della sua vera famiglia provoca però non pochi problemi…

     

    INFELICI E CONTENTI INFELICI E CONTENTI

    Tra le perle della notte vi segnalo “Si salvi chi può” di Robert Dhéry con Louis De Funes, Robert Dhéry e Franco Fabrizi, uscito in pieno 68, Iris all’1, 40, il film sulla radio “Il microfono è vostro” di Giuseppe Bennati con Gisella Sofio, Enrico Luzi, Aroldo Tieri, Ada Dondini e Enrico Viarisio, Rai 3 alle 2, 15. Molto curioso è “Ride bene chi ride ultimo”, Cine 34 alle 2, 35. L’idea di Vittorio Sindoni, supervisor di regia e sceneggiatura (con Ghigo De Chiara), è quella del film a episodi sexy-comici tutti ideati, diretti e interpretato da celebri attori: “Doveva essere un film a episodi in cui quattro attori comici si dirigevano per la prima volta da soli: Bramieri, Chiari, Caruso e Salce. Pino Caruso era per esempio uno che dirigeva con passione, lui da solo, era molto esigente, Walter no! Arrivava all’ultimo momento e voleva la pappa scodellata. Gino Bramieri uguale. Salce no. Ecco, per Salce nacque questo pseudonimo di Marco Aleandri, perché Salce diceva: ‘Vabbè, io sono già regista, quindi che novità è se mi dirigo in quest’episodio?’.

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    E quindi per Salce mi trovai questo nome, ironico quasi”. In pratica, così, solo Salce è davvero regista del suo episodio, dove si ritrova con la sua adorata Orchidea De Santis. “Ci divertivamo quando giravamo, perché lì si improvvisava molto”, ricorda sempre Sindoni. “Con Walter, poi, era tutto un’improvvisazione, si può dire che la sceneggiatura era quasi un canovaccio. Io non davo mai lo stop con lui, gli davo sempre corda. Parlavamo, inventavamo, allora la pellicola non aveva costi altissimi, e quindi ci si divertiva. Bramieri, tutto sommato, era un bambino”. Appare poi, alle 3 su Italia 1 il terribile "Pierino il fichissimo” di Sandro Metz, trashissimo falso-Pierino con tal Maurizio Esposito come protagonista. Ghiani, Ciardo, Crocitti, Jimmy il Fenomeno. E Nino Terzo con moglie scorreggiona per uno dei finali più terribili del cinema italiano con esplosioni corporali mai viste. Da cui la battuta di Nino Terzo "Attenzione: ho bisogno di un tappo!"

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    C’è anche la Pantera Rosa alias Italo Veglianti come amico di Pierino. Gné gné. Se la vede con un capolavoro di Joseph Losey come “Mr.Klein”, Ra Movie alle 2, 50, con Alain Delon, turpe antiquario che fa i soldi nella Francia di Pétain acquistando tesori dagli ebrei in fuga che scoprirà un suo doppio ebreo. Ma anche con il film d’amore e di baseball pochissimo visto

     

     

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    “Gioco d’amore” di Sam Raimi con Kevin Costner e Kelly Preston, Rete 4 alle 3, 10, e col rarissimo “Acque di primavera” di Jerzy Skolimowski con Timothy Hutton, Nastassja Kinski, Valeria Golino e William Forsythe, Iris alle 3, 15, girato in Italia e tratto da una novella di Turgenev. Ci sarebbero ancora “Viva la rivista!” di Enzo Trapani con Carletto Dapporto, Isa Barzizza, Walter Chiari, Carl Campanini, Rai 3 alle 3, 45, “I carabbimatti” di Giuliano Carnimeo con Gianni Agus, Leo Gullotta, Giorgio Bracardi, Giorgio Ariani e Daniele Formica, Italia 1 alle 4, 30. Ma chiudo con “L’ha fatto una signora” diretto da Mario Mattoli nel 1938 con Alida Valli, Nino Taranto, Virgilio Riento, Tina Pica, Cine 34 alle 5, 45. 

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