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    “GLI ARGENTI NELLA SCHERMA? L’ORO COSTA TROPPO” – L’ANCELOTTI DELLE LAME, STEFANO CERIONI, SCHERZA SUL SECONDO POSTO DEGLI AZZURRI DEL FIORETTO - I DUE INFORTUNI FATALI A MACCHI E BIANCHI HANNO COSTRETTO IL CT A FAR ENTRARE FOCONI (IL SUO 0-5 CONTRO NAGANO HA CONSEGNATO L’ORO AL GIAPPONE): “SE NESSUNO SI FOSSE INFORTUNATO, NON AVREI FATTO IL CAMBIO. MA LA REGOLA VA MODIFICATA, È ASSURDO CHE SI PREMI LA RISERVA SOLTANTO SE TIRA..." – LA SQUADRA E’ TUTTA CON CERIONI CHE NON SI SA SE RESTERA’…


     
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    Sebastiano Vernazza per gazzetta.it - ESTRATTI

    MACCHI E STEFANO CERIONI MACCHI E STEFANO CERIONI

    L’argento in una finale a squadre è la più crudele delle medaglie, si festeggia dopo una sconfitta. Per paradosso, si gode di più il podio chi si mette al collo il bronzo, perché arriva dalla vittoria nella finalina per il terzo posto.

     

    Gli argenti amarognoli sono piovuti nel fioretto a squadre, le donne il 1°agosto e gli uomini ieri sera. Stefano Cerioni, il c.t. del fioretto azzurro, lascia Parigi con un pieno di argenteria ("L’oro costa troppo", scherza). Ai due secondi posti a squadre, va aggiunto l’argento di Filippo Macchi nell’individuale maschile.

     

    L'ANCELOTTI DELLE LAME—  La squadra è tutta con Cerioni, che non si sa resterà. Tommaso Marini dice: "Abbiamo vinto l’argento perché in allenamento ci ha fatto due... mele così". Filippo Macchi lo definisce l’"Ancelotti della scherma, nessuno al mondo ha vinto quanto lui". Guillaume Bianchi, che porta un nome francese perché la madre è francese, si associa.

     

    MARINI MACCHI FOCONI BIANCHI FIORETTO MASCHILE MARINI MACCHI FOCONI BIANCHI FIORETTO MASCHILE

    Tutti per Cerioni ed è probabile, per non dire sicuro, che il c.t rimanga dov’è, se Paolo Azzi rivincerà le elezioni presidenziali, anche se, dice il c.t., "il mio contratto scade il 31 dicembre e offerte possono anche arrivare", Azzi festeggia perché è stato cancellato lo zero di Tokyo 2021 alla voce ori: "A Parigi ne abbiamo ottenuto uno ma avrebbero dovuto essere due se a Macchi non fosse successo quel che sappiamo nella finale del fioretto individuale. Con quell’oro saremmo primi nel medagliere scherma".

     

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    GLI EPISODI DECISIVI—  La finale di ieri si è decisa sugli infortuni di Macchi e di Bianchi. Cerioni: "Macchi aveva problemi a un braccio e non voleva uscire, ma, quando l’ho tolto per fare entrare Foconi, mi ha quasi ringraziato. Bianchi si è fatto male al polso ed è stato bravissimo a resistere nel suo ultimo duello".

    ALESSIO FOCONI ALESSIO FOCONI

     

    Se nessuno si fosse infortunato, Cerioni avrebbe fatto lo stesso entrare Foconi per permettergli di prendersi la medaglia, che il quarto si mette al collo soltanto se viene impiegato? "Non avrei fatto il cambio. La regola va modificata, è assurdo che si premi la riserva soltanto se tira. Ma perché? Che cosa costa assegnare una medaglia in più?".

     

    Foconi ha spostato l’equilibrio: il suo 0-5 contro Nagano, ha consegnato l’oro al Giappone. Cerioni: "Non gettiamogli la croce addosso, ma è andata così. Può capitare, in un’Olimpiade". Il 34enne Alessio Foconi si gode la medaglia con un filo di rammarico: "Ho dato tutto, ma a volte tutto non è abbastanza. Mi dispiace per come è andata e non posso che ringraziare i ragazzi, però è una medaglia che sento anche mia per tutto il lavoro che abbiamo fatto assieme".

     

     

    CERIONI E' IL NOSTRO ANCELOTTI

    Mattia Chiusano per "la Repubblica" - ESTRATTI

     

    stefano cerioni filippo macchi 2 stefano cerioni filippo macchi 2

    (…) Filippo Macchi lascia da parte i suoi 22 anni, il suo secondo argento («Ma questo ha un sapore completamente diverso ») e parla col tono di chi sa che può rappresentare un gruppo: «Non è assolutamente un caso se l’ultima medaglia sia arrivata con lui come commissario tecnico, a Londra del 2012. Stefano Cerioni è il ct più vincente della storia. Dici Olimpiadi e dici Cerioni. Lui è l’Ancelotti della scherma».

     

    stefano cerioni filippo macchi 1 stefano cerioni filippo macchi 1

    Una presa di posizione decisa, che chiude l’Olimpiade italiana degli esordienti. Ben undici sono andati in pedana in uno sport in cui in genere le gerarchie contano, ma questa volta la ventata fresca è arrivata insieme a un medagliere migliore di Rio 2016 (un oro e 4 podi) e Tokyo (5 medaglie ma nessun oro): stavolta il bilancio è di 5 medaglie compreso l’oro che mancava da otto anni, e nel caso della spada a squadre femminile da sempre.

     

    Certo, bisogna scordarsi le scorpacciate delle Olimpiadi d’antan, la scherma è una miniera attiva per lo sport italiano ma produce con moderazione ormai.

    «Con una squadra così giovane abbiamo rischiato di vincere il medagliere » è soddisfatto il presidente federale Paolo Azzi, e in effetti il primo posto sarebbe arrivato se l’Italia avesse battuto il Giappone.

     

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    stefano cerioni stefano cerioni

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