Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia
Fulvio Fiano per corriere.it
Il pm Elena Neri ha chiesto la condanna a 20 anni di reclusione per Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, i due delinquenti di Acilia (24 e 25 anni) responsabili del ferimento di Manuel Bortuzzo, avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 febbraio scorso in piazza Eschilo all’Axa. Bortuzzo, colpito per errore dai due che cercavano vendetta dopo una rissa in un pub, è da allora costretto in sedia a rotelle. La giovane promessa del nuoto italiano era con la sua ragazza Martina e fu colpito alle spalle. Lei si salvò solo per un caso. Entrambe gli imputati - accusati di duplice tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e futili e abietti motivi, rissa e detenzione abusiva di arma - hanno chiesto il rito abbreviato che in caso di condanna prevede uno sconto di un terzo della pena. La sentenza è prevista il 30 settembre.
L’accusa di premeditazione e la richiesta di risarcimento
manuel bortuzzo
Gli viene contestata, quindi, anche la premeditazione che, in un primo momento, sembrava incerta visto che non era Bortuzzo l’obiettivo dell’agguato. «Abbiamo chiesto un risarcimento di 10 milioni di euro». Ha annunciato l’avvocato della famiglia del nuotatore, Massimo Ciardullo. «Una sentenza severa per Manuel già c’è stata: la consulenza medica che ha sancito per lui la paralisi delle gambe. Ora attendiamo una sentenza giusta anche dal giudice», ha aggiunto Ciardullo. E, sempre nell’ambito del processo , il Campidoglio fa sapere che è stata ammessa la costituzione di parte civile di Roma Capitale.
La ricostruzione di quella notte
manuel bortuzzo
Esaminate tutte le prove raccolte dalla Squadra mobile, questa è la ricostruzione dei fatti che il pm Elena Neri e il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia sosterranno a processo: usciti malconci da una rissa nell’ O’Connell Irish pub con una banda di pusher rivali, i due hanno sete di vendetta. Sono dediti alla piccola manovalanza criminale ma hanno ambizioni di crescita. Quindi «devono» farsi rispettare. Si allontanano urlando «Mo torniamo col ferro e ve sparamo» e nel giro di neanche mezz’ora sono di nuovo sul posto, armati. Intanto però è arrivata la polizia sul luogo della rissa, nella quale sono volati anche sgabelli, e dunque la zona è inavvicinabile. Manuel e Martina vengono raggiunti di spalle mentre compravano delle sigarette a un distributore automatico lì vicino.
bortuzzo barelli
La pallottola che colpisce Manuel
Il nuotatore azzurro non fa neanche in tempo a girarsi a quel «Ahò!!» lanciato dai due quasi per annunciarsi e viene colpito in pieno da uno dei proiettili, che dopo avergli perforato un polmone raggiunge il midollo e lo fa crollare a terra. Manuel da allora non ha più l’uso delle gambe. Il filmato di una telecamera di video sorveglianza mostra Martina che si china disperata su di lui. Gli altri due proiettili non vanno per fortuna a segno. Marinelli fa fuoco con una calibro 38 della quale non saprà poi spiegare la provenienza. La custodiva in un campo e la butta in una siepe durante la fuga in scooter verso piazza Archiloco. È senza casco e un testimone aiuta a identificarlo dalla capigliatura a cresta.
Il nascondiglio, poi la resa
Dopo tre giorni nascosti lui e Bazzano si costituiscono quando orami sanno di essere braccati. Dicono di essere pentiti per l’errore di persona. Manuel e Martina (spalle larghe da nuotatrice e un cappuccio a coprire i capelli) rassomigliano, a loro dire, a chi li ha presi a pugni. I due aspiranti killer non si preoccuparono neanche di guardarli in faccia.
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