ARTICOLI CORRELATI
I CAPOCCIONI DI BRUXELLES, IL NO AL MES DELLA DUCETTA MELONI LI HA DAVVERO FATTI INCAZZARE.
I PARTNER EUROPEI SPIAZZATI DAL VOTO LO STOP ALLE SIMULAZIONI SULLE BANCHE
Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
FEZ-ZOLARI - MEME BY DAGOSPIA
In gennaio buona parte dello staff del Meccanismo europeo di stabilità di Lussemburgo e del Consiglio unico di risoluzione di Bruxelles aveva pronte le prime simulazioni.
Prove generali simili a quelle che per gli eserciti sono le esercitazioni sul campo. Si sarebbe messa in atto un’immaginaria crisi di liquidità di una banca grande come Crédit Suisse, che nove mesi fa le autorità svizzere hanno salvato facendola acquisire dalla rivale Ubs.
[...] Visto da Bruxelles, questo sembra solo l’ultimo dei paradossi della tortuosa vicenda di questo organismo con 81 miliardi di euro di capitale versato dai venti governi dell’area e 708 miliardi di capitale sottoscritto. Lo è perché al Mes già oggi si può attingere per contrastare le crisi bancarie, non solo per le crisi di debito sovrano o per i prestiti per il sistema sanitario. Solo che, senza riforma, gli interventi del Mes per le banche mettono più a rischio il capitale fornito dai contribuenti (italiani inclusi).
GIOVANBATTISTA FAZZOLARI A CINQUE MINUTI
Oggi infatti l’organo di Lussemburgo può agire solo con aumenti di capitale azionario negli istituti di credito in crisi, la forma di intervento che mette più a rischio i fondi del salvataggio. Con la riforma, invece, il Mes potrebbe tamponare le crisi creditizie tramite prestiti al Fondo unico di risoluzione (finanziato dalle banche dell’area euro), il quale poi è tenuto a rimborsare entro tre o cinque anni. In sostanza, sembra tecnicamente l’opposto del vero quanto affermato venerdì dal vicepremier Matteo Salvini: «Pensionati e lavoratori italiani non rischieranno di pagare il salvataggio delle banche straniere».
Fazzolari Meloni
Ha colpito nei circoli finanziari anche l’affermazione di venerdì da parte di Gianbattista Fazzolari, quando il sottosegretario di Palazzo Chigi ha detto: «Il nostro sistema bancario è tra i più solidi in Europa e non abbiamo bisogno del Mes per salvare grandi banche in difficoltà di altri Stati».
[...] Un approccio che rifiuta la solidarietà da parte di un responsabile italiano ha colpito dunque molti in Europa. Di certo lo stop al Mes di venerdì è stato una sorpresa fuori dall’Italia. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva spiegato ai colleghi a Bruxelles che la ratifica spettava al Parlamento e — si fa sapere — restava scettico.
SEMO GENTE DI PORCATA - VIGNETTA BY MANNELLI
Alcuni ministri europei ritenevano che comunque il nodo si sarebbe sciolto dopo l’accordo sul patto di Stabilità, altri avevano capito o si aspettavano che Giorgetti si sarebbe impegnato per cambiare l’opinione sul Mes nella sua maggioranza. E hanno preso atto che venerdì Giorgetti non era in Aula. Poco o per niente sostenuto dal suo governo, questi a Bruxelles non avrà un 2024 in discesa.
RENZI: “TASSE PER TUTTI, MARCHETTE AGLI AMICI. GLI INSULTI DI GASPARRI? LO QUERELO”
Estratto dell'articolo di Federico Capurso per "La Stampa"
giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato
TITANIC D'ITALIA - VIGNETTA BY MACONDO MATTEO RENZI - 1 giorgia meloni giancarlo giorgetti IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO
Secondo Fazzolari il no al Mes è giusto, perché all’Italia non serve un Fondo salva-banche.
«Meloni ha detto che Fazzolari è la persona più intelligente che ha incontrato. Se Fazzolari è il più intelligente, non oso pensare chi siano gli altri. Io spero che non serva mai, ma come si fa a dire che il Mes non è utile proprio al Paese più indebitato dell’Eurozona?».