Antonio Barillà per “la Stampa”
premiazione argentina mondiale qatar 36
Cartoline albicelesti. Non tutte positive. Della coppa alzata dopo 36 anni, non rimarranno solo immagini festose. La storia del calcio tramanderà il pallone scagliato con violenza da Paredes contro la panchina dell'Olanda e, dopo l'ultimo rigore, l'irrisione degli oranje sconfitti: provocazioni e sberleffi verso un avversario in ginocchio, estromesso ai quarti di finale. Stona sempre, il calcio ha una sua etica, ma ancor di più nel Mondiale degli abbracci: l'immagine del piccolo Leo, figlio di Perisic, che consola Neymar dopo l'eliminazione con la Croazia rende ancora più imbarazzante e becera la reazione argentina.
messi van gaal 2
Il ct Scaloni, dopo la corrida, si ribella pubblicamente al ritratto di squadra rissosa, ricorda precedenti concilianti e riduce tutto, semplicisticamente, alla tensione che certe sfide possono generare. Difficile chiuderla così, derubricare ad eccesso d'agonismo un'evidente mancanza di rispetto, interpretata anche da Messi, il capitano, che porta le mani alle orecchie davanti a Van Gaal e, alla fine, apostrofa Weghorst in diretta: «Que mira, bobo? Cosa guardi, scemo?».
argentina olanda 3
Si bisbigliava: l'Argentina non sa perdere. Pregiudizio, probabilmente, però costruito su evidenze: si ricorda ancora la rissa scoppiata dopo la sconfitta con la Germania nel 2006. Poi, certo, c'era chi già banalizzava e invocava l'alibi della passionalità, del carattere focoso, dell'attaccamento eccessivo alla maglia. Dopo il Qatar, si diffonde una sensazione nuova, più triste e grave: l'Argentina non sa nemmeno vincere.
esultanza argentina dopo la vittoria contro la francia
Perché ai quarti il peggio s' è visto quando i rigori avevano ormai condannato l'Olanda e perfino con la Francia, dopo una finale meravigliosa vinta, certe brutte scene si sono ripetute. Smontando, fra l'altro, la teoria della Seleccion, poveretta, caduta nella trappole dialettiche tese ad arte dal diabolico Van Gaal. Quando Montiel segna l'ultimo penalty e tutti lo rincorrono impazziti di gioia, Lautaro Martinez si stacca dal gruppo e punta, sbraitando, i francesi attoniti, paralizzati a metà campo. Imperdonabile. E più di Emiliano Martinez, non tanto per i trucchetti usati al momento dei rigori allo scopo di innervosire gli avversari, quanto per il gesto volgare cui si lascia andare durante la premiazione come miglior portiere del torneo.
emiliano martinez 3
I tifosi bleus lo fischiano, è vero, ma non c'è provocazione che tenga. «Con me l'arroganza non funziona» la dichiarazione a discolpa: nessuna obiezione, sappia però che assai meno funziona la maleducazione. Reiterata anche nello spogliatoio, intrisa nel cattivo gusto, quando, nel mezzo dei festeggiamenti, chiede un minuto di silenzio per Mbappé. È la prova finale: l'Argentina non sa vincere.
argentina olanda 1 papa bergoglio argentina campione messi van gaal 1 emiliano martinez 1 messi van gaal 3 emiliano martinez 2 argentina olanda 2