1. DARIA BIGNARDI, L'ASSEDIO E IL BIS DIMEZZATO: IN ONDA SOLO LE PUNTATE NON TRASMESSE DELLA PRIMA STAGIONE?
Giuseppe Candela per Dagospia - 6 luglio 2020
DARIA BIGNARDI L ASSEDIO
L'arrivo di Daria Bignardi non ha portato i risultati sperati, L'Assedio ha ottenuto una media di poco superiore all'1% di share. Un flop con cui Discovery deve fare i conti, anche dal punto di vista economico considerando i costi della trasmissione, non a caso il bis dovrebbe essere dimezzato. Il potente manager Beppe Caschetto aveva chiuso lo scorso anno un biennale ma dalle parti del Nove non vorrebbero riproporre una seconda stagione e trasmettere solo le puntate non andate in onda della prima edizione. Causa Covid-19 infatti L'Assedio era stato sospeso lo scorso 4 marzo. Davanti a un boom, poco probabile, si potranno fare altre valutazioni.
2. BIGNARDI DIMEZZATA - FORMULA E ASCOLTI FIACCHI
Gianluca Veneziani per ''Libero Quotidiano''
Non ha ancora iniziato il programma, ma è già sotto assedio. E stavolta non c'entrano le invasioni barbariche. Daria Bignardi riprenderà stasera a condurre, per quattro puntate in prima serata su Nove, il talk show L'assedio, uno dei programmi più fallimentari nella storia della tv, che ha racimolato lo scorso anno, in media, l'1,36% di share, con un record negativo all'ultima puntata: 0,9% e 144mila gatti davanti allo schermo. Nonostante il suo ritorno, e a prescindere dai risultati che otterrà, la Bignardi è stata già bocciata dalla rete, tanto che Laura Carafoli, la responsabile aziendale dei contenuti di Discovery, proprietario di Nove, ha dato il benservito al suo programma: «Stiamo per partire con le ultime 4 puntate», ha avvertito.
mattia santori dalla bignardi
«La scintilla con lei (la Bignardi, ndr) c'è, tanto che la collaborazione andrà avanti, nel solco del racconto, del documentario. L'impianto di trasmissione tipo L'assedio, con lo studio, il pubblico più o meno numeroso, è meno nelle corde di Nove». Tradotto per i non addetti ai lavori: basta con 'sti programmi modello talk show. Se proprio la Bignardi vuole restare con noi, si dedichi ad altro, magari ai documentari. Purché non siano più queste interviste che non guarda nessuno. concorrenza spietata Ora, per carità, in queste quattro puntate la Bignardi potrà anche andare meglio, visto che sarebbe difficile peggiorare il risultato dello scorso anno.
Di sicuro non verrà aiutata dalla concorrenza spietata del mercoledì sera, quando dovrà confrontarsi con la corazzata Alberto Angela su Raiuno, la Champions su Canale 5, Le Iene su Italia 1, Chi l'ha visto? su RaiTre.
daria bignardi l assedio
Verrebbe facile dire che le piace perdere facile Non la agevolerà neppure il parterre di ospiti, che fa sembrare il suo programma una specie di Che tempo che fa di serie B: stasera ci sarà il virologo virale (perché presente ovunque) Massimo Galli, tifoso del blocco totale come piace ai comunisti, il fumettista-presunto intellò di sinistra Zerocalcare che potrà aiutarla a fare Zero di share, e poi personaggi da conventicola radical chic come il cantante dei Baustelle Francesco Bianconi, più qualche volto pop, purché politicamente corretto, come la giornalista Selvaggia Lucarelli, il comico Giovanni Storti che ultimamente ha assunto derive filo-migratorie, e la cantante Skin, che sarà lì in quanto prossima a nozze lesbo più che per meriti musicali, dato che non sforna una canzone decente da tempo immemore.
Ma il vero problema della Bignardi è che i suoi programmi, da 15 anni a questa parte, non sono altro che un eterno ritorno dell'uguale, con lo stesso format, gli stessi ritmi blandi, le solite facce amiche (sue).
beppe sala l assedio
STESSO SCHEMA
Lo schema, da Le invasioni barbariche a L'era glaciale fino a L'assedio, non cambia: intervista narcolettica in un clima da salottino buono, senza mezza domanda scomoda se l'ospite, come quasi sempre capita, appartiene alla cricca dei compagni.
Anche l'effetto sugli spettatori è identico: fuggono in massa. Con una tendenza peggiorativa negli ultimi tempi favorita dal fatto che la Bignardi si è cercata via via emittenti sempre più di nicchia: da Mediaset a La7, poi Raitre (portato, da direttrice, ai minimi di ascolti) e infine Nove. Visti i presupposti, alla Bignardi non resta che scrivere libri. L'ultimo, in uscita il 10 novembre, si chiama Oggi faccio azzurro (Mondadori) e racconta la storia di una donna in crisi che passa le giornate sul divano a fissare una magnolia. Della serie: neppure le protagoniste dei suoi romanzi si stendono sul divano per guardare i programmi della Bignardi. Preferiscono la magnolia.
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