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    GIUSTIZIA PER PAMELA MASTROPIETRO - NEGATO IL RITO ABBREVIATO A INNOCENT OSEGHALE - IL NIGERIANO COMPARIRÀ IL 13 FEBBRAIO DAVANTI ALLA CORTE D'ASSISE DI MACERATA PER VIOLENZA SESSUALE, OMICIDIO, VILIPENDIO E OCCULTAMENTO DI CADAVERE - DAVANTI AL TRIBUNALE URLI, INSULTI E SPUTI CONTRO OSEGHALE


     
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    Paola Pagnanelli e Chiara Gabrielli per “il Giorno”

     

    INNOCENT OSEGHALE INNOCENT OSEGHALE

    Accusato dell' omicidio della 18enne romana Pamela Mastropietro, trovata in pezzi in due trolley il 31 gennaio, Innocent Oseghale comparirà il 13 febbraio davanti alla Corte d' assise di Macerata, imputato di violenza sessuale, omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere. Il rinvio a giudizio è stato deciso dal giudice dell' udienza preliminare Claudio Bonifazi ieri, al termine di una mattinata tesa.

     

    innocent oseghale innocent oseghale

    Davanti al tribunale, blindato da polizia e carabinieri, un gruppo di manifestanti ha invocato giustizia per Pamela. Ma quando Oseghale è arrivato con la polizia penitenziara dal carcere di Forlì, sono partiti url, sputi e insulti pesanti. Altri insulti pesanti sono stati indirizzati ai difensori dell' indagato, gli avvocati Umberto Gramenzi e Simone Matraxia, ad altri avvocati estranei alla vicenda, e al sindaco di Macerata Romano Carancini, venuto per costituirsi parte civile al processo.

    ALESSANDRA VERNI MADRE DI PAMELA MASTROPIETRO ALESSANDRA VERNI MADRE DI PAMELA MASTROPIETRO

     

    I DIFENSORI

    hanno contestato la regolarità degli accertamenti medico legali e tossicologici, fatti senza avvertire l' imputato in carcere. Ma l' eccezione è stata respinta. I legali hanno quindi chiesto il processo con il rito abbreviato condizionato all' esame di tre testimoni, tra cui un medico legale e un tossicologo secondo i quali la 18enne potrebbe essere morta di overdose, e non per le coltellate. Il procuratore capo Giovanni Giorgio ha allora chiesto tre testi a sua volta, per contrastare quelli della difesa. Ma a quel punto il giudice ha respinto la richiesta di abbreviato e fissato l' udienza a febbraio.

    pamela mastropietro pamela mastropietro

     

    «Sarà un processo lungo - è stato il rammarico del procuratore capo Giovanni Giorgio -, dovremo chiamare almeno 50 testimoni. Comunque contiamo di procedere con un cosiddetto patteggiamento sulle prove con i difensori».

     

    INNOCENT OSEGHALE INNOCENT OSEGHALE

    «Siamo d'accordo - hanno aggiunto gli avvocati Gramenzi e Matraxia -, possiamo acquisire le dichiarazioni raccolte dai carabinieri su alcuni aspetti della vicenda che non contestiamo. Oseghale ha ammesso di averla fatta a pezzi, ma nega la violenza sessuale e l' omicidio, e i nostri consulenti ritengono che la ragazza sia morta di overdose».

     

    In aula, per la prima volta il nigeriano ha incontrato i genitori di Pamela e ha letto alcune dichiarazioni: «Chiedo scusa alla famiglia e agli italiani. Avrei dovuto chiamare i soccorsi quando ho visto che stava male. Ma non l' ho uccisa. Datemi un' altra possibilità».

    «Non vogliamo queste scuse - ha commentato poi la mamma di Pamela, Alessandra Verni, che si è costituita parte civile con il padre della ragazza, Stefano Mastropietro -.

    PAMELA MASTROPIETRO PAMELA MASTROPIETRO

    Lui ha abbassato gli occhi davanti a noi, io sono stata in silenzio, mi sono controllata. Ma provo tanta rabbia verso di lui e i suoi complici».

     

    pamela mastropietro pamela mastropietro

    «È una presa in giro - ha aggiunto l' avvocato Marco Valerio Verni -, chiedere scusa a due genitori dopo che la figlia è stata uccisa, depezzata, esanguata, scarnificata e messa in due trolley». La famiglia ha depositato la consulenza della criminologa Roberta Bruzzone secondo cui Pamela, per la patologia di cui soffriva e i farmaci che prendeva in comunità, era in stato di minorata difesa sin dalla sua fuga, «e questo suo stato era evidente: un aspetto questo su cui ci sarà da riflettere».

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