Raffaele D'Ettorre per “il Messaggero”
il drone con il taser della axon
Droni nascosti nei rilevatori di fumo delle scuole per prevenire le sparatorie. A lanciare l'idea è Rick Smith, ceo dell'azienda di sicurezza Axon che lo scorso 9 giugno ha aperto il convegno Soluzioni tecnologiche per istituzioni e imprese, organizzato all'ambasciata americana di Roma in collaborazione con Comin & Partners. Il riferimento di Smith è alla sparatoria di Uvalde, in Texas, che lo scorso 25 maggio ha portato all'uccisione di 19 bambini e due maestre.
il drone con il taser della axon
Mentre venerdì scorso un'altra sparatoria, questa volta all'interno di una chiesa in Alabama, è costata la vita a due persone. «Trovo bizzarro spiega Smith al Messaggero - che ancora oggi la miglior tecnologia disponibile per prevenire un crimine siano le pallottole. Per scongiurare la prossima Uvalde continua il ceo di Axon - potremmo dislocare dei droni armati di taser all'interno degli edifici sensibili, che intervengano per stordire l'aggressore».
BERSAGLIO
il drone con il taser della axon
Il dibattito sulle armi negli States è più vivo che mai dopo i recenti fatti di cronaca, e adesso c'è chi vorrebbe puntare tutto sulle nuove tecnologie per eliminare alla base gli scontri a fuoco. I droni sembrano essere la soluzione privilegiata: sono un bersaglio difficile da colpire e, dislocandoli preventivamente, avrebbero un tempo di risposta immediato. Il controllo da remoto consentirebbe inoltre di eliminare la componente emotiva, che sul campo delega tutto o quasi all'istinto di un agente che opera in situazioni di forte stress emotivo.
sparatoria alla robb elementary in texas 8
A gestire la flotta di droni salva-vite ci sarebbe inoltre un sistema di sorveglianza h24 alimentato dall'intelligenza artificiale, progettato per individuare le minacce alla sicurezza. «Il mondo spiega Smith - deve accettare l'idea delle tecnologie non letali. Ma va fatto a piccoli passi», perché quella dei droni all'interno delle scuole è un'idea controversa che ha già spinto 9 membri del comitato etico di Axon a dare le dimissioni, spaventati dall'idea di una «sorveglianza continua su base IA».
sparatoria alla robb elementary in texas 5
Meglio andare per gradi allora, e per adesso si punta ad aumentare l'efficacia dei taser, la principale alternativa non letale alle pistole, che oggi consentono di stordire un bersaglio fino a 30 secondi mentre un sistema wireless avverte il comando che è stato sparato un colpo. Rimane però il problema dell'efficacia: un'indagine condotta su 258 casi in tre anni dalla testata americana APM Reports ha rivelato che gli agenti di polizia delle maggiori città americane ritengono i taser inaffidabili fino al 40% delle volte, spingendoli all'uso delle armi tradizionali.
SOFTWARE
sparatoria alla robb elementary in texas
Nel futuro della sicurezza hi-tech immaginato da Smith sarà centrale anche l'uso delle body cam, il cui software oggi consente di avviare automaticamente la registrazione in base ad alcuni trigger preimpostati, ad esempio il suono di una sirena o l'estrazione di un'arma. E con Evidence.com, il sistema di gestione delle prove digitali di Axon già in dotazione alla Met Police di Londra, i video registrati con body cam possono essere caricati direttamente sul cloud.
bodycam
Presto il servizio verrà integrato nei sistemi del Crown Prosecution Service, cioè il pubblico ministero britannico, mettendo così il digitale al servizio dei tribunali. Ma basteranno queste nuove tecnologie a rendere le strade più sicure?
D'altronde i droni sono tutt' altro che silenziosi e il rischio è che un criminale armato, avvertendone il rumore, reagisca d'istinto sparando agli ostaggi. E un malfunzionamento del software potrebbe spingere i droni ad attaccare i bambini, con conseguenze tragiche. Riguardo alle body cam, una ricerca dell'università di Chicago ha dimostrato che la loro diffusione è effettivamente connessa a un uso ridotto della forza durante le operazioni di polizia, ma i costi risultano ancora troppo alti e ci sono, all'interno dei dipartimenti statunitensi, alcune barriere culturali da abbattere prima che queste nuove soluzioni possano penetrare appieno nel tessuto statale.
bodycam
GLI OSPEDALI
Dello stesso avviso è Maurizio Migliari, medico e coordinatore delle centrali operative AREU, l'Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia, che sta sviluppando un sistema di body cam per trasmettere in diretta ai medici in ospedale i video ripresi dagli operatori del pronto soccorso. Il progetto è in fase di testing e verrà presentato il 27 giugno, ed è probabile che in futuro venga esteso anche all'ambito della sicurezza.
bodycam
Ma ci sono delle resistenze. «È già intervenuto il sindacato spiega Migliari perché gli operatori avevano paura di essere spiati. Ovviamente il nostro interesse è di natura esclusivamente clinica. Non ci interessa controllare i dipendenti, non siamo il Grande Fratello».